(Minghui.org) Un praticante di cinquantatré anni di Chengdu, nella provincia del Sichuan, ha subito fratture alla gamba sinistra ed infiammazione della cistifellea, dopo essere stato picchiato dalla polizia per aver praticato il Falun Gong. Dopo essere stato operato gli è stata rimossa la cistifellea e ora rischia l'accusa dopo che la Procura della città di Pengzhou ha approvato il suo arresto.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Il signor Liu Jia è stato arrestato il 6 gennaio scorso, mentre guidava verso la vicina città di Pengzhou per una commissione. La polizia nel pomeriggio ha perquisito la sua abitazione, confiscandogli sette computer, tre cellulari, una stampante, una serie di libri del Falun Gong, 2.000 yuan (circa 280 euro) in contanti e la sua auto.

Liu è stato portato al quarto piano dell'"Urban Cloud Hotel" a Pengzhou e messo sotto sorveglianza residenziale. C'era una telecamera di sorveglianza nella stanza, tutte le finestre erano coperte, non entrava luce e diverse persone si sono alternate a controllarlo.

Poiché Liu si è rifiutato di rivelare agli agenti di polizia la password dei suoi cellulari, questi l’hanno portato in una stanza senza una telecamera di sorveglianza e picchiato, causandogli la frattura della gamba sinistra ed infiammazione della cistifellea: è stato quindi portato in ospedale per un intervento di colecistectomia.

Liu è stato trattenuto in albergo per diciotto giorni. Con l'intervento del suo avvocato, la polizia l’ha trasferito al centro di detenzione della città di Pengzhou il 24 gennaio. Quando è stato ricoverato, aveva entrambe le gambe gravemente gonfie e non era in grado di stare in piedi o di camminare da solo ed anche il ginocchio destro era gonfio. Le guardie non gli hanno richiesto di sottoporsi ad un esame medico, ma l’hanno svestito completamente nell'atrio e gli hanno fotografato le gambe.

Un giorno prima che Liu fosse trasferito, un'altra praticante, la signora Huang Sulan, che è stata arrestata il 20 gennaio e trattenuta nello stesso hotel, è morta improvvisamente il 23 gennaio.