(Minghui.org)

Nome: Yang Xiurong

Nome cinese: 杨秀荣

Genere: Femmina

Età: 77

Città: Chifeng

Provincia: Mongolia Interna

Occupazione: N/A

Data della morte: 25 febbraio 2022

Data dell'arresto più recente: 22 febbraio 2012

Luogo di detenzione più recente: Prigione femminile della Mongolia Interna

Durante gli ultimi venti anni Yang Xiurong ha subito ripetuti arresti, molestie, incarcerazioni e torture per essersi rifiutata di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong, ed ha subito un altro duro colpo quando le autorità le hanno sospeso la pensione nel 2020, sostenendo che non ne avesse diritto perché era stata condannata al carcere.

La residente di Chifeng, nella Mongolia Interna, ha contattato varie agenzie governative per chiedere giustizia, ma senza successo. Ha ceduto alla sofferenza fisica e mentale della persecuzione ed è morta il 25 febbraio scorso, all’età di settantasette anni.

Di seguito un riassunto di ciò che Yang ha sopportato.

Arrestata per aver fatto gli esercizi del Falun Gong in un parco

Il 7 marzo 2000 Yang è stata arrestata per la prima volta mentre faceva gli esercizi del Falun Gong in un parco con altri trenta praticanti. L'arresto è avvenuto meno di un anno dopo che, nel luglio 1999, il regime comunista cinese ha ordinato la persecuzione nazionale del Falun Gong, un'antica pratica spirituale, a causa della sua enorme popolarità.

Tutti i praticanti sono stati condotti presso il centro di detenzione del distretto di Hongshan, nel quale la maggior parte dei detenuti sono praticanti del Falun Gong.

Le guardie spesso svegliavano Yang e le altre praticanti della sua stessa cella nel cuore della notte e le costringevano a stare in piedi di fronte al muro mentre le insultavano. Per protestare contro la persecuzione le praticanti hanno sostenuto uno sciopero della fame e, quindici giorni dopo, Yang è stata rilasciata.

Torturata nel centro di detenzione

Nell'ottobre 2000 più di dieci agenti hanno fatto irruzione nell’abitazione della donna e l'hanno perquisita per più di due ore. Dopo averla portata alla stazione di polizia, l'hanno costretta a stare in piedi lungo il muro per alcune ore prima di permetterle di sedersi.

Gli agenti l’hanno insultata e le hanno ordinato di confessare i suoi “problemi con il Falun Gong”, ma lei ha risposto che non c'era nulla da confessare, poiché cercava solo di essere una brava persona e di avere una buona salute praticando il Falun Gong. La polizia l'ha interrogata per oltre dieci ore e non l'ha lasciata dormire.

Il giorno dopo è stata trasferita al dipartimento di polizia del distretto di Hongshan, dove la polizia l'ha costretta a sedersi sulla panca della tigre con le mani ammanettate dietro la schiena per quattro giorni. Non le permettevano di usare il bagno, nè di avere cibo ed acqua e strattonavano la panchina avanti e indietro causandole un dolore enorme alle braccia ed ai polsi.

Quando Yang ha insistito con la polizia affinché allentasse le manette, un ufficiale ha detto: “Va bene! Lascia che te le stringa io”. Quando finalmente è stata liberata aveva braccia e mani gravemente contuse e gonfie, ed il dolore che provava era atroce.

Rievocazione della tortura: Ammanettata dietro la schiena

Poco dopo l'hanno ammanettata di nuovo, ma questa volta con una mano sulla spalla, così la praticante aveva difficoltà a respirare e soffriva di incontinenza; ha anche iniziato ad avere un costante sanguinamento vaginale.

Yang è stata poi condotta al centro di detenzione del distretto di Hongshan per un giorno, prima di essere trasferita a quello del distretto di Songshan. Una guardia comprensiva ha detto: “Perché ti hanno torturato così solo per aver praticato il Falun Gong?”.

Nel centro di detenzione del distretto di Songshan, Yang è stata costretta a raccogliere fagioli per oltre tredici ore al giorno e, tre mesi dopo, è stata trasferita al campo di lavoro forzato di Tumuji per scontare un anno.

Un anno in un campo di lavoro forzato

Non appena Yang è stata ammessa al campo di lavoro, le guardie le hanno ordinato di rinunciare al Falun Gong e, quando si è rifiutata di farlo, l'hanno appesa e picchiata, spesso per più di due ore alla volta. Oltre alla tortura è stata costretta a svolgere lavoro gratuito intensivo, incluso quello nei campi. Quando tornava le guardie la perquisivano e la sera era costretta ad ascoltare o a guardare video di propaganda che diffamavano il Falun Gong.

Illustrazione della tortura: Appesa e picchiata

Nel 2001 Yang è stata arrestata di nuovo poco dopo essere stata rilasciata. Molti dei suoi effetti personali le sono stati confiscati. La polizia l'ha rilasciata dopo aver estorto 3.000 yuan (circa 430 euro) alla sua famiglia.

Secondo periodo di due anni nel campo di lavoro

Il successivo arresto della praticante è avvenuto nel novembre 2009. La sua casa è stata nuovamente saccheggiata e, dopo aver insistito nel non aver violato alcuna legge, si è rifiutata di recitare le regole del centro di detenzione, così le guardie l'hanno schiaffeggiata e costretta a stare in piedi per molte ore.

Due mesi dopo la polizia le ha inflitto un'altra condanna a due anni di lavori forzati senza un giusto processo, estorcendo anche 31.000 yuan (circa 4.500 euro) alla sua famiglia, dopodiché le hanno permesso di scontare la pena a casa.

Condannata a tre anni e mezzo

L'ultimo arresto è avvenuto fuori da un ospedale locale il 22 febbraio 2012. La polizia le ha avvolto i vestiti intorno al collo e l'ha quasi soffocata, fino a farle perdere il controllo dell'intestino. Le hanno preso le chiavi e sono andati a perquisire la sua abitazione. Dopo che la polizia se n'è andata la sua famiglia ha dovuto mandare a riparare due volte il frigorifero che la polizia aveva danneggiato, spendendo ogni volta 400 yuan (circa 60 euro).

La polizia ha fabbricato prove per incastrarla e le ha ordinato di firmare una dichiarazione. Gli agenti hanno continuato a farlo anche dopo dopo averla portata al centro di detenzione del distretto di Hongshan e, siccome si è rifiutata, l’hanno insultata.

Anche senza la firma di Yang la polizia è riuscita a collaborare con la procura locale ed il tribunale per farla condannare a tre anni e mezzo.

Dopo sei mesi trascorsi nel centro di detenzione è stata trasferita nella prigione femminile della Mongolia Interna, dove le guardie hanno incaricato le detenute di monitorare le praticanti del Falun Gong 24 ore su 24 proibendo loro di parlarsi.

Le guardie hanno anche ordinato alle praticanti di insultare il Falun Gong ed il suo fondatore, di guardare video di propaganda che calunniano la pratica e di firmare dichiarazioni per denunciare il Falun Gong.

Quando le praticanti hanno fatto notare che i video di propaganda erano falsi o quando resistevano alla persecuzione, le guardie istigavano le detenuti a picchiarle ed a colpirle con manganelli elettrici. Alcune detenute le hanno schiaffeggiate, mentre altre le hanno prese a calci sul petto o nelle parti intime. Le praticanti finivano per avere difficoltà a respirare e alcune diventavano incontinenti o addirittura disabili.

Quando la tortura ed il lavaggio del cervello non riuscivano a piegare la volontà delle praticanti, le guardie ordinavano alle detenute di aggiungere farmaci sconosciuti al loro cibo o nell'acqua. Alcune praticanti che prima erano molto sane hanno sofferto di ipertensione e di ictus, mentre altre hanno iniziato a perdere i denti o ad avere allucinazioni.

Anche Yang ha sviluppato gravi sintomi a causa delle torture e dei farmaci. Su insistenza della sua famiglia le autorità l'hanno rilasciata sei mesi prima del previsto con la condizionale medica.

Devastazione finanziaria

Mentre Yang era incarcerata i suoi familiari erano molto angosciati, ed hanno subito un altro duro colpo quando, nel 2020, le autorità hanno sospeso la pensione della praticante, adducendo come scusa una politica secondo la quale chi sta scontando la pena non ha diritto alla pensione, nonostante il fatto che nessuna legge cinese sul lavoro preveda tale clausola.

Yang ha contattato le autorità per chiedere giustizia, ma le è stato detto che, se avesse restituito i fondi ricevuti durante il suo periodo di detenzione (importo sconosciuto), avrebbero potuto ripristinare il pagamento della sua pensione.

Mentre i figli prendevano in prestito del denaro per restituire i fondi, Yang è stata sottoposta a un'enorme pressione mentale a causa del peso finanziario, La sua salute è rapidamente peggiorata ed è morta il 25 febbraio scorso.