(Minghui.org) Un contadino della provincia dello Heilongjiang è stato processato per aver denunciato Jiang Zemin, in quanto responsabile della persecuzione del Falun Gong.
La famiglia del signor Yang Yuntao si è sentita molto sollevata quando ha appreso dalle argomentazioni della difesa che lui non aveva infranto nessuna legge; l'inquisito ha infatti solo esercitato il suo diritto costituzionale di chiedere giustizia contro Jiang, per aver costui infranto il diritto alla libertà di credo.
Erano infatti rimasti tutti molto delusi dopo aver udito che il procuratore, sebbene non avesse alcuna prova da parte dell'accusa, fosse favorevole ad una sentenza di detenzione tra i tre e i cinque anni.
Allora essi hanno dato via ad una petizione per chiedere l'immediata assoluzione e il rilascio del signor Yang. Duecento otto abitanti del villaggio l'hanno firmata.
L'arresto
Il signor Yang, un contadino sessantacinquenne della regione di Huanan, nella provincia dello Heilongjiang, era stato arrestato il 9 novembre del 2015 e rilasciato su cauzione dieci giorni dopo per ragioni di salute.
È stato arrestato di nuovo il 24 febbraio. La procura della regione di Huanan ha confermato l'arresto e ha sottoposto il caso a procedimento giudiziario, fissando il processo per il 5 aprile 2016.
La famiglia ha assunto due avvocati di Pechino il giorno prima del processo. Gli avvocati, arrivati poco prima che iniziasse il dibattimento, hanno chiesto un rinvio per avere il tempo di studiare bene il caso. Il giudice ha accolto la richiesta posticipando l'udienza al 18 aprile.
Accuse respinte
In aula erano presenti per assistere al processo numerosi funzionari giudiziari e agenti di polizia.
Il procuratore ha accusato il signor Yang di aver diffuso materiali sul Falun Gong e di possedere libri e DVD su questo, ma non ha fornito le prove.
L'avvocato della difesa ha risposto che non sussiste il caso, in quanto non esiste alcuna legge che definisce un crimine il Falun Gong; perciò il signor Yang non può essere perseguitato per aver esercitato il suo diritto costituzionale alla libertà di credo. L'avvocato ha inoltre affermato che gli oggetti personali sequestrati all'imputato sono di sua legittima proprietà e non danneggiano nessuno.
L'altro avvocato della difesa, il signor Wang, ha presentato una dichiarazione scritta del signor Yang in cui egli racconta di come avesse riguadagnato la salute grazie al Falun Gong ma, dopo la persecuzione, essendo stato costretto a smettere di praticare, le sue malattie erano ricomparse; questa la ragione per cui nel 2004 aveva ripreso a praticare.
L'avvocato Wang ha dichiarato inoltre che è un diritto garantito dalla legge chiedere che Jiang sia giudicato per aver infranto il diritto della libertà di credo.
La corte è stata aggiornata senza aver raggiunto alcun verdetto.
Scenario
Nel 1999 Jiang Zemin, come capo del Partito Comunista Cinese, contro la volontà degli altri membri del comitato permanente del Politburo, lanciava la violenta repressione del Falun Gong.
Nel corso degli ultimi 16 anni migliaia di praticanti del Falun Gong sono stati torturati a morte. Il bilancio attuale è probabilmente più alto poiché tale informazione viene strettamente censurata in Cina. Molti sono stati torturati per la loro fede e molti altri uccisi per i loro organi. Jiang Zemin è direttamente responsabile di aver dato inizio e condotto questa brutale persecuzione.
Il 10 giugno 1999, sotto la sua personale direzione, il Partito Comunista Cinese ha istituito un organo di sicurezza extralegale, l'Ufficio 610. Quest'organo ha la precedenza sulle forze di polizia e sul sistema giudiziario nello svolgimento degli ordini di Jiang per quanto riguarda il Falun Gong: “Rovinare la loro reputazione, distruggerli economicamente ed eliminarli fisicamente”.
La legge cinese permette che i cittadini ricorrano alle cause penali e molti praticanti stanno ora esercitando tale diritto sporgendo denunce penali contro l'ex dittatore.