(Minghui.org) Nel pomeriggio del 15 ottobre 2015, il signor Xu Zhihua è stato arrestato per aver parlato del Falun Gong con alcuni passanti; il giorno successivo la sua abitazione è stata perquisita e lui imprigionato presso il centro di detenzione della città di Jinzhou per 15 giorni.
Xu, 62 anni, risiede nella città di Jinzhou in provincia di Liaoning. Prima di praticare il Falun Gong, aveva un brutto carattere, amava bere, fumare e giocare d’azzardo.
La sua vasculopatia è guarita e non indulge più nelle cattive abitudini grazie alla pratica del Falun Gong; i suoi vicini di casa, la moglie e suo figlio hanno detto che è diventato una persona nuova, tuttavia ha sofferto gravemente durante la persecuzione che Jiang Zemin ha attuato nei confronti dei praticanti.
Nel marzo del 2003, gli agenti della stazione di polizia municipale di Juliangtun e della divisione di sicurezza interna del distretto di Yi, hanno fatto irruzione nella sua proprietà, scavalcando un muro ed entrando in casa; il signor Xu Zhihua è stato arrestato senza mandato e condotto al centro di detenzione della contea di Yi, dove è stato tenuto in detenzione per 24 giorni.
Xu è stato torturato, costretto a stare in piedi per lunghi periodi di tempo, a rimanere seduto su un piccolo sgabello(*) e picchiato dai detenuti su ordine delle guardie. Quando è stato rilasciato, la polizia ha estorto 220 yuan (*) alla sua famiglia.
Niu Hong e sei agenti della stazione di polizia municipale di Juliangtun, hanno perquisito la casa dell'uomo, nel giugno del 2005, gli hanno confiscato tutti i suoi libri del Falun Gong e lo hanno arrestato senza avere un mandato. Quando Xu è stato condotto al posto di polizia, Niu Hong lo ha minacciato dicendogli che lo avrebbe portato in carcere se si fosse rifiutato di collaborare.
Dopo essere stato interrogato, è riuscito a scappare, ha lasciato la sua abitazione e per evitare ulteriori arresti, si è spostato continuamente nei cinque mesi successivi.
Nel gennaio del 2006, la polizia è andata a molestarlo, gli hanno perquisito la casa, ma non hanno trovato nulla che potesse essere usato come “prova”, allora hanno detto: “È semplice, se non pratichi il Falun Gong, non possiamo arrestarti.”
Nell’agosto del 2008, gli agenti Zhao Zhenfang e Jiang Cheng, sono tornati ad arrestare il signor Xu a casa sua, hanno fatto irruzione nella sua proprietà scavalcando un muro e rompendo la porta, sono entrati in casa. È stato portato al centro di detenzione della contea di Yi e presto trasferito al campo di lavoro della città Jinzhou, dove è stato detenuto per tre mesi. In seguito è stato portato al campo di lavoro Masanjia a Shenyang, dove è stato detenuto per un anno e nove mesi.
Durante la stagione del raccolto, sua moglie non è stata in grado di gestire l’azienda agricola senza il suo aiuto: il raccolto delle angurie, del valore di oltre 40.000 yuan, è marcito e la loro attività di apicultori valutata più di 20.000 yuan, è stata notevolmente ridotta e svenduta a 2.000 yuan.
Il 7 agosto 2008 a causa dei maltrattamenti subiti a Masanjia, Xu ha dovuto farsi rimuovere tutti i denti. Poco tempo dopo è stato arrestato nuovamente e condotto al centro di detenzione della contea di Yi.
Nel mese di ottobre del 2008, l'uomo è stato di arrestato e portato di nuovo al campo di lavoro di Masanjia, dove è stato attentamente monitorato per tre mesi. È stato costretto a stare seduto su un piccolo sgabello di plastica ed a guardare programmi diffamatori sul Falun Gong per oltre 10 ore al giorno; inoltre, è stato picchiato con bastoni elettrici e torturato con il metodo "Appeso all’insù" (*).
Tre mesi più tardi è stato costretto a lavorare per oltre 10 ore al giorno; la sua detenzione e le sue ore di lavoro sono state aumentate quando non è stato in grado di finire il lavoro richiesto, il che è successo frequentemente. Oltre a questo, gli veniva impedito di usare il bagno.
Yu Shuhua, il direttore della stazione di polizia municipale, ha condotto sette agenti di polizia a perquisirgli la casa nella primavera del 2012; dopo la confisca dei materiali del Falun Gong, lo ha minacciato dicendo: “Questa è la prova, ora posso mandarti in prigione quando voglio”.
(*)GLOSSARIO