(Minghui.org) Il 18 luglio, i praticanti della Falun Dafa hanno organizzato una veglia a lume di candela davanti al consolato cinese di Los Angeles per commemorare i loro compagni praticanti che sono deceduti durante i ventidue anni di persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC). Hanno anche invitato le persone a sostenere la fine della persecuzione e a salvare coloro che sono ancora imprigionati.

Il 18 luglio, i praticanti hanno tenuto una veglia a lume di candela davanti al consolato cinese di Los Angeles

Direttore dell'Associazione Sud-Ovest della Falun Dafa: Salvaguardare la coscienza

Youfu Li, direttore dell'Associazione Sud-Occidentale della Falun Dafa, ha detto: "Sono passati ventidue anni da quando l'ex capo del PCC Jiang Zemin ha iniziato la persecuzione dei praticanti della Falun Dafa. Nella lunga e crudele persecuzione, rimangono fermi nella loro fede".

Youfu Li, direttore dell'Associazione sudoccidentale della Falun Dafa

Youfu Li ha detto: “Di fronte alle torture e alle calunnie del PCC, i praticanti della Falun Dafa sono rimasti calmi e razionali. Le loro proteste pacifiche hanno ottenuto il sostegno della gente di tutto il mondo. D'altra parte, i perpetratori mantengono il Partito per la propria protezione, ma non sanno di avere i giorni contati".

Li ha invitato la gente del mondo a "salvaguardare la propria coscienza, stare lontano dal PCC e lasciare le sue organizzazioni".

Portavoce dei praticanti: “Nonostante la brutalità i praticanti continuano a protestare pacificamente contro la persecuzione”

Il Prof. Yingnian Wu, portavoce dei praticanti della Falun Dafa a Los Angeles, ha detto che il PCC ha utilizzato tutte le sue macchine statali e ha lanciato la persecuzione nel 1999.

Prof. Yingnian Wu

Secondo le ultime statistiche di Minghui.org, è stato confermato che almeno 4.677 praticanti della Falun Dafa sono deceduti come risultato diretto della persecuzione. Il numero effettivo potrebbe essere molto più alto a causa della censura delle informazioni da parte del PCC. Innumerevoli praticanti sono stati condannati al carcere, torturati, o addirittura sottoposti prelievo forzato di organi.Molti sono stati costretti a rimanere lontani da casa.

Il Prof. Yingnian Wu ha sottolineato che di fronte alla brutale persecuzione, i praticanti continuano a denunciare pacificamente questi crimini. Per continuare la persecuzione, il PCC ha fabbricato varie menzogne, incluso l'incidente dell'auto-immolazione di Tiananmen da esso inscenato, per istigare l'odio e la calunnia contro la Falun Dafa.

Wu ha detto: "Dopo ventidue anni la gente può dire che la Falun Dafa è molto diversa da come viene descritta dal PCC. I praticanti sono pacifici e razionali".

Una sopravvissuta alla persecuzione racconta la sua esperienza personale

Haili Zhao è nata negli anni '80. Nel 2008, quando frequentava l'università a Shanghai, ha iniziato a praticare la Falun Dafa. In seguito è diventata ottimista e allegra, e piena di entusiasmo e di speranza. La poliposi nasale che per anni l’ha tormentata è scomparsa.

È stata condannata alla prigione e torturata dal PCC perché praticava la Falun Dafa, Nel novembre 2012, è stata arrestata e poi detenuta nel centro di detenzione di Shanghai. Ha fatto uno sciopero della fame per protesta. Tuttavia, le guardie l'hanno legata a un letto e le hanno inserito un grosso tubo nella narice per alimentarla forzatamente affinché rinunciasse alla sua fede.

Ha detto: "Il mio viso era coperto di sangue". Il 31 luglio 2013 è stata condannata a tre anni e mezzo di prigione. Il 5 settembre dello stesso anno, è stata trasferita alla prigione femminile di Shanghai dove ha subito torture psichiche e fisiche, tra cui è stata costretta a ricopiare il regolamento della prigione, a vedere per lunghi periodi i video che diffamavano la Falun Dafa e a svolgere lavori forzati.

Ha raccontato che ora è fortunata a vivere finalmente in una terra libera. Era triste mentre sollevava la candela e diceva: "Sono solo una delle innumerevoli vittime. La persecuzione continua".

Ha sottolineato: "Il PCC alla fine sarà portato davanti alla giustizia per i suoi crimini contro l'umanità. Spero che le persone che sono state ingannate dalle sue bugie capiscano che il Partito non è la Cina e non diventi il capro espiatorio del PCC".

Appello per salvare i praticanti imprigionati in Cina

I praticanti reggono i cartelli che chiedono il rilascio dei praticanti della Falun Dafa ancora imprigionati in Cina

Durante la manifestazione i praticanti hanno sorretto i cartelli con i nomi dei loro parenti praticanti, amici, o connazionali in Cina che sono ancora illegalmente detenuti e perseguitati. Hanno chiesto il loro immediato rilascio e la fine della persecuzione, e di consegnare alla giustizia l'ex capo del PCC che ha dato inizio alla persecuzione.

Almeno 12.761 praticanti sono stati arrestati, sequestrati e molestati dal Partito nei primi sei mesi di quest’anno. Sessantatre sono stati perseguitati a morte.

I praticanti consigliano alla polizia, ai procuratori e al personale dei tribunali cinesi che stanno ancora aiutando il PCC nella sua persecuzione, di fermare immediatamente questo crimine, espiare le loro azioni e fare la scelta giusta per il loro futuro.