(Minghui.org) Sanzionare chi viola i diritti umani è diventato comune tra i Paesi democratici. Dopo che gli Stati Uniti hanno approvato il Magnitsky Act nel 2016, anche il Canada, il Regno Unito e l'Unione Europea hanno emanato leggi simili.

L'Austria ed il Giappone stanno lavorando nella medesima direzione.

In conformità a queste leggi, negli ultimi anni i praticanti hanno compilato liste di funzionari responsabili della persecuzione del Falun Gong. Ogni anno le sottopongono ai governi democratici, esortandoli ad applicare sanzioni contro di loro.

A partire dal 14 luglio scorso i praticanti, in più di trenta nazioni, stanno presentando ai loro rispettivi governi l'ultima lista di responsabili coinvolti nella persecuzione del Falun Gong, chiedendo sanzioni contro questi violatori dei diritti umani, compreso il veto ad entrare neiloro Paesi ed il congelamento dei loro beni all'estero.

Un nome su questa lista è Shi Shitai.

Informazioni sul perpetratore Shi Shitai

Nome completo: Shi (cognome) Shitai (nome) (cinese:石时态)

Genere: Maschio

Paese: Cina

Mese ed anno di nascita: Settembre 1962

Luogo di nascita: contea di Huarong, provincia dell'Hunan

Titolo o posizione:

Da dicembre 1998 a dicembre 2000: Vice Segretario Generale del Comitato Affari Politici e Legali della provincia dell'Hunan

Da dicembre 2000 a Luglio 2003: Vice Ricercatore di livello del Dipartimento del Comitato per gli Affari Politici e Legali della Provincia dell'Hunan

Da Luglio 2003 a Maggio 2008: Vice Procuratore Generale della Procura Provinciale dell'Hunan

Da Maggio 2008 a Luglio 2008: Vice Segretario del Partito Comunista Cinese (PCC) della Corte Superiore della Provincia dell'Hunan

Da Luglio 2008 a Gennaio 2016: Vice Presidente e Vice Segretario del PCC della Corte Superiore del Popolo dell'Hunan

Da Gennaio 2016 e tuttora in carica: Vice Segretario del PCC del Comitato per gli Affari Politici e Legali della Provincia dell'Heilongjiang - Presidente e Segretario del PCC della Corte Superiore del Popolo dell'Heilongjiang.

Principali crimini:

Dall'inizio della persecuzione nel luglio 1999, Shi Shitai ha assunto posizioni importanti in seno al Comitato per gli Affari Politici e Legali, alla locale procura ed al tribunale. Ha seguito la politica del PCC, atta a perpetrare la persecuzione del Falun Gong. Da quando, nel gennaio 2016, ha assunto l'incarico di presidente della Corte Superiore del Popolo dell'Heilongjiang, Shi ha ordinato, agli ufficiali giudiziari provinciali ad ogni livello, di parteciparvi attivamente.

Il tribunale Penale nº 1 della Corte Superiore del Popolo dell'Heilongjiang è responsabile per l'organizzazione, lo spiegamento, la supervisione e la guida di tutti i casi relativi al Falun Gong e richiede a tutti i tribunali di tenere registri, caso per caso, e riferire regolarmente sia l'argomento che i risultati di ciascuno di essi. È stato anche direttamente coinvolto in diversi casi, incluso quello del signor Shi Mengchang, così come nel "Progetto 28 ottobre". Il tribunale penale nº 1 ha ottenuto un encomio collettivo di classe III e la designazione di onore nazionale per la gestione globale della sicurezza sociale, per i risultati ottenuti nella persecuzione del Falun Gong.

Secondo le statistiche disponibili, durante il mandato di Shi Shitai nella provincia dell'Heilongjiang, almeno 363 praticanti del Falun Gong sono stati condannati arbitrariamente. Dieci di loro, Wang Fang, Wang Fengchen, Wang Dechen, Yang Lihua, Meng Xianrong, Hou Lifeng, Guo Hongxia, Luo Jingshan, e Wang Guiling, sono morti mentre scontavano la pena detentiva. Come presidente della Corte Superiore del Popolo, Shi Shitai è il diretto responsabile di queste sentenze, nonché di ogni successiva tortura, invalidità o morte, come conseguenza dei verdetti.

Di seguito una selezione dei casi di persecuzione avvenuti durante il suo mandato nella provincia dell'Heilongjiang.

Casi di morte selezionati:

Caso 1: Wang Dechen, morto mentre stava scontando una pena di dieci anni nella prigione di Hulan

Il sessantaduenne Wang è stato arrestato il 6 maggio 2016. Sua moglie è rimasta traumatizzata quando la polizia ha fatto irruzione nella loro abitazione, ed ha subito un crollo mentale. Il 4 novembre 2016 l'uomo, comparso davanti al tribunale di Acheng, ha rifiutato di dichiararsi colpevole, affermando di non aver infranto alcuna legge praticando il Falun Gong. Il 5 dicembre, i suoi familiari sono stati informati che era stato condannato a dieci anni oltre al pagamento di una multa di 20.000 yuan (circa 2.620 euro).

Alla fine di ottobre 2019, dopo circa tre anni e mezzo di detenzione, i familiari hanno improvvisamente ricevuto una telefonata dalla prigione che li informava che era stato portato in ospedale. Wang è deceduto il 17 novembre 2019. Le autorità della prigione di Hulan non hanno permesso ai suoi familiari di esaminare il suo corpo o vederlo da vicino e, solo due giorni dopo la sua morte, li hanno costretti ad acconsentire alla cremazione.

Caso 2: Insegnante di scuola media morto a causa della persecuzione

Il 18 gennaio 2017 è stato arrestato nella città di Daqing, provincia dell'Heilongjiang, il cinquantenne insegnante di geografia Wang Fengchen, insieme a sua moglie, la signora Leng Xiuxia. L'11 ottobre 2017 entrambi sono stati condannati a quattro anni di prigione oltre al pagamento di una multa di 30.000 yuan (circa 3.930 euro). Successivamente, è stato trasferito nella prigione di Hulan, mentre la moglie è stata portata nella prigione femminile dell'Heilongjiang. Durante la sua permanenza in prigione, l'uomo è stato maltrattato finotossire e vomitare sangue. È morto in ospedale il 9 agosto dell'anno scorso.

Caso 3: Yang Lihua deceduta in prigione

Il 17 novembre 2017 Yang Lihua è stata arrestata assieme a Qu Yongxia, un'altra praticante del Falun Gong, presso l'ufficio degli appelli del governo locale. Il 26 dicembre 2017 Yang è stata condannata a quattro anni di prigione, mentre Qu è stata condannata a tre anni dal tribunale della contea di Sunwu. Il 5 novembre 2019 i familiari di Yang sono stati informati dalla prigione femminile dell'Heilongjiang che la donna versava in condizioni critiche. Quando si sono precipitati in ospedale, aveva già perso conoscenza. È morta poco dopo, all'età di quarantatré anni. Quando i familiari hanno chiesto perché il suo corpo fosse coperto di lividi, la guardia carceraria ha detto che era a causa del rigor mortis. Le autorità carcerarie li hanno costretti a firmare il modulo di consenso per la cremazione.

Caso 4: Insegnante della città di Suihua morta due mesi dopo il rilascio

Wang Fang era un'insegnante di scuola elementare residente a Suihua, nella provincia dell'Heilongjiang. Il 3 ottobre 2018 è stata arrestata e trasferita nel centro di detenzione di Lanxi. In seguito è stata condannata a due anni da scontare nella prigione femminile dell'Heilongjiang. In prigione Wang è stata sottoposta ad abusi fisici e mentali. È stata costretta a sedere su un piccolo sgabello per oltre diciotto ore ogni volta. È stata presa a pugni, a calci ed anche schiaffeggiata. Come risultato ha sofferto di mal di testa, intorpidimento alle mani, demenza, svenimenti e pressione alta. È morta due mesi dopo il suo rilascio, il 31 dicembre dell'anno scorso, all'età di cinquantaquattro anni.

Casi selezionati di condanne pesanti:

Caso 1: Dodici praticanti del Falun Gong condannati al carcere nella città di Harbin, provincia dell'Heilongjiang

Il 18 gennaio 2017 tredici praticanti sono stati arrestati dal dipartimento di polizia del distretto di Songbei, situato nella città di Harbin, compresi Shi Xiangyun, Jia Yanling e Bao Yi. Il 22 settembre 2017 dodici di loro sono stati processati dal tribunale di Songbei. Sia il procuratore che il giudice hanno ampiamente ignorato le domande dei praticanti e dei loro avvocati, durante il processo. Il giudice ha anche minacciato uno degli avvocati difensoriproibendogli di presentare dichiarazioni di “non colpevolezza”. Il 14 dicembre 2017 tutti e dodici i praticanti sono stati condannati alla pena detentiva e sono stati multati. Di seguito le loro sentenze:

Shi Xiangyun: otto anni di prigione, multa di 50.000 yuan (circa 6.550 euro)

Zhu Fengying: sette anni e mezzo, multa di 40.000 yuan (circa 5.240 euro)

Zhao Xiru: sette anni, multa di 40.000 yuan (circa 5.240 euro)

Wei Xuwang: cinque anni e mezzo, multa di 40.000 yuan (circa 5.240 euro)

Jia Yanling: cinque anni, multa di 30.000 yuan (circa 3.930 euro)

Bao Yi: cinque anni, multa di 30.000 yuan (circa 3.930 euro)

Liu Jun: cinque anni, multa di 30.000 yuan (circa 3.930 euro)

Ren Xiuying: quattro anni e mezzo, multa di 30.000 yuan (circa 3.930 euro)

Kong Qingyan: quattro anni, multa di 30.000 yuan (circa 3.930 euro)

Wu Xi: tre anni, multa di 20.000 yuan (circa 2.620 euro)

Zhang Shuxia: tre anni, multa di 20.000 yuan (circa 2.620 euro)

Yang Qiji: un anno e mezzo, multa di 20.000 yuan (circa 2.620 euro)

Tra questi sia Ren Xiuying che Yang Qiji avevano settant'anni.

Caso 2: Anziano deceduto dopo che la condanna della moglie settantatreenne

Li Yingju, di settantatré anni, e suo marito erano entrambi praticanti del Falun Gong. L'8 marzo 2018 la donna è stata arrestata e successivamente condannata a quattro anni e mezzo di prigione. Suo marito di ottantaquattro anni ha lottato durament, al fine di avere giustizia per sua moglie, ma senza successo. È deceduto nell'ottobre 2018. Mentre Li si trovava in prigione, le sono state somministrate droghe sconosciute che le hanno danneggiato la vista.

Caso 3: Tre praticanti settantenni del Falun Gong condannati da sette a nove anni

Nel febbraio 2019 tre settantenni della contea di Bayan, nella provincia dell'Heilongjiang, sono stati condannati da sette a nove anni di prigione per non aver rinunciato alla loro fede nel Falun Gong.

Zhang Hongzhu, di settantadue anni, arrestato l'8 ottobre 2017, è stato condannato a nove anni da scontare nella prigione di Hulan.

La settantenne Fan Shufen e la settantatreenne Wu Guizhi, arrestate il 28 settembre 2017, sono state condannate rispettivamente a sette ed otto anni da scontare nella prigione femminile della provincia dell'Heilongjiang.

Caso 4: Quattordici praticanti condannati alla pena detentiva in seguito ad un arresto di massa

Il 31 agosto 2017 la polizia della contea di Yilan ha arrestato ventinove praticanti del Falun Gong. Il 28 febbraio 2019 tredici praticanti ed il familiare di uno di loro sono stati condannati con le seguenti sentenze:

Song Yuzhi, di sessantacinque anni: dieci anni di prigione, multa di 65.000 yuan (circa 8.520 euro)

Signora Shi Fengxiang, cinquantanove anni: otto anni, multa di 60.000 yuan (circa 7.865 euro)

Signora Shi Fenglan, cinquantanove anni: otto anni, multa di 55.000 yuan (circa 7.210 euro)

Sig. Wang Yunjie, cinquantasei anni: sette anni, multa di 50.000 yuan (circa 6.555 euro)

Signora Zhou Yan, quarantasei anni: sei anni, multa di 45.000 yuan (circa 5.900 euro)

Signora Deng Shumei, sessantatre anni: sei anni, multa di 40.000 yuan (circa 5.240 euro)

Signor Song Konghua, cinquantotto anni: cinque anni, multa di 30.000 yuan (circa 3.930 euro)

Signora Wu Guiqin, cinquantatré anni: cinque anni, multa di 30.000 yuan (circa 3.930 euro)

Signora Bu Baoling, settant'anni: cinque anni, multa di 30.000 yuan (circa 3.930 euro)

Signora Xia Guihua, cinquantasette anni: quattro anni, multa di 20.000 yuan (circa 2.620 euro)

Signor Tang Lifei, quarantotto anni: tre anni e mezzo, multa di 15.000 yuan (circa 1.970 euro)

Signora Yao Huaiying, quarantacinque anni: tre anni e mezzo, multa di 15.000 yuan (circa 1.970 euro)

Signora Kang Yanling, sessantacinque anni: tre anni e mezzo, multa di 15.000 yuan (circa 1.970 euro)

Il signor Xue Hongliang, trentanove anni (non pratica il Falun Gong): Tre anni, multa di 10.000 yuan (circa 1.310 euro).

Caso 5: Più di dieci praticanti condannati nella città di Daqing, uno di loro perseguitato a morte

Il 9 novembre 2018 più di cento praticanti del Falun Gong sono stati arrestati a Daqing ed Harbin, la capitale dell'Heilongjiang. Almeno dodici di loro a Daqing sono stati condannati, tra cui Lu Guanru, Liu Enquan, Ren Yuhong, Li Binying, Li Mingxiu e Jin Miaoqing.

Il 9 novembre 2018 Lu Guanru, di sessantanove anni, è stato arrestato e, mentre si trovava nel centro di detenzione della città di Daqing, la polizia l’ha interrogato e costretto per lunghe ore a stare in piedi in catene. Quando l'uomo ha fatto uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, le guardie l’hanno sottoposto ad alimentazione forzata, causandogli conati di vomito e sangue, oltre a problemi di insufficienza cardiaca. È stato più volte sul punto di morire ed ha dovuto subire un trattamento di emergenza in ospedale. Il 1° luglio 2019 è stato condannato a sette anni di prigione con una multa di 40.000 yuan (circa 5.240 euro). Nel novembre 2019 è stato trasferito alla prigione Tailai, dove è morto il 4 aprile di quest’anno.