b>(Minghui.org) Il 25 aprile 2015, i praticanti indonesiani hanno tenuto una veglia a lume di candela, nella capitale Giacarta, per commemorare la manifestazione pacifica avvenuta a Pechino, 16 anni fa.
"Sono più di 3800 i decessi accertati di praticanti, morti a causa delle torture fisiche e mentali subite durante la custodia della polizia", ha detto il coordinatore dell’Associazione Falun Dafa, Gatot Machali. "Molti altri sono stati arrestati e torturati nei centri di detenzione, nei campi di lavoro forzato e nelle prigioni".
I funzionari cinesi di Giacarta hanno chiesto al governo indonesiano di non consentire alcuna attività del Falun Gong dal 19 al 24 aprile, in occasione della sessantesima Commemorazione della Conferenza Asia-Africa che si sarebbe svolta sia a Bandung che a Giacarta.
Anche se i funzionari indonesiani hanno inizialmente respinto tutte le richieste di riunione e di protesta nelle date tra il 19 e il 25 aprile, hanno approvato la veglia a lume di candela, dopo aver sentito parlare della brutale persecuzione in atto in Cina.
La veglia si è svolta senza intoppi. Molti agenti di polizia e dei servizi segreti sono venuti e hanno chiesto informazioni sulla persecuzione. Quando hanno capito che tutto quello che i praticanti volevano fare era aumentare la consapevolezza riguardo la repressione in Cina e chiedere di porre fine alla brutalità, erano sollevati. Diversi di loro hanno anche posato per una foto di gruppo con i praticanti, per mostrare il loro sostegno.
Foto di gruppo con funzionari della polizia e dei servizi segreti e praticanti |
Interessati alla veglia a lume di candela, i pedoni si sono dimostrati solidali quando hanno appreso la scopo dell'attività. Un giovane, che non aveva mai sentito parlare del Falun Gong in precedenza, ha manifestato un sentito sostegno: "Buona fortuna per quello che state facendo. Mi auguro che la repressione finisca presto".
Un altro giovane, proveniente dallo Zambia, ed ex studente di Hong Kong ha detto: " A Hong Kong ho visto molte attività del Falun Gong come queste. Sono attività molto buone, perché diffondono informazioni importanti e la gente ha bisogno di saperle".