(Minghui.org) Lo scorso 24 aprile i praticanti della Falun Dafa hanno tenuto a Copenhagen, in Danimarca, un evento per commemorare il ventiduesimo anniversario dell'appello del 25 aprile 1999. Hanno inoltre svolto attività di sensibilizzazione per informare la gente sulla persecuzione decennale del Partito Comunista Cinese (PCC) nei confronti dei praticanti del Falun Gong.

I praticanti tengono un evento a Copenhagen per commemorare l'appello del 25 aprile 1999

Il signor Chen fa gli esercizi della Falun Dafa durante l'evento

Chen ha partecipato all'appello a Pechino di ventidue anni fa. Durante l'evento di Copenhagen ha parlato della sua esperienza.

Dopo essersi congedato dall'esercito, ha lavorato al National Security Bureau di Pechino come ufficiale di alto livello. Anche sua moglie era un dirigente dell'ufficio. Nel 1999 avevano entrambi quasi cinquant'anni.

"L'appello dei praticanti non ha creato alcun problema né ai passanti, né al traffico", ha ricordato Chen.

"I praticanti hanno seguito le istruzioni dei poliziotti. Sono andati dove la polizia li ha diretti, e si sono fermati dove hanno detto loro gli agenti ", ha commentato l'uomo. "Quindi il Partito Comunista Cinese ha mentito quando ha affermato che i praticanti della Falun Dafa si sono ribellati ed hanno assediato la sede del governo".

"I praticanti erano pacifici e gentili, i poliziotti si sono rilassati ed hanno chiaccherato con noi. L'atmosfera quel giorno era calma ed armoniosa".

"Alle 21.00, alcuni nostri rappresentanti hanno incontrato l'allora primo ministro Zhu Rongji. Dato che Zhu ha accettato di accogliere il nostro appello, ce ne siamo andati tutti tranquillamente", ha detto Chen". Come funzionario governativo di alto livello, Chen sapeva bene come funziona il governo cinese e quali possibili conseguenze ha rischiato di affrontare partecipando all'appello".

"Ma tutta la mia famiglia ha talmente beneficiato dalla Falun Dafa, nel corpo e nello spirito, che ci siamo sentiti in dovere di reagire e parlare secondo i nostri principi", ha spiegato.

"È una pratica meravigliosa e sorprendente. I principi di Verità, Compassione e Tolleranza sono profondi, ed i praticanti sono compassionevoli ed onesti. Non avevamo nulla da nascondere, così abbiamo deciso di partecipare all'appello. All'epoca credevamo nel governo e cercavamo di aiutarlo ad essere giusto; questa è stata una delle ragioni per la quale ci siamo recati a Pechino. Inoltre, è un nostro diritto costituzionale quello di appellarsi".

"Siete così diversi dagli altri gruppi"

I praticanti hanno mostrato gli esercizi, distribuito volantini e parlato della Falun Dafa ai passanti

Un uomo si è fermato a lungo ad osservare i praticanti mentre mostravano gli esercizi ed ha letto i tabelloni informativi. Ha detto al praticante che gli ha dato un volantino: "Siete così diversi dagli altri gruppi".

Ha spiegato che era appena passato davanti al municipio, dove due gruppi stavano tenendo delle manifestazioni. La loro musica era talmente forte e violenta, che si era sentito a disagio.

"Come possono pretendere che la società darà loro ciò che vogliono, non considerano nemmeno se il loro comportamento infastidisce e molesta gli altri?", si era chiesto.

Ha detto che mentre osservava gli esercizi, la dolce musica ed i delicati movimenti, tutta l'infelicità dal suo cuore, se n'è andata".

Il praticante ha spiegato che coloro che praticano la Falun Dafa seguono i principi di Verità-Compassione-Tolleranza e ha poi parlato dell' appello del 25 aprile. L'uomo ha lodato molto la Falun Dafa ed ha affermato: "La moralità è importante per le persone e la società. Racconterò alla mia famiglia ciò che ho appreso oggi".

Anche un'anziana signora si è fermata a guardare i praticanti mentre facevano gli esercizi e ha letto le informazioni sulla pratica, affermando: "So quanto sia brutale il Partito Comunista Cinese, ma come può questa persecuzione continuare per ventidue anni? Il popolo cinese non deve rimanere in silenzio!".

Ha spiegato che quando lavorava ad Hong Kong, ha ammirato per anni la cultura tradizionale cinese, ma è molto preoccupata per la perdita delle libertà fondamentali e per la situazione dei diritti umani odierna".

Un praticante ha spiegato la storia del PCC, e come ha sistematicamente distrutto la millenaria cultura tradizionale e i valori morali in Cina.

"Il Partito non solo fa il lavaggio del cervello alla gente, ma attua il prelievo forzato di organi dai praticanti ancora in vita", ha detto, "ma ora, sempre più cinesi si sono svegliati. Sono circa 380 milioni quelli che hanno lasciato il PCC e le organizzazioni affiliate".

"Anche la comunità internazionale ha riconosciuto la vera natura del Partito. Molti governi stanno attuando sanzioni contro il regime comunista, il che incoraggia il popolo cinese a lottare per la libertà".

La donna si è mostrata commossa ed incoraggiata. Ha aggiunto che avrebbe parlato della Falun Dafa ai suoi familiari ed amici".

"Spero che il popolo cinese veda presto un futuro luminoso", ha sottolineato.