(Minghui.org) Martin, è un ingegnere informatico, era presente alla celebrazione della Giornata Mondiale della Falun Dafa a Berna, in Svizzera, e ha detto: “Mi piace la Falun Dafa, sto firmando la petizione per sostenerla”.

Rappresentazione pacifica di protesta dei praticanti della Dafa, fuori dall’ambasciata cinese a Berna

Un praticante legge una lettera aperta fuori dal consolato cinese a Zurigo

Dimostrazione degli esercizi della Dafa in Kornhaus Plaza

L’8 maggio scorso, i praticanti svizzerihanno organizzato proteste pacifiche davanti all’ambasciata e al consolato cinese, e fatto una dimostrazione degli esercizi in Kornhaus Plaza, per celebrare la Giornata Mondiale della Falun Dafa, e per informare le persone della persecuzione, tutt’ora in atto, del Falun Gong in Cina. I praticanti hanno anche letto una ‘lettera aperta’ che chiede la fine della persecuzione.

“Ho visto in loro pace e libertà”, ha detto Hans, un passante. “Sono ciò di cui questo mondo ha bisogno”.

Molti turisti hanno firmato la petizione contro la persecuzione ed alcuni hanno voluto del materiale informativo da distribuire ai loro amici.

Parlare alla gente della persecuzione della Falun Dafa in Cina

I turisti firmano la petizione per mostrare il loro sostegno alla Falun Dafa

Non possiamo accettare la persecuzione

Janis conosce molto bene la Falun Dafa e la persecuzione, poiché ha visto diversi documentari sull’argomento.

“Il prelievo forzato di organi è davvero orribile”, ha commentato. “Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha paura del suo stesso popolo, cerca di controllare tutto, ma improvvisamente, più di cento milioni di persone hanno un proprio pensiero, così il Partito ha considerato questo gruppo di persone pacifiche come una minaccia ed ha iniziato la persecuzione”.

Janis crede che la Falun Dafa non abbia obiettivi politici. “Cercano solo di migliorare se stessi”, ha affermato. “Quello che stanno facendo è meraviglioso. Possiamo imparare molto da loro”.

“Sarebbe uno scherzo, se accettassimo la persecuzione. Come potremmo permettere che accada? Ecco perché ho firmato la petizione”, ha spiegato Janis.

Ha anche chiesto ai suoi amici di firmare, sperando che il PCC non governi più la Cina, che la Svizzera non dipenda economicamente dalla Cina e non acquisti più i prodotti provenienti dal lavoro in schiavitù.

Che più persone conoscano la verità

Marit ha scoperto che il PCC sta cercando di ingannare il mondo, mostrando alla gente una falsa immagine della Cina, lei è interessata a scoprire la verità, perciò, quando è passata davanti alla manifestazione dei praticanti, si è fermata, ha ascoltato i discorsi e ha parlato a lungo con loro.

“Vedo la giustizia nell’evento di oggi”, ha detto Marit prendendo una pila di volantini per i suoi amici. “Farò conoscere questo argomento a più persone perché molti non lo sanno. Distribuirò i volantini!”.

Marit crede che molti cinesi ignorino la verità sulla persecuzione e non conoscano la brutalità del Partito. “Anche loro sono vittime, hanno subito il lavaggio del cervello”, ha commentato.

“I praticanti della Falun Dafa hanno un compito difficile: svegliare coloro a cui è stato fatto il lavaggio del cervello e fargli capire come essere veri cinesi. Trasmettere pacificamente la verità è il modo migliore per farlo”, ha detto Marit sostenendo i praticanti.

Ha ripreso a fare gli esercizi dopo venticinque anni

Martin, è un ingegnere informatico americano, che ora vive a Berna. Ha imparato gli esercizi della Falun Dafa venticinque anni fa e ha detto ai praticanti che allora era interessato alla meditazione”.

“Ho ricevuto un volantino della Falun Dafa, ho imparato così gli esercizi. I praticanti sono stati molto gentili con me mi piace la Falun Dafa”, ha detto.

Si è unito al gruppo per gli esercizi del mattino e ha rimparato i movimenti. Nel pomeriggio è tornato per firmare la petizione, ha detto ai praticanti che nei fine settimana si unirà al gruppo locale.

Anche Martin è a conoscenza della persecuzione. “È davvero orribile. Prelevano persino gli organi da persone vive ... Questi fatti non dovrebbero accadere!”.

Li ha incoraggiati a continuare con il loro impegno pacifico per fermare la persecuzione.

La persecuzione deve finire

Fabian e il suo amico Mario hanno firmato la petizione subito dopo essere stati informati della persecuzione.

Entrambi i giovani hanno condannato le atrocità in Cina. “Deve finire. Dobbiamo finirla”, ha detto Fabian. Mario credeva che firmare la petizione fosse una buona cosa ed era felice di aiutare i praticanti in questo modo.

Mario ha anche lodato l’evento, dicendo che aiuta il pubblico a capire meglio cosa sta succedendo in Cina.

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