(Minghui.org) La signora Zhang Yun è una donna di settantotto anni che stava scontando un mandato di tre anni per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Durante la prigionia le sono state negate visite e telefonate della sua famiglia perché si è rifiutata di rinunciare alla sua fede.
La praticante è cieca da un occhio e vede male dall’altro, quindi la sua famiglia è molto preoccupata per lei. Anche sua figlia, la signora Dong Mei, sta scontando una pena nella stessa prigione per la stessa motivazione.
Le guardie hanno incaricato due detenute di controllare Zhang ed è stato ordinato loro di seguirla anche quando usa il bagno. Al contrario la donna, non volendo disturbare il loro sonno, evita di bere acqua durante il giorno per non dover usare il bagno di notte.
Zhang, proveniente da Shenyang nella provincia del Liaoning, è stata arrestata per la prima volta il 4 dicembre 2019 insieme alla figlia. È stata rilasciata dopo sedici giorni di detenzione, ma sua figlia è rimasta in custodia ed è stata condannata a due anni dal tribunale distrettuale di Shenhe intorno al 9 novembre 2020.
La praticante è stata arrestata altre due volte: il 12 marzo e il 20 agosto 2020. È stata rilasciata il giorno successivo e posta sotto sorveglianza residenziale presso la sua abitazione entrambe le volte.
L’anziana è comparsa innanzi al tribunale distrettuale di Yuhong alle 9:00 del 24 dicembre 2020. Dopo l’udienza è stata ripresa in custodia e reclusa nel centro di detenzione n. 1 della città di Shenyang poi, il 21 dicembre scorso, trasferita alla prigione femminile n. 2 della provincia del Liaoning, dopo essere stata condannata a tre anni.
Articoli correlati:
78-year-old Blind Woman Serving Time for Her Faith Denied Family Visits
Tutti i contenuti pubblicati su questo sito sono protetti dal copyright di Minghui.org. Per l’uso non commerciale si deve citare la fonte (Es.: “Come riportato da Minghui.org,…”) e indicare il link dell’articolo originale. Per uso commerciale contattare la nostra redazione per ottenere l’autorizzazione.
