(Minghui.org) Lo scorso lunedì 25 aprile i praticanti del Falun Gong si sono riuniti per una manifestazione davanti all'ambasciata cinese a Tel Aviv, in Israele, per commemorare lo storico appello pacifico.

La data del 25 aprile 1999 celebra la silenziosa protesta che si è tenuta davanti agli uffici centrali del regime comunista a Pechino, all'inizio della campagna di falsa propaganda del Partito Comunista Cinese (PCC) per screditare il Falun Gong. L'obiettivo del PCC era quello di rivolgere i cuori del popolo cinese contro il Falun Gong. Quando si sono riuniti pacificamente per rendere note le loro preoccupazioni, i praticanti sono stati accusati di aver assediato la zona e questo è servita, in seguito, come una delle giustificazioni per la brutale campagna di persecuzione lanciata contro di loro, nel luglio 1999. All'evento di Tel Aviv, durato diverse ore, i praticanti hanno eseguito gli esercizi del Falun Gong, inviato pensieri retti e distribuito volantini informativi ai passanti.

Moshe Feiglin, ex membro della Knesset (la camera legislativa israeliana), che era presente alla manifestazione ed è stato intervistato dalla stazione televisiva ebraica NTD, ha detto: "La Cina esporta valori [comunisti] e la sua esportazione principale sono le atrocità commesse da un regime brutale e schiavista". Tutto deriva dall'idea che Dio non esiste e saremo noi esseri umani a sostituirlo [Dio]. Questo problema va ben oltre il crudele destino dei praticanti del Falun Gong, in Cina, e riguarda tutta l'umanità".

Praticanti che sorreggono cartelli di condanna della persecuzione in Cina, durante la manifestazione a Tel Aviv, per commemorare l'appello pacifico del 25 aprile

Esecuzione degli esercizi del Falun Gong

I praticanti inviano pensieri retti davanti all'ambasciata cinese a Tel Aviv

Moshe Feiglin, ex membro della Knesset, parla alla manifestazione