(Minghui.org) La mattina dello scorso 13 aprile mi son recata con la mia bicicletta elettrica alla casa di un praticante per ottenere alcuni adesivi informativi sulla Falun Dafa. Sulla via del ritorno, avvicinandomi ad un incrocio una macchina mi ha colpito da dietro e ho perso conoscenza.

Non so quanto tempo è passato prima di rinvenire. Ho sentito un giovane che mi chiamava: “Zia, Zia!”. Quando ho aperto i miei occhi ero sdraiata per terra. Mi sono resa conto di essere stata colpita da una macchina e ho subito pensato: “Oh, sono stata colpita da una macchina. Non ho paura, sono una praticante”.

Quando il giovane ha notato che ero sveglia ha detto: “Andiamo in ospedale!”. Pensavo di non aver bisogno di andarci perché sono una praticante e il Maestro Li (il fondatore di Dafa) mi avrebbe protetto. Ho praticato per più di vent’anni e non ho paura. Ho visto che il giovane era molto spaventato.

Due persone sono uscite dalla macchina e hanno detto: “Sbrigatevi, portiamola in ospedale!”. Ho detto: “Sto bene, non c'è bisogno di portarmi in un ospedale”. Il giovane autista ha replicato: “Zia, è tutta colpa mia!”. Gli ho risposto: “Non ti biasimo, non mi hai colpito apposta”. Poi, i tre giovani mi hanno aiutata ad alzarmi da terra.

Ho pensato di parlargli della Falun Dafa, così ho detto: “Miei cari, non abbiate paura, sono una praticante della Falun Dafa e non vi estorcerò denaro. Il Maestro della Falun Dafa ci insegna a considerare gli altri prima. La Falun Dafa non è quella che ha descrive il Partito Comunista Cinese (PCC) in TV ...”.

Li ho avvisati di dimettersi dal PCC e dalle sue organizzazioni affiliate. Sono stati d’accordo e mi hanno comunicato i loro nomi di famiglia. Ho suggerito degli pseudonimi che avrei usato per aiutarli a lasciare il PCC. Un altro giovane è uscito dalla macchina e mi ha gridato: “Il mio cognome è Liu”. Gli ho detto: “Ti chiameremo Liu Jiankang!”. Ha risposto: “Okay!”. Ho continuato: “Per favore ricordate che la Falun Dafa è buona e Verità-Compassione-Tolleranza sono buone. Se aveste colpito qualcun altro invece di me i risultati sarebbero diversi, e ci sarebbero stati problemi!”.

L'autista mi ha chiesto di conservare il suo numero di telefono e chiamarlo se mi fosse accaduto qualcosa. Ho pensato che ero un coltivatore e che non ne avevo bisogno. Ho detto: “Va tutto bene, puoi andartene. Non c'è problema è tutto ok”. Mi hanno detto: “Abbiamo davvero trovato una brava persona oggi!”. Mi sono rialzata. Uno dei giovani ha raccolto la mia bici elettrica e l’ha raddrizzata, poi sono risalita su e sono tornata a casa.

Anche se ho detto che stavo bene, sapevo di essere stata colpita molto forte. Sono tornata a casa e sentivo un ronzio alle orecchie. La mattina dopo appena alzata ho cominciato a fare gli esercizi. Quando ho allungato le braccia, ho sentito uno schiocco e quando ho abbassato la testa mi è parso che esplodesse. La testa e metà della mia faccia erano ferite. Non potevo aprire la bocca per mangiare, quindi ho usato un piccolo cucchiaio. Il braccio destro era ferito e le dita si sono gonfiate, come fossero bastoncini rigidi. Non potevo piegarle e mi son trovata un grosso bernoccolo sulla testa. La mia condizione è peggiorata il terzo giorno quando anche il lato sinistro del mio corpo ha iniziato a farmi male, anche se solo il lato destro era stato colpito. Il mio cuore, fegato e polmoni e tutto il mio corpo erano doloranti. Ho detto a me stessa: “Sono un discepolo della Dafa. Il Maestro si sta prendendo cura di me”.

Il più giovane dei miei figli, il quarto giorno dopo il mio incidente è tornato a casa e vedendo il mio braccio ferito ha chiesto: “Mamma, cosa è successo?”. Ho risposto che stavo bene. Mi ha chiesto di nuovo: “Come può essere che stai bene se ti trovo così?”. Ho dovuto dirgli che ero stata colpita da una macchina. Mi ha chiesto che tipo di macchina fosse, e gli ho spiegato cosa era successo in quel giorno.

Alla fine mi ha detto ansiosamente: “Perché non sei andata in ospedale per un controllo? Cosa succederà se hai delle lesioni interne?”. Ho risposto: “Sto bene”. Era preoccupato e ha chiamato suo fratello, mio figlio maggiore, che è venuto e ha immediatamente detto: “Perché non sei andata in ospedale per un controllo? Cosa succederà se hai delle lesioni interne?”. Ho replicato anche a lui: “Non preoccuparti, sto bene”. Ha continuato: “Un vecchio è stato colpito da un'auto ed è rimasto a letto per tre mesi. Tu pure sei stata colpita, cosa dovremmo fare se succede qualcosa?”. Ho risposto: “Non succederà nulla”. Mi ha domandato: “Pensi di essere indistruttibile?”. Ho detto: “Forse hai ragione! Se non lo fossi, sarei morta quando sono stata colpita”. Non ha più aggiunto nulla.

Sette giorni dopo ho di nuovo potuto usare la mia bicicletta elettrica e ho continuato a fare ciò che devo fare! Grazie Maestro!