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Dopo 14 arresti in 16 anni, una praticante del Falun Gong imprigionata accusa l'ex dittatore cinese

31 Ott. 2016 |   Di un corrispondente di Minghui dalla provincia dello Heilongjiang, Cina

(Minghui.org) Una donna di 58 anni di Shuangyashan ha finalmente deciso di agire. Ha presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex dittatore cinese che ha iniziato la persecuzione del Falun Gong nel 1999.

Dopo l'inizio della persecuzione la signora Sun Shujie è stata arrestata 14 volte e mandata nei campi di lavoro forzato per tre volte, tutto perchè praticava il Falun Gong. Durante la sua permanenza nei campi è stata ricoverata al pronto soccorso 10 volte a causa delle crudeli torture subite.

La persecuzione del Falun Gong ha anche portato una enorme tensione nella sua famiglia. Il marito della signora Sun è finito in ospedale per un attacco cardiaco a seguito delle frequenti molestie da parte delle autorità. Nel 2003 ha divorziato da lei mentre era in carcere. Questo trauma, insieme alle droghe che le hanno iniettato, l'hanno spinta oltre il limite e le hanno provocato un crollo mentale.
L'arresto più recente della signora Sun ha avuto luogo nel giugno 2014. Il 21 gennaio 2015 è stata processata e condannata a cinque anni.

Durante il processo era troppo debole e non riusciva a camminare a causa delle torture. È stata segretamente trasferita nella prigione femminile di Harbin dove, nonostante le sue cattive condizioni di salute, sta subendo tuttora dei maltrattamenti.

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Scenario

Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.

Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.

Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.

La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.

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