(Minghui.org) The Epoch Times ha pubblicato una serie di nove editoriali il 19 novembre 2004. Questi editoriali sono diventati i “Nove Commentari sul Partito Comunista” tradotti poi in oltre 30 lingue.
Anche se il Partito Comunista Cinese (PCC) compie ritorsioni contro le persone che distribuiscono il libro in Cina, esso si è comunque diffuso in ogni angolo del paese. In Cina gli esperti credono che il libro sia importante per guidare il cambiamento del paese.
Ancora più importante, i cinesi hanno risposto al libro in maniera molto convinta. Più di 185 milioni di loro hanno rinunciato alla loro appartenenza alle organizzazioni del partito. L’oppressione del PCC sulla società cinese, messa in atto con violenza e con il potere della propaganda, sta scivolando via, una persona alla volta.
Come si è arrivati a tanto?
I Nove Commentari espongono l'inganno e la violenza del PCC con delle realtà a cui i cinesi non avevano precedentemente accesso a causa della propaganda del regime e all'educazione storica alterata. Il libro tratta una serie di argomenti: storia, politica, economia, cultura, e religione.
Il libro è la prima opera letteraria che pone una netta distinzione tra il PCC e la Cina, ridimensionando la tattica di vecchia data del PCC che invece equipara sempre il patriottismo verso la Cina con la fedeltà al partito. Come risultato della propaganda del PCC, le persone hanno per lungo tempo pensato che il PCC e la Cina fossero la stesa cosa, e quindi proteggevano e amavano il PCC come fanno per la loro patria e la loro cultura.
Il libro sottolinea inoltre che i modelli di comportamento del PCC assomigliano a quelli di una setta. Ad esempio si può aderire al partito, ma non è consentito abbandonarlo. Bisogna dedicare la propria vita a combattere per il PCC dal momento in cui si aderisce all'organizzazione.
I cinesi hanno vissuto infelicemente con il PCC per anni, ma erano infelici sempre all'interno del contesto stabilito dal Partito, senza un modo chiaro di venirne fuori. Hanno criticato il PCC per la logica e per la storia a cui il PCC li ha indottrinati. Naturalmente, come risultato di tale resistenza, il perseguimento della libertà è intrinsecamente limitato.
I Nove Commentari offrono loro un’altra via, più in linea con la cultura tradizionale cinese: compassione, fede, e coscienza. Le persone sono in ultima analisi responsabili per se stesse nell’allinearsi ai principi celesti e ai valori tradizionali, cosa che risultava impossibile senza liberarsi dai controllo mentale del PCC.
Con quel pezzo del puzzle a posto, la Cina può finalmente iniziare ad emergere dal pantano morale e spirituale in cui è stata gettata da quando il PCC è al potere.