Hebei: Mentre è in detenzione la polizia raccoglie attività sull'account dei social media dell'uomo come prova aggiuntiva contro di lui

(Minghui.org) Il signor Li Bin è stato condannato a sette anni e mezzo da un tribunale fuori provinciaper aver pubblicato messaggi su WeChat, la piattaforma di social media più popolare in Cina. I suoi post riguardavano la persecuzione della Falun Dafa, in atto dal 1999 da parte del Partito Comunista Cinese, una disciplina spirituale conosciuta anche come Falun Gong. Quando la corte d'appello ha espresso preoccupazione per la mancanza di prove dell'accusa, la polizia ha raccolto dati sui nuovi utenti unitisi al suo social gruppo mediatico mentre era in detenzione, e li ha presentati come prova aggiuntiva.

Li, un residente di Botou di cinquantatré anni, residente nella provincia dell’Hebei, è stato arrestato presso la sua abitazione il 28 aprile dello scorso anno da agenti della vicina provincia dell’Henan, a circa 400 chilometri di distanza. Il computer portatile che usava per insegnare il cinese a sua nipote è stato confiscato dopo che la polizia vi ha rinvenuto sopra vignette educative realizzate dai praticanti del Falun Gong.

All'avvocato di Li è stata ripetutamente negata la richiesta di fargli visita. Il pubblico ministero ha anche affermato di non avere il suo caso in archivio,per impedire al suo avvocato di rivedere il documento.

Il giudice Wang Ruixia del tribunale distrettuale di Wenfeng della città di Anyang, nella provincia dell’Henan, ha segretamente condannato Li a sette anni e mezzo e l’ha multato di 50.000 yuan (circa 7.200 euro) all'inizio di dicembre dello scorso anno.

Nel suo appello presso il tribunale intermedio della città di Anyang nell'Henan, l'avvocato di Li ha sottolineato come il pubblico ministero ed il giudice abbiano violato la procedura legale bloccando la sua rappresentanza legale e condannandolo segretamente.

Dopo che il giudice Cui Wei della corte d'appello ha indicato che non c'erano prove sufficienti contro Li, la polizia ha raccolto i dati dei nuovi utenti unitisi al gruppo WeChat di Li dal suo arresto e li ha presentati come prova aggiuntiva, anche se i nuovi utenti si sono uniti tutti loro mentre Li era detenuto e non aveva accesso ai social media. Al momento della stesura di questo articolo non è chiaro se la corte d'appello abbia emesso un'ulteriore sentenza sul caso del praticante.

Informazioni di contatto dei perpetratori:

Cui Wei (崔伟), giudice, tribunale intermedio della città di Anyang: [phone]

Wang Ruixia (王瑞霞), presidente del tribunale distrettuale di Wenfeng: [phone]

Hou Shangfa (侯尚法), direttore, Ufficio 610 del distretto di Wenfeng: [phone], [phone]

(Ulteriori informazioni di contatto sui perpetratori sono disponibili nell'articolo cinese originale).

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