(Minghui.org) Il 1° marzo scorso, quando l'avvocato della signora Lyu Chunyu ha cercato di farle visita nel centro di detenzione di Yaojia nel Liaoning, una guardia gli ha rivelato che la praticante è stata condannata a tre anni e tre mesi per la sua fede nel Falun Gong. All'avvocato è stato impedito di farle visita. Gli hanno detto che l'avrebbero tradotta nella prigione femminile del Liaoning entro poche settimane.

La signora Lyu Chunyu

Lyu, un medico settantenne della città di Dalian, nel Liaoning, negli ultimi due anni è stata ripetutamente molestata per la sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il 2 e 3 novembre dell’anno scorso la polizia si è recata presso la sua abitazione e l'ha portata a fare un test per il coronavirus ed un esame medico. Il pomeriggio del 3 novembre è stata condotta al centro di detenzione Yaojia, dov’è tuttora reclusa, con l'accusa di "aver minato l'applicazione della legge", un pretesto standard usato per criminalizzare i praticanti del Falun Gong.

Il 22 novembre i familiari di Lyu hanno ricevuto un messaggio dal tribunale della zona di sviluppo economico e tecnologico di Dalian, in cui si diceva che sarebbe stata processata in videoconferenza il 30 novembre. Il giorno dopo la figlia ha chiamato l'assistente del giudice Wang Qian, solo per sentirsi dire che l'udienza si era tenuta il giorno prima.

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