(Minghui.org) Sono passati 22 anni da quando 10.000 praticanti del Falun Gong hanno organizzato un appello pacifico per il diritto fondamentale di praticare la loro fede davanti all'Ufficio nazionale per le petizioni di Pechino, il 25 aprile 1999.

Assieme a mia moglie abbiamo partecipato all’incontro la sera del 24 aprile 1999.

I praticanti che si sono fatti avanti per sostenere la Falun Dafa hanno spaventato il Partito Comunista Cinese e per questo ha dato inizio alla persecuzione a livello nazionale che continua ancora oggi.

Le politiche di persecuzione mirano a rovinare la reputazione dei praticanti, sia in termini economici che fisici, inoltre numerosi praticanti sono stati arrestati, detenuti, imprigionati e torturati. Molti sono stati uccisi per i loro organi, mentre erano ancora in vita. Centinaia di migliaia di famiglie sono state separate senza potersi mai ricongiungere.

Io e mia moglie siamo stati perseguitati per la nostra fede, in particolare la mia compagna è stata perseguitata a morte più di dieci anni fa e molti altri praticanti locali che hanno partecipato al raduno pacifico hanno perso la vita. Coloro che sono sopravvissuti portano avanti lo spirito di quel giorno e lavorano instancabilmente e pacificamente per diffondere la verità e sensibilizzare la gente sulla persecuzione e allo stesso tempo contrastarla.

Quando si è svolto l’appello avevo quarant’anni, ora ne ho quasi settanta. Ho assistito per tutta la mia vita alla sanguinosa condotta del regime comunista ed alle distruttive campagne politiche. La pacifica resistenza dei praticanti alla persecuzione mi ha dato una forte speranza, fede e credo. Il coraggio dimostrato è senza precedenti e continuerà ad ispirare molte generazioni future, tutti i giorni, fino a che il comunismo sarà completamente estinto dalle faccia della terra.

Nel momento in cui la storia cambierà, l’umanità incontrerà una nuova era pacifica e meravigliosa; lo spirito del 25 aprile sarà ricordato per sempre.

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