(Minghui.org) Due donne che sono state condannate al carcere per la loro fede nel Falun Gong da un tribunale della città di Guangzhou, nella provincia del Guangdong, hanno citato in giudizio i giudici ed i pubblici ministeri coinvolti nella loro condanna.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il caso della signora Liu Jinhuan

La signora Liu Jinhuan

La signora Liu Jinhuan, una residente di Guangzhou di cinquantotto anni, è stata arrestata il 18 maggio 2020 e reclusa nel centro di detenzione del distretto di Panyu. Le autorità hanno affermato che il custode Li Xiaoqin ha trovato diversi opuscoli con informazioni sul Falun Gong su auto private la mattina presto del 6 maggio. La polizia ha affermato che un’attenta osservazione del video di sorveglianza ha mostrato che Liu, quel giorno, è passata in quella zona, accusandola così di aver distribuito volantini.

LaProcura distrettuale di Panyu ha approvato l'arresto di Liu il 16 giugno e, ad agosto, ha inoltrato il suo caso alla Procura distrettuale di Haizhu,designata per gestire i casi del Falun Gong nella regione di Guangzhou. Il pubblico ministero Lin Jishen ha incriminato Liu ed ha deferito il suo caso al tribunale distrettuale di Haizhu alla fine di settembre.

Liu è comparsa in tribunale il 12 novembre 2020. Due avvocati hanno presentato una dichiarazione di non colpevolezza per lei. È stata condannata a quattro anni e multata di 5.000 yuan (circa 700 euro) il 16 novembre dal presidente Zhou Zhengyuan e dal giudice Wang Jie.

Oltre ad appellarsi contro il verdetto, Liu ha anche presentato denunce alla Procura della Provincia del Guangdong ed alla Procura Suprema del Popolo contro i giudici Zhou e Wang, così come il pubblico ministero Lin.

La praticante ha sottolineato nelle sue denunce che i tre accusati sono stati ingiustamente incriminati e condannati per "aver minato l’applicazione della legge con un’organizzazione di culto". Ha confutato le accuse in quanto nessuna legge in Cina criminalizza il Falun Gong e nessuna lista di sette emessa dal governo include il Falun Gong. Inoltre, nel 2011, l'ufficio editoriale cinese ha revocato il divietodi libri ed altra letteratura del Falun Gong. Ha sostenuto che la libertà di credo e di parola sono diritti fondamentali garantiti ai cittadini dalla Costituzione cinese, e che non avrebbe dovuto essere perseguita per la sua fede.

Il procuratore Lin ha incluso due prove dell'accusa contro di lei: gli opuscoli trovati dal testimone Li e oltre 1.000 volantini del Falun Gong che la polizia ha affermato essere stati trovati a casa sua, tuttavia Li ha detto di aver trovato gli opuscoli alle 6:00 del mattino, mentre il video di sorveglianza indicava che Liu era passata in quella zona in serata. Gli oltre 1.000 volantini non compaiono nell'elenco di confisca emesso dalla polizia dopo l'irruzione in casa del 18 maggio 2020 eppure quattro mesi dopo, a settembre, la polizia ha affermato di averli rinvenuti a casa sua e di non aver mai ha mostrato alla donna i materiali, né di averne verificato con lei la proprietà.

Gli avvocati della donna hanno aggiunto che, mentre il pubblico ministero l'ha accusata di aver minato l'applicazione della legge con un'organizzazione di culto, non ha mai spiegato quale applicazione della legge avesse minato, come l’avesse fatto e quali danni abbia causato alla società o a qualsiasi individuo.

Liu ed i suoi avvocati hanno accusato i giudici ed il pubblico ministero di aver abusato del loro potere nel condannarla e hanno chiesto di ritenerli responsabili. Le sue denunce sono state accettate dalla Procura del Guangdong e dalla Procura Suprema del Popolo.

Sebbene il tribunale intermedio di Guangzhou abbia deciso di confermare il verdetto originale di Liu il 29 dicembre dello scorso anno, le due procure superiori devono ancora prendere una decisione sul suo caso.

Il caso della signora Wang Meiying

La signora Wang Meiying, una settantenne residente nella città di Hengyang, nella provincia dell’Hunan, si è recata a Guangzhou all'inizio del 2020 per aiutare a prendersi cura di suo nipote. È stata arrestata l'8 settembre 2020 nella sua casa di Hengyang, dopo che la polizia di Guangzhou ha affermato che era stata ripresa da una telecamera di sorveglianza mentre distribuiva materiali del Falun Gong vicino alle stazioni della metropolitana nella città di Guangzhou nel luglio 2020. È stata riportata a Guangzhou ed è stata reclusa presso il centro di detenzione del distretto di Panyu.

La polizia ha presentato il caso di Wang alla procura del distretto di Haizhu a novembre. È stata incriminata il 28 gennaio dello scorso anno, ed il suo caso è stato deferito al tribunale distrettuale.

Wang è comparsa in tribunale il 16 aprile dello scorso anno ed è stata condannata a quattro anni di detenzione ed al pagamento di una multa di 10.000 yuan (circa 1.400 euro) il 18 novembre. Ha presentato ricorso contro il verdetto ed ha anche sporto denuncia contro il presidente Chen Wenling, i giudici Jia Cunjin e Yi Haijun, così come come contro il procuratore Xu Jiexia, l'Alta Corte della provincia del Guangdong e la Corte Suprema del Popolo.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Zhou Zhengyuan (周征远), vicepresidente del tribunale distrettuale di Haizhu: +86-13570056518

Wang Jie (王洁), giudice del tribunale distrettuale di Haizhu: +86-20-83005423, +86-18126766736

Jia Cunjin (贾存锦), giudice del tribunale distrettuale di Haizhu: +86-20-83005423, +86-18126766762

Chen Wenling (陈文玲), giudice del tribunale distrettuale di Haizhu: +86-20-83005565Yi Haijun (衣海君), giudice del tribunale distrettuale di Haizhu: +86-18819800899

Xu Jiexia (许洁霞), procuratore del distretto di Haizhu: +86-15818188031

Lin Jishen (林继深), procuratore della procura distrettuale di Haizhu

(Ulteriori informazioni di contatto dei perpetratori sono disponibili nell'articolo cinese originale).

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