(Minghui.org) Una volta, sulla strada di casa, ho notato una donna che camminava con difficoltà proprio davanti a me. Tutto il suo corpo poggiava pesantemente a sinistra.
Dopo averla superata mi sono voltata indietro e ho visto che stava rovistando in un bidone della spazzatura all'angolo di un palazzo.
Mi sono sentita così triste per lei. Sono tornata indietro, ho
preso alcuni soldi dalla tasca e glieli ho offerti. Mi è sembrata
in imbarazzo ma ha accettato con gratitudine.
Le ho chiesto della sua salute. Lei mi ha detto di avere 86 anni e
di essere analfabeta. Abbiamo parlato per un po' e le ho detto di
ricordare: "La Falun Dafa è buona. Verità-Compassione e Tolleranza
sono buone". Le ho detto che se avesse ripetuto spesso queste
parole avrebbe avuto una buona salute.
Mi ha ringraziato ripetutamente con gioia.
Dopo che lei è andata via si è avvicinato un uomo. Ci aveva osservati e ha detto: "Tu sei una persona buona. Avrai una lunga vita". Sorridendo gli ho risposto: "Sì, perché il Maestro Li [il fondatore del Falun Gong] mi ha insegnato ad essere buona con tutti".
Lui mi ha detto di essere una brava persona e che aiutava le persone per ogni necessità. Purtroppo, tra le altre malattie, ora soffriva anche di mal di testa e diabete.
Gli ho chiesto se desiderasse stare meglio. Mi ha risposto: "Certamente! Chi non lo vorrebbe?".
Gli ho parlato del potere del Falun Gong di guarire e far stare bene le persone. Ho continuato raccontandodei crimini di Jiang Zemin, che ha usato il potere del Partito Comunista Cinese per perseguitare i praticanti del Falun Gong.
Mi ha ascoltato con attenzione ed ha acconsentito a dimettersi dalla organizzazione comunista dei Giovani Pionieri.
Ex suoceri cambiano il loro atteggiamento nei confronti del Falun Gong
Il mio ex suocero era il preside di una scuola ed era piuttosto arrogante. Prima che io divorziassi da suo figlio era colui che mi trattava meglio. Dopo l'inizio della persecuzione è stato anche colui che mi ha trattata peggio.
Quando ha visto la mia determinazione a non rinunciare al mio credo e quando ero sfollata e senza tetto, ha tagliato tutti i contatti e i rapporti con la mia famiglia.
Mio marito ha subito avviato le pratiche per il divorzio.
In quel periodo sono stata arrestata per il mio credo ed ero in prigione. Poiché non ho voluto dichiarare il mio nome, la mia famiglia non sapeva dove io mi trovassi. Non avevano alcuna idea se fossi viva o morta.
Più tardi ho appreso che mia suocera aveva cercato di farmi cancellare dall'atto di proprietà della mia casa. Fortunatamente le autorià di competenza si sono rifiutate di accettare la domanda.
La casa mi è stata restituita dopo dieci anni. Ora ci abito e vivo con i miei figli.
L'anno scorso, quando ho saputo che la mia ex suocera era in ospedale con una emorragia cerebrale, ci sono andata immediatamente e mi sono offerta di prendermi cura di lei.
La famiglia era davvero soddisfatta di me ed ho potuto palare con loro del Falun Gong e della persecuzione.
Mi ricordo che quando in passato avevo cercato di raccontare loro delle atrocità del Partito Comunista Cinese,loro prontamente negavano i fatti. Ora anche la mia ex suocera si è dimessa dal Partito.
Il mio ex suocero ora raccoglie il materiale del Falun Gong che le persone lasciano per strada e me lo consegna.