(Minghui.org) Il 24 e 25 aprile scorsi i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto una protesta pacifica davanti all'ambasciata cinese a Bucarest, in Romania, per commemorare l'appello del 25 aprile. Hanno protestato contro la persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC) che dura da ventidue anni contro la pratica spirituale in Cina, chiedendo la fine della brutalità.

I praticanti protestano davanti all'ambasciata cinese a Bucarest, Romania

I praticanti mostrano gli esercizi alla gente

I praticanti hanno appeso grandi striscioni di fronte all'ambasciata cinese. Alcuni hanno mostrato gli esercizi, mentre altri distribuivano volantini e parlavano alla gente della persecuzione del PCC.

Alcuni passanti hanno chiesto cosa stesse succedendo. I praticanti hanno spiegato la persecuzione del PCC ed il prelievo forzato di organi da praticanti ancora in vita, perpetrato a scopo di lucro e autorizzato dallo stato. Molti hanno affermato che questa persecuzione deve essere fermata.

Background

La Falun Dafa (conosciuta anche come Falun Gong) è stata insegnata per la prima volta al pubblico nel 1992. Quasi 100 milioni di persone in tutta la Cina hanno iniziato a praticare dopo aver sperimentato miglioramenti alla loro salute ed una maggiore serenità.

Il 23 ed il 24 aprile 1999, funzionari di polizia di Tianjin, città situata vicino a Pechino, hanno assalito e arrestato decine di praticanti che si erano riuniti fuori dall'ufficio di una rivista per discutere gli errori di un articolo, recentemente pubblicato, che attaccava la Falun Dafa. Quando si è sparsa la voce degli arresti e più praticanti hanno chiesto informazioni ai funzionari, è stato detto loro che dovevano appellarsi direttamente a Pechino.

Il giorno seguente, il 25 aprile, circa 10.000 praticanti della Falun Dafa si sono riuniti spontaneamente presso l'ufficio centrale degli appelli a Pechino, come avevano indicato i funzionari di Tianjin. Il raduno è stato pacifico e ordinato. Diversi praticanti sono stati chiamati per incontrare il premier cinese, Zhu Rongji, ed i membri del suo staff. Quella sera, i praticanti arrestati sono stati rilasciati e tutti sono tornati a casa. Jiang Zemin, ex capo del PCC, percepì la crescente popolarità della disciplina spirituale come una minaccia all'ideologia atea del PCC ed emise un ordine per bandirla il 20 luglio 1999.

Minghui.org ha confermato la morte di migliaia di praticanti della Falun Dafa a causa della persecuzione negli ultimi ventidue anni; il numero reale è sospettato essere molto più alto. Altri sono stati imprigionati e torturati per la loro fede.

Ci sono prove concrete che il PCC autorizza il prelievo forzato di organi dai praticanti detenuti, che vengono uccisi per rifornire l'industria dei trapianti.