(Minghui.org) Sanzionare chi viola i diritti umani è diventato comune tra i Paesi democratici. Dopo che nel 2016 gli Stati Uniti hanno approvato il Magnitsky Act, il Canada, il Regno Unito ed i ventisette paesi dell'UE, hanno adottato leggi simili. Anche Austria e Giappone stanno lavorando allo stesso modo.

In conformità con queste leggi, in questi pochi anni i praticanti del Falun Gong hanno compilato elenchi di autori coinvolti nella persecuzione del Falun Gong. Ogni anno presentano diverse liste ai governi democratici, esortandoli a sanzionare i colpevoli nominati.

A partire dal 14 luglio scorso i praticanti del Falun Gong di più di trenta Paesi hanno presentato ai rispettivi governi un elenco recente dei perpetratori coinvolti nella persecuzione del Falun Gong, chiedendo sanzioni per questi violatori dei diritti umani, compreso il divieto di ingresso nei loro Paesi ed il congelamento dei loro beni all'estero.

Uno dei nomi presenti in questa lista è Huang Qinghua.

Informazioni sul perpetratore

Nome completo dell'autore: Huang (cognome) Qinghua (nome) (cinese: 黄清华)

Genere femminile

Paese: Cina

Titolo o posizione:

2000 - 2008: Capo dell'ottavo distretto della prigione femminile di Pechino

2008 -attualmente: Direttore dell'Ufficio 610 del carcere femminile di Pechino.

Antefatto

L'ottavo distretto della prigione femminile di Pechino era il centro di detenzione minorile di Pechino. Nel 2004 questo centro si è fuso con la prigione femminile di Pechino, diventando l'ottavo distretto della prigione. Diretto da Huang Qinghua, è rimasto il “distretto carcerario modello” sotto l'amministrazione penitenziaria di Pechino per la persecuzione del Falun Gong, sia prima che dopo essere stato integrato nel carcere femminile di Pechino.

Nel 2001 nel centro di detenzione minorile di Pechino, molti praticanti del Falun Gong sono stati brutalmente perseguitati ed il centro ha ricevuto il premio "Unità avanzata e civilizzata" dal sistema di pubblica sicurezza. In molte occasioni, il segretario del Comitato Legale Municipale di Pechino, Qiang Wei, ha visitato il sito per ispezionare e lodare le guardie carcerarie. Huang Qinghua è stata anche promossa a capo del distretto per la sua "buona partecipazione" nel dirigere la persecuzione.

Un aspetto importante della persecuzione consiste nel costringere i praticanti del Falun Gong a rinunciare alla loro fede, che il regime comunista chiama "trasformazione educativa". Tra tutte le guardie che lavorano per la prigione femminile di Pechino, Huang Qinghua ha ricevuto il maggior numero di riconoscimenti per aver costretto le praticanti a rinunciare alla propria fede, tra cui "Eccellente membro del partito comunista", "Operaio nazionale avanzato nel sistema di amministrazione giudiziaria", "Funzionario politico e legale scelto dal popolo dell'ufficio comunale delle prigioni di Pechino", "Funzionario modello nella politica e nel diritto di Pechino", "Funzionario della soddisfazione del popolo nella politica e nel diritto di Pechino", "Lavoratore nazionale modello e leader" e "Esperto di riforma dell'istruzione a livello di ufficio".

Il 1° dicembre 2005 il Beijing Daily ha riportato: ”Huang Qinghua, donna, a capo dell'ottavo distretto della prigione femminile di Pechino, guida membri del Partito ed agenti di polizia nella divisione, specialmente nel lavoro di riforma dei criminali del "Falun Gong"... ha contribuito all'intera società nella lotta contro il culto".

L'11 marzo 2009 il Beijing Women's Network hariportato che “Il carcere femminile di Pechino ha mantenuto sicurezza e stabilità continue sin dalla sua istituzione e conduce i risultati nella trasformazione dei criminali del "Falun Gong" in tutto il Paese. La prigione ha ricevuto molti titoli onorifici, come 'Posto di dimostrazione della civiltà femminile', 'Organizzazione leader nella lotta contro il Falun Gong' e 'Organizzazione bandiera rossa dell'8 marzo di Pechino'” (l’8 marzo è la festa della donna in Cina).

Principali crimini

I metodi di persecuzione che Huang Qinghua usa contro le praticanti del Falun Gong sono feroci. Oltre ai metodi di tortura comunemente usati come la privazione del sonno, il negare l’uso del bagno, le punizioni corporali e l'interrogatorio ininterrotto, Huang ha utilizzato anche altri due metodi speciali: "riunione di costruzione dell'affetto" e "colpa per associazione".

Gli ”incontri per la costruzione dell'affetto” sono infatti sessioni di critica, in cui le detenute vengono incitate all'odio contro le praticanti del Falun Gong. Va di pari passo con la "colpa per associazione", in cui le prigioniere vengono private del sonno o della doccia, o vedono loro negati gli altri loro diritti fondamentali se sono state assegnate a monitorare le praticanti. Ciò eserciterebbe una pressione tremenda su queste ultime, al fine di costringerle a cedere.

Oltre a perseguitare personalmente le praticanti del Falun Gong, Huang Qinghua ha anche addestrato molte guardie carcerarie tra cui Zheng Yumei, Zhang Haina, Li Xiaona, Cao Yanmei e Li Zhi. Nel 2009, dopo essere diventata direttore dell'Ufficio 610 della prigione femminile di Pechino, Huang ha supervisionato direttamente la persecuzione contro le praticanti del Falun Gong nella prigione e spesso chiude un occhio sull'abuso fisico da queste subito, specialmente da parte delle guardie Liu Yingchun e Zhang Haina.

A causa della tortura una praticante, Gong Ruiping, ha avuto un crollo mentale; invece un’altra praticante, la signora Yang Jinxiang, dopo essere caduta in uno stato di delirio per la privazione del sonno a lungo termine, è caduta e questo le ha causato l’avulsione dei denti anteriori.

Huang ha anche incaricato altre detenute di fare le prepotenti ed insultare una praticante di nome Yuan Lin, cono lo scopo di farle ritirare la causa che aveva instaurato contro la prigione. Huang, quando ha incaricato la guardia Cao Yanmei ed altre di torturare Li Xuebin, ha affermato che la prigioniera era malata di mente.

Altre praticanti che sono state torturate da Huang sono le signore Chu Tong, Yu Peiling eChen Fengxian.

Come capo dell'ottavo distretto, Huang Qinghua è la principale responsabile di tutte le persecuzioni contro le praticanti del Falun Gong del distretto. Come direttrice dell'Ufficio 610 della prigione, è direttamente responsabile della tortura e del lavaggio del cervello delle praticanti del Falun Gong in carcere.

Di seguito sono riportati alcuni casi di persecuzione avvenuti in carcere:

Caso 1

La signora Geng Jin'e, sulla sessantina, mentre era in prigione ha subito torture sia mentali che fisiche. A causa della tortura a lungo termine e della crudele persecuzione subita, ha sviluppato il diabete. Le guardie hanno ordinato ad altre prigioniere di controllarla e di impedirle di mangiare. Nonostante fosse emaciata e molto debole, era costretta a svolgere quotidianamente un lavoro non retribuito. Quando la sua famiglia ha visto peggiorare le sue condizioni di salute, ha chiesto più volte per lei la libertà vigilata, tuttavia tutte le loro richieste sono state respinte dal carcere. Il 10 giugno 2010 Geng è morta in carcere.

Caso 2

La signora Du Juan è un medico di medicina cinese. Nel 2004 è stata arrestata e condannata alla prigione femminile di Pechino per aver parlato con la gente del Falun Gong. Nell'agosto 2005, poiché si rifiutava di rinunciare al Falun Gong, le guardie l'hanno messa in cella d’isolamento e l'hanno tenuta lì per un anno.

Le guardie hanno organizzato una "squadra educativa" di detenute che la dovevano monitorare 24 ore su 24. A volte le impedivano di dormire la notte, o la costringevano a stare in piedi o seduta senza muoversi per lunghe ore, il che di solito le causava un forte gonfiore alle gambe. La tortura ed il pestaggio selvaggio hanno fatto sì che l'area intorno al suo coccige marcisse e trasudasse pus. Il suo corpo era coperto di lividi. Oltre alla tortura fisica, è stata anche sottoposta a continui abusi verbali ed intimidazioni.

Il 6 maggio 2010 Du è stata arrestata di nuovo e, nel 2011, portata nella prigione femminile di Pechino. Questa volta è stata torturata così gravemente che ha sviluppato il cancro ed è in punto di morte. I suoi parenti hanno ripetutamente chiesto per lei la libertà vigilata, ma la prigione ha respinto le richieste. Il 14 giugno 2011 è morta, all'età di cinquantasette anni.

Caso 3

Il 29 novembre 2016 la signora Liu Yanmei è stata arrestata e la sua casa è stata perquisita. In seguito è stata condannata a quattro anni di detenzione da scontare nella prigione femminile di Pechino. Il 24 gennaio 2018 la sua famiglia ha ricevuto una telefonata dalla prigione, in cui si diceva che Liu era gravemente malata. Quando i suoi familiari si sono precipitati in prigione, è stato detto loro che Liu soffriva di un’insufficienza multiorgano e non rispondeva al trattamento. É morta il 12 novembre 2018. Aveva cinquantadue anni.

Caso 4

Il 21 giugno 2017 la signora Zhang Shuxiang è stata arrestata e condannata a tre anni da scontare nella prigione femminile di Pechino. Il 1° agosto 2018 è stata trasferita nel terzo distretto della prigione, insieme ad oltre sessanta praticanti. Questo distretto era guidato da Zhang Haina, una delle guardie addestrate da Huang. A causa della tortura Zhang ha sviluppato un grave diabete ed ipertensione. Affermando di "aiutarla" a controllare la glicemia, la detenuta assegnata al suo controllo le dava ad ogni pasto pochissimo cibo e non le permetteva di bere acqua. Zhang è diventata presto emaciata ed incontinente. Ha iniziato a soffrire d’insufficienza d’organo ed era sull'orlo della morte. Il 3 aprile 2019 è stata portata a casa in ambulanza. Da allora è rimasta costretta a letto ed è morta un anno dopo, il 30 marzo di quest’anno. Aveva settantatré anni.

Caso 5

La signora Li Li era una professoressa. Nel 2009 è stata incarcerata nella prigione femminile di Pechino. Al fine di ottenere una riduzione di pena le detenute non si sono risparmiate nel torturarla. Li è stata messa sotto stretta sorveglianza, privata del sonno per oltre dieci giorni e costretta tutto il giorno a stare seduta su un piccolo sgabello di plastica. Non le era permesso lavarsi o usare il bagno. É stata costretta a guardare video e leggere libri che diffamano il Falun Gong ed a scrivere rapporti di pensiero. Ha scritto diverse lettere che denunciano la persecuzione, che sono state successivamente intercettate da altre detenute assegnate a controllarla. Ha anche chiesto di incontrare la dirigenza della prigione per sporgere denuncia sulle torture subite, ma le guardie e le detenute l'hanno bloccata. Quando è stata rilasciata i suoi occhi erano stati gravemente danneggiati. I 6 novembre è morta in un appartamento in affitto a Pechino.

Caso 6

La signora Yu Peiling si è laureata presso la facoltà di Medicina dell’università di Pechino con un master ed ha lavorato come ricercatrice in scienze mediche. É stata condannata tre volte per un totale di dieci anni di carcere, di cui due nel carcere femminile di Pechino. Nel 2005 Yu è stata incarcerata nell'ottavo distretto della prigione femminile di Pechino. Poiché si rifiutava di scrivere una lettera per rinunciare al suo credo, Huang Qinghua ed altre guardie l'hanno affamata, le hanno proibito di acquistare assorbenti e carta igienica, o di cambiarsi la biancheria intima durante i suoi periodi mestruali.

Inizialmente non le era permesso di usare il bagno. Veniva costretta ad urinare in un grosso secchio ed a versarlo da sola nel water. Successivamente non le veniva permesso di urinare o defecare affatto. Quando è stata costretta ad evacuare nei pantaloni, le guardie le hanno proibito per molti giorni di lavarsi o di cambiarsi i vestiti, causandole una grave infezione all’anca con conseguente mancata guarigione per molto tempo.

Huang Qinghua in seguito ha tenuto Yu in isolamento ed ha ordinato alle detenute di torturarla. Yu è stata costretta a sedersi su un piccolo sgabello senza muoversi. Quando si è addormentata, le detenute le hanno versato addosso dell'acqua fredda e le hanno preso a calci le cosce e le natiche, facendogliele gonfiare e causandole una contusione sulla coscia destra.

Yu, a causa delle torture, è diventata estremamente debole. Non era in grado di mantenere l'equilibrio e spesso cadeva mentre camminava, o quando era in piedi o persino quando era seduta su uno sgabello. A causa della privazione del sonno a lungo termine, era costantemente stordita. Huang Qinghua l'ha accusata di isteria ed ha continuato a picchiarla e ad insultarla verbalmente per costringerla a rinunciare al Falun Gong.

Caso 7

Una delle gambe della signora Chen Fengxian era disabile. Nel 2009 è stata condannata ad otto anni di detenzione da scontare nella prigione femminile di Pechino. Le guardie e le detenute l'hanno torturata nel bagno che era senza telecamera di sorveglianza. É stata privata del sonno e costretta a stare seduta su un piccolo sgabello tutto il giorno. Era sempre affamata, non le era permesso comprare i beni di prima necessità come la carta igienica, o contattare i suoi familiari. Le è stato dato un accesso molto limitato al bagno e spesso ha dovuto usare il suo cestino del pranzo e la ciotola del bucato per evacuare. Durante l'inverno per congelarla le era permesso indossare solo una maglietta ed era tenuta in una stanza con le finestre aperte.

Caso 8

Nell'ottobre 2003 la signora Yang Ying è stata condannata ad otto anni di carcere, mentre suo marito, il signor Zhang Yanbin, è stato condannato a nove anni di carcere. Nell'ottavo distretto della prigione femminile di Pechino le praticanti a volte condividevano gli insegnamenti del Falun Gong tra loro. Una volta le guardie carcerarie hanno trovato le lezioni. Non volendo che altre praticanti fossero torturate, Yang ha affermato che la copia della conferenza era sua, di conseguenza Huang Qinghua l'ha costretta a sedersi su un piccolo sgabello di fronte al muro ed a scrivere delle dichiarazioni per ammettere il suo errore. All'inizio del 2007, Yang è caduta in uno stato di delirio ed era sull'orlo di un crollo mentale. Aveva paura delle persone e gridava ogni volta che vedeva qualcuno, tuttavia le guardie hanno continuato a torturarla.

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