(Minghui.org) Nell'inverno del 2005, una praticante locale del Falun Gong, May (pseudonimo), è stata arrestata e trattenuta in un centro di detenzione. Quando sua madre e sua sorella hanno sentito che sarebbe stata condannata, hanno cercato il giudice che avrebbe dovuto occuparsi del caso. Il magistrato ha detto loro: “Nei casi del Falun Gong, noi giudici non abbiamo voce in capitolo; la decisione spetta all'Ufficio 610!”. Le due donne sono quindi andate a trovare Liu (pseudonimo), allora direttore dell'Ufficio 610. Poiché l'uomo aveva un brutto atteggiamento, la madre e la sorella di May hanno iniziato ad alzare la voce e a discutere con lui, il che ha attirato l'attenzione di alcuni passanti. Le persone hanno chiesto, preoccupate, cosa stesse succedendo. La sorella di May (che non pratica il Falun Gong) ha raccontato loro dell'arresto e della possibile condanna al carcere della sorella, nonché di come la polizia l'ha picchiata per aver cercato di impedire loro di entrare illegalmente nella sua casa. Gli spettatori hanno commentato: “Le persone che praticano il Falun Gong non fanno niente di male, è inaccettabile che vengano trattate in questo modo! I funzionari corrotti e i contraffattori non vengono arrestati, ma in compenso vengono arrestati e maltrattati i praticanti onesti del Falun Gong. In che razza di mondo viviamo?”. Una persona ha chiesto: “La persona con cui stai discutendo è un giudice?”. La sorella di May ha detto: “No, è il capo dell'Ufficio 610”. Dopo che la sorella ha spiegato cos'è l'Ufficio 610, gli spettatori si sono resi conto che in Cina esisteva un'organizzazione extralegale specializzata nella persecuzione del Falun Gong. Nel frattempo Liu aveva chiamato di nascosto la polizia, che presto è arrivata con i manganelli in mano, pronta a prenderla. Quando hanno iniziato a trascinarla sul cellulare, sua madre ha cercato di trattenerla. Gli spettatori sono andati rapidamente ad aiutare la donna e la scena si è trasformata in una sorta di tiro alla fune: in un momento la giovane era trascinata sul furgone e subito dopo veniva tirata fuori. Le maniche della sua giacca di cotone erano state ridotte completamente a brandelli. In seguito la sorella di May ha detto: “Mi sentivo come se venissi fatta a pezzi!”. Vedendo che la polizia si stava preparando a mettere in moto il furgone per portarla via, la madre ha aggirato il veicolo e si è sdraiata davanti; nel frattempo gli spettatori stavano cercando di convincere la polizia a lasciar andare la donna. A quel punto gli agenti hanno visto la madre sdraiata davanti alle ruote del mezzo e hanno ceduto e l'hanno rilasciata. Alla fine la sorella di May è riuscita a tornare a casa sana e salva. Contrariato, Liu ha deciso di prendere in mano la situazione. In qualità di leader del comitato distrettuale del Partito, ha contattato il supervisore della sorella di May al lavoro e gli ha detto di licenziarla. Il supervisore ha risposto: “Pensi che questo sia l'Ufficio di pubblica sicurezza? È un'impiegata eccellente, come posso licenziarla?!”.