(Minghui.org) La signora Hu Xiuzhen, settantanove anni, è stata molestata così tante volteper aver sostenuto la sua fede nel Falun Gong (conosciuta anche come Falun Dafa), una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999, da nonricordarsele più.
Avendo iniziato la pratica del Falun Gong nel 1997, Hu, della città dello Jilin, nell’omonima provincia, ha goduto di una buona salute negli ultimi due decenni. Poiché è rimasta ferma nella sua fede, è stata ripetutamente perseguitata e arrestata due volte di cui una rinchiusa in un centro per il lavaggio del cervello.
Di seguito l'esperienza della persecuzione di Hu in dettaglio da parte delle autorità a partire dal 2010.
Un giorno dell’anno 2010, un ufficiale di polizia e il direttore del comitato residenziale di nome Cong si sono presentati a casa della donna, sostenendo di dover fare un controllo. Una settimana dopo, più di una dozzina di agenti hanno sfondato la sua porta di casa, hanno spinto a terra la donna, l’hanno ammanettata e portata dentro la camionetta della polizia. In seguito è stata trasferita in un centro per il lavaggio del cervello, dove le hanno ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. La donna si è rifiutata e per protestare ha fatto uno sciopero della fame. Temendo che potesse morire nel centro per il lavaggio del cervello, la polizia l'ha rilasciata due giorni dopo. Dopo il suo rientro a casa gli ufficiali l'hanno ancora intimidita costringendo il marito a firmare la dichiarazione di rinuncia al posto suo.
Nel giugno 2005 Hu ha presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex capo del regime comunista cinese, che ha ordinato la persecuzione nei confronti dei praticanti del Falun Gong dal 1999. Dopo che la polizia ed il comitato residenziale locale ne sono venuti a conoscenza, l'hanno molestata con continue telefonate.
Il signor Zhang, segretario del Partito Comunista Cinese del comitato residenziale locale, molte volte è andato personalmente a casa della donna per molestarla. Un giorno i due ufficiali incaricati a “controllare” Hu, come giustificazione le dissero che stavano semplicemente eseguendo degli ordini, e lei rispose loro: “Noi che pratichiamo il Falun Gong siamo tutte brave persone. Per favore, sappiate che il bene e il male saranno ricompensati di conseguenza. Vi esorto a ricordare che la Falun Dafa è buona e Verità, Compassione e Tolleranza sono buone”.
Un'altra coppia di ufficiali si è presentata alla sua porta nel settembre 2016, ma lei si è rifiutata di farli entrare.
Sette mesi dopo, a metà aprile 2017, una terza coppia di agenti ha bussato alla sua porta chiedendole se praticava ancora il Falun Gong. “È una pratica così grande, come posso non praticarla? ha risposto Hu.
La polizia ha chiesto di poterle parlare dentro casa e di abbassare la voce, ma Hu ha risposto: “Tutti i miei vicini sanno che ho riacquistato la salute praticando il Falun Gong. Non ho fatto nulla di male. Perché devo abbassare la voce? Di cos’avete paura?". Vedendo che la donna non si arrendeva, gli agenti se ne sono andati immediatamente.
Il 27 ottobre dell’anno scorso, Wang Hui e Li Li del comitato residenziale sono andati a casa della donna e le hanno ordinato di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. L’hanno minacciata dicendole che i suoi figli o nipoti avrebbero avuto problemi a trovare lavoro o ad iscriversi all'università se non avesse firmato. Nonostante Hu si sia rifiutata di farlo, i funzionari hanno costretto la figlia a firmare la dichiarazione per lei.
All'inizio di quest’anno un membro dello staff del comitato residenziale ha chiamato nuovamente la figlia di Hu per molestarla.
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