(Minghui.org) Mercoledì 20 luglio, in piazza Hviezdoslav a Bratislava, in Slovacchia, si è tenuto un evento per richiamare l'attenzione sulla persecuzione del Falun Gong in Cina che dura da ventitré anni. Nonostante il caldo, molti passanti si sono fermati allo stand informativo per firmare una petizione contro la persecuzione del Falun Gong in Cina.

Veglia con foto delle vittime della persecuzione del Falun Gong in Cina

All'evento hanno partecipato circa venticinque praticanti del Falun Gong provenienti da tutta la Slovacchia e, nel tardo pomeriggio, si è tenuta una veglia con le foto delle vittime della persecuzione. Gli interventi degli ospiti Frantisek Mikloško, dissidente ed ex presidente del Consiglio nazionale della Repubblica slovacca, Andrej Stancík, deputato del Consiglio nazionale della Repubblica slovacca, e Martin Mlynek, capo dell'autorità municipale della “Città vecchia” di Bratislava. Martin Mlynek ha anche letto una dichiarazione di solidarietà inviata all'evento da Ondrej Dostal, Segretario di Stato del Ministero della Giustizia e Presidente dell'OKS.

Marek Tatarko, rappresentante dell'Associazione slovacca del Falun Gong, nel suo discorso introduttivo ha affermato che sono passati ventitré anni da quando, il 20 luglio 1999, in Cina è iniziata la persecuzione del Falun Gong, una disciplina di meditazione basata sui principi universali di Verità, Compassione e Tolleranza.

Ha ricordato che il 5 maggio scorso il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione “sulle segnalazioni di continui prelievi forzati di organi in Cina”, esprimendo serie preoccupazioni dei persistenti, sistematici, disumani prelievi autorizzati dallo Stato sui prigionieri di coscienza nella Repubblica Popolare Cinese e, più specificamente, dai praticanti del Falun Gong e da altre minoranze come gli uiguri, i tibetani e i cristiani.

Tatarko ha concluso dicendo che, “sebbene non possiamo riportare in vita coloro che sono morti durante la persecuzione del Falun Gong, le loro storie possono essere impiegate per fornire alle persone una comprensione più profonda della natura del regime comunista e dei pericoli che esso comporta, in modo che possano prendere una decisione sulla posizione da assumere nei confronti del regime stesso”.

Frantisek Miklosko: “Finché la Cina perseguita le persone, finché le umilia e le uccide, non può essere considerato un Paese civile appartenente a questo mondo”

Frantisek Miklosko, dissidente ed ex presidente del Consiglio nazionale, parla all'evento che segna i ventitré anni di persecuzione del Falun Gong da parte del PCC

Frantisek Miklosko ha riferito ai partecipanti alla veglia, che rispetta tutti coloro che in questo modo esprimono solidarietà con coloro la cui voce non viene ascoltata e, che stanno morendo perché vogliono vivere la loro vita in modo autentico e secondo le loro convinzioni.

Ha anche detto: “Sapete, io sono un cristiano e noi cristiani crediamo che quando moriremo e saremo portati davanti al cospetto dell'Onnipotente, egli non ci chiederà, come è scritto nel Vangelo, se siamo cattolici, se siamo evangelici, se siamo del Falun Gong, non ci chiederà se siamo ungheresi, slovacchi, armeni o chiunque altri”.

Alla fine del suo discorso, Frantisek Miklosko ha sottolineato: “La Cina oggi è un gigante, l'America deve fare i conti con lei, tutti devono fare i conti con lei, ha enormi successi economici, ma a me non interessa. Finché la Cina perseguita le persone, finché le umilia e le uccide, non è un Paese civile appartenente a questo mondo”.

Andrej Stancik, deputato: “Qualsiasi persona democratica in Slovacchia o nel mondo dovrebbe difendere il Falun Gong in questo momento”

Andrej Stancik, membro del Consiglio Nazionale della Repubblica Slovacca, parla all'evento

Andrej Stancik, deputato, si è rivolto alla manifestazione dicendo: “Ogni persona democratica in Slovacchia o nel mondo dovrebbe sostenere il Falun Gong in questo momento, perché ciò che questo movimento sta affrontando in Cina non è altro che persecuzione e tirannia da parte di un regime che non riconosce i diritti umani”.

Stancik ha apprezzato il fatto che, in questa pesante calura estiva, molte persone abbiano trovato il tempo per ricordare ciò che sta accadendo in Cina. Ha sottolineato che, sebbene l'evento sia organizzato sul tema della persecuzione del Falun Gong, si tratta di una questione molto più profonda: il rispetto dei diritti degli altri, che è una parte fondamentale della libertà.

Ha detto: “Questo è ciò che manca alla Cina di oggi. Tolleranza, rispetto delle differenze. Penso che ogni persona democratica in Slovacchia o nel mondo intero dovrebbe difendere il Falun Gong in questo momento, perché ciò che questo movimento sta affrontando in Cina non è altro che persecuzione e tirannia da parte di un regime che non riconosce i diritti umani”.

Andrej Stančíkconcluso affermando: “La libertà non è solo un valore vuoto, ma è qualcosa da difendere e da vivere. Per questo incrocio le dita, incrocio le dita per voi che siete qui oggi e incrocio le dita per tutti coloro che sono venuti oggi a sostenere la vostra protesta simbolica e silenziosa, perché nel XXI secolo non dobbiamo dimenticare i valori della libertà, della democrazia e dei diritti umani”.

Martin Mlynek, capo dell'autorità municipale della "Città Vecchia" di Bratislava, durante il suo discorso

Martin Mlynek: “È importante che la voce dei popoli oppressi venga ascoltata”

Martin Mlynek, capo dell'Autorità municipale della Città Vecchia di Bratislava, ha sottolineato che la Città Vecchia di Bratislava offrirà sempre uno spazio alle persone che vogliono esprimere le proprie convinzioni e opinioni. Ha detto che ci sono due Cine, una sulla terraferma, autocratica, e l'altra a Taiwan, democratica, che fa da specchio alla Cina continentale.

Ondrej Dostal, segretario di Stato del Ministero della giustizia e presidente dell'OKS, non ha potuto partecipare all'evento, ma ha inviato una dichiarazione di solidarietà, che è stata consegnata durante l'evento. Dostal ha scritto: “Questo triste anniversario dovrebbe ricordare la persecuzione non solo degli aderenti al Falun Gong, ma di tutti coloro che non agiscono e pensano come l'ideologia comunista ufficiale comanda. Tibetani, uiguri, cristiani, liberali pro-democrazia e conservatori. Perché in Cina chiunque osi avere un'opinione diversa da quella “solo corretta”, cioè quella comunista cinese, viene perseguitato. E noi, liberi cittadini della Repubblica Slovacca, che abbiamo sperimentato il totalitarismo della dittatura comunista, dovremmo essere i primi a schierarci dalla parte degli oppressi e dei perseguitati. Non potete dire a voi stessi: “Non sono coinvolto negli esercizi spirituali del Falun Gong, quindi non mi interessa cosa fanno in Cina”. Sì, in pratica non possiamo fare molto. Ma anche il sostegno simbolico e il rifiuto della propaganda comunista cinese che il regime sta cercando di diffondere con il pretesto di diffondere la cultura cinese è più di un “egoistica ignoranza””.

Ha concluso: “Sono dalla parte di tutto il popolo oppresso della Cina. Sono dalla parte del Falun Gong”.

Gli oratori posano insieme con una bandiera che dice "Rispettiamo la Falun Dafa. Abbiamo a cuore la Verità, Compassione e Tolleranza". (Da sinistra a destra) Marek Tatarko (dell'Associazione slovacca del Falun Gong), Martin Mlynek (capo dell'autorità municipale della Città Vecchia di Bratislava), Andrej Stancik (membro del Consiglio Nazionale della Repubblica Slovacca) e Frantisek Miklosko (dissidente ed ex presidente del Consiglio Nazionale)

Alla fine dei discorsi, i partecipanti hanno mostrato il loro sostegno posando per una foto con in mano una bandiera con il messaggio “Rispettiamo la Falun Dafa. Noi custodiamo Verità, Compassione e Tolleranza”.