(Minghui.org) Una praticante di settant'anni della città di Xingyang, nell’Henan, a dicembre dell’anno scorso, sei mesi dopo il suo arresto, è stata segretamente condannata ad una pena di cinque anni per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

A Nie Junhua durante la detenzione sono stati diagnosticati diversi problemi di salute ed i familiari sono molto preoccupati per lei.

Il 26 giugno dell’anno scorso Nie è stata seguita dalla polizia per aver parlato alla gente del Falun Gong. Il pomeriggio successivo, quando è uscita, gli agenti le hanno perquisito la casa mentre non c'era nessuno, confiscando: il computer, la stampante ed altri effetti personali. È stata arrestata e portata alla stazione di polizia di Jingcheng, interrogata per due giorni e poi trasferita al centro di detenzione n. 3 della città di Zhengzhou.

Dal momento che Nie si è rifiutata di rinunciare al Falun Gong, le guardie non hanno accettato il deposito in contanti che i familiari avevano fatto per lei al fine di comprare le necessità quotidiane e l'hanno torturata.

Il 28 settembre, due giorni dopo che Nie era svenuta nella sua cella, le guardie hanno informato i familiari che le erano stati diagnosticati ipertensione, diabete, interruzione dell'afflusso di sangue al cervello e fibromi uterini.

Questi sono rimasti scioccati nell'apprendere che aveva sviluppato così tanti sintomi dopo solo alcuni mesi di detenzione. Prima che Nie venisse arrestata, aveva sempre un colorito roseo, era piena di energia e dimostrava cinquant’anni.

Nonostante le condizioni della donna, le autorità si sono rifiutate di rilasciarla e hanno continuato a seguire le procedure persecutorie. Nel dicembre dell’anno scorso il tribunale distrettuale di Zhongyuan ha processato Nie senza informare la famiglia, condannandola a cinque anni ed a una multa di 20.000 yuan (circa 2.900 euro).

Nel gennaio scorso, quando Nie è diventata disabile ed era in punto di morte, le guardie non hanno informato i familiari che avrebbero potuto farle visita fino al 14 febbraio.

Quando Nie è stata portata in ospedale per un intervento è stata tenuta ammanettata ed incatenata. I familiari hanno detto che aveva un aspetto terribile, stimando che sembrava aver perso quasi la metà del suo peso.

Non è chiaro quanto tempo Nie sia rimasta in ospedale e se sia stata trasferita in prigione.

Persecuzione passata

Nie, un ex funzionario del governo, ha iniziato a praticare il Falun Gong nel febbraio 1999. A causa dei suoi continui sforzi per aumentare la consapevolezza riguardo alla persecuzione, è stata più volte arrestata e, già in precedenza, condannata a due anni e mezzo.

Nel 2002 è stata arrestata più volte e picchiata in custodia per aver parlato alla gente del Falun Gong, ed è stata anche trattenuta nel centro di detenzione di Sanlizhuang e sottoposta a lavaggio del cervello. La polizia ha estorto decine di migliaia di yuan ai familiari.

L'11 maggio 2007 Nie è stata seguita ed arrestata. La polizia, senza informare la famiglia, l'ha portata al centro di detenzione di Sanlizhuang, dove è stata costretta a montare lampadine per oltre dieci ore al giorno senza poter mangiare a sufficienza. Le guardie negavano le visite ai familiari e non permettevano loro di consegnarle i beni di prima necessità.

Dopo due mesi di lavoro intenso era emaciata e, nel dicembre 2007, grazie alle forti proteste della famiglia, è stata rilasciata su cauzione. La polizia ha comunque sottoposto il caso al pubblico ministero.

Nell'agosto 2008 Nie è stata condannata a due anni e mezzo e le è stata arbitrariamente sospesa la pensione. Il 10 dicembre 2009 è stata ripresa in custodia nel campo di lavoro forzato di Sanlizhuang e poi rilasciata.

Dopo il suo ritorno a casa la famiglia ha pagato per lei l'assicurazione sociale, in modo che potesse ricevere 100 yuan (circa 14 euro) al mese per coprire alcune alcune spese di base, la cui erogazione le è stata sospesa nel gennaio scorso.