(Minghui.org) Ho 81 anni e pratico la Falun Dafa dal 1997. Vivo da solo e quindi ho più tempo per chiarire la verità sulla Dafa.

La mattina del primo febbraio 2021 mi sono alzato per fare gli esercizi della Dafa, quando ho notato che non riuscivo a muovere la lingua. Ero calmo, ma una voce nella mia mente mi diceva che avrei dovuto chiamare immediatamente mia figlia e così mi son messo in allarme. Ho pensato: “Sono protetto dal Maestro Li, perché dovrei chiamare mia figlia? Lei può forse salvarmi?”. Ho chiesto aiuto al Maestro.

Ho bruciato incenso e mi sono inginocchiato davanti all'immagine del Maestro. Poiché la mia lingua non riusciva a muoversi, ho pensato: “Maestro, ti prego, aiutami. Non permettere a nulla di sigillare la mia lingua. La uso per studiare la Fa, parlare alle persone e salvare le loro vite. Se ho fatto qualcosa di sbagliato, mi guarderò dentro. Maestro, per favore rafforzami e non lasciare che le entità malvagie mi perseguitino qualsiasi sia il motivo”.

Sono andato in bagno e mi sono guardato allo specchio. Sotto la lingua, c’era un brufolo che andava a incastrarsi dentro un mio dente.

L'ho considerato come un falso segno e ho deciso di studiare la Fa. Sono andato nella mia camera, mi sono seduto e ho cominciato a leggere la Quarta Lezione dello Zhuan Falun, ero determinato a leggerla ad alta voce. All'inizio non riuscivo a leggere chiaramente la Fa ma poche frasi dopo ho sentito un suono schioccante, come se fosse scoppiato un palloncino e del liquido color tè mi è fuoriscito dalla bocca. La mia lingua poteva muoversi e potevo parlare di nuovo!

Ero felice come un bambino e ho congiunto le mani davanti all'immagine del Maestro con le lacrime agli occhi: “Maestro, ora sto bene! Grazie, Maestro!”.

Mi sono subito guardato dentro per scoprire cosa avessi fatto di sbagliato, ho riflettuto sulle cose e sulle parole degli ultimi due giorni e ho compreso il motivo.

Mia nuora mi aveva fatto visita la sera precedente. Sua madre era morta improvvisamente il 20 gennaio senza alcun preavviso, ne soffriva molto e piangeva. Mi ha detto anche che sua madre da molto anni credeva in Dio e che aveva sempre goduto di buona salute.

Per confortarla ho seguito le fedi della gente comune e le ho detto che il Dio in cui credeva sua madre era buono e così mi ero imbattuto in questa tribolazione. Ripensando a come l'ho affrontata, non l'ho considerata come una malattia e non ho provato alcuna paura. Il mio primo pensiero è stato di chiedere aiuto al Maestro.

Il Maestro mi ha protetto numerose volte nei miei 24 anni di pratica, ha ripagato con compassione molto del mio karma.

Ora ho 81 anni e godo di buona salute. Posso andare in bicicletta in diversi luoghi per parlare alla gente della Dafa, ma so di non essere niente senza il Maestro. Grazie Maestro!

Voglio anche ricordare ai praticanti anziani che quando siamo in difficoltà dovremmo chiedere aiuto al Maestro. Alcuni praticanti anziani hanno detto che non hanno chiesto aiuto perché non volevano disturbarlo, ma questo è un concetto umano.

Il Maestro è venuto qui per trovarci e riportarci a casa e ci ha detto che quando non riusciamo a sopportare la tribolazione possiamo invocare il suo aiuto. Ricordarsi di chiedere aiuto al Maestro riflette la nostra fede nel Maestro e nella Fa.

Nota dell'editore: questo articolo rappresenta solo l'attuale comprensione dell'autore destinata alla condivisione tra i praticanti in modo da permetterci di seguire le parole del Maestro: “confrontatevi nello studio e nella coltivazione”. (“Coltivazione salda”, Hong Yin).