(Minghui.org) Ero solito “cercare dentro me stesso” costantemente riguardo ogni mio singolo pensiero. Era molto stressante. Dopo ho capito che ciò che facevo non era guardarmi dentro; era auto-critica per paura che avrei potuto fare errori nella mia coltivazione. Come risultato, la mia coltivazione è diventata forzata.
Per esempio, ogni volta che vedevo persone provenienti dalla Cina continentale, pensavo che dovevo aiutarle ad abbandonare il Partito Comunista Cinese (PCC) e le sue organizzazioni associate. Ho richiesto a me stesso di indirizzare immediatamente la conversazione verso il chiarire la verità ogni volta che si presentava una remota opportunità. Ero molto teso. Il mio comportamento non era del tutto naturale.
Ogni volta che capivo di avere un pensiero o un’emozione che non era in linea con la mia comprensione della Fa, il meccanismo protettivo di evitare errori nella coltivazione si azionava. Poi sopprimevo un pensiero o un’emozione senza affrontarlo. In seguito, sviluppavo un senso di colpa che, insieme ad altre nozioni ed emozioni umane, erano anch'esse eliminate.
Più cercavo di risolvere la questione, più i cattivi pensieri ed emozioni erano pressati nel mio corpo. E più tenevo soppressi i cattivi pensieri ed emozioni, più difficile era confrontare la questione in modo diretto. Il circolo vizioso è andato avanti.
Infine, ho realizzato che mi stavo esaminando e rimproverando a causa della mia paura che avrei potuto fare qualcosa di sbagliato. Temevo le tribolazioni o le conseguenze di non seguire le predisposizioni del Maestro o di non comportarmi secondo i requisiti della Fa. Ero infatti “meravigliosamente splendente all’esterno ma una confusione marcia dentro” come descritto nell’articolo Minghui “Budda dorato” (con commento del Maestro)
Il mio più grande attaccamento era la paura delle conseguenze di non comportarmi bene. Questa paura era radicata nell’egoismo.
Ho capito che la Dafa non ha comandamenti o discipline severe. Non importa ciò a cui mi sono illuminato nella mia coltivazione, enfatizzando eccessivamente le mie comprensioni, esse possono diventare un attaccamento o un concetto umano, che potrebbero interferire con la mia coltivazione.
Invece di temere le potenziali conseguenze del mio comportamento, dovrei confrontare le mie nozioni umane e misurarle con la Fa. Se non è buona, dovrei abbandonarla volontariamente e senza condizioni.
Coltivare sopprimendo i cattivi pensieri e le nozioni non è vera coltivazione e può solo realizzare qualcosa di superficiale. Se vediamo i nostri difetti, li dovremmo riconoscere con umiltà e gradualmente eliminarli attraverso la ricerca dentro se stessi in base alla Fa.
Mi sentivo più chiaro dopo aver abbandonato il mio meccanismo di auto-protezione che sollecitava l’evitare errori nella coltivazione.
Questa è la mia limitata comprensione. Amici praticanti per favore indicate con gentilezza tutto ciò che non è in accordo con la Fa.