(Minghui.org) Il 20 luglio 2016, i praticanti del Falun Gong hanno manifestato a Stephansplatz, Vienna, nello stesso giorno in cui un rapporto sulla resistenza pacifica del Falun Gong alla persecuzione in corso in Cina è stato pubblicato su Oe24.at, la versione web di Oesterreich, il più grande giornale austriaco.
L’articolo intitolato: "La Cina ha ucciso circa 1,5 milioni persone per gli organi", riporta che più di 80 milioni di praticanti del Falun Gong sono stati perseguitati a partire dal 20 luglio 1999, data d’inizio della persecuzione e più di 3.900 sono le morti accertate. Secondo organizzazioni che tutelano i diritti umani, questa è solo la punta dell’iceberg; probabilmente le cifre reali si aggirerebbero intorno all’1,5 milioni di praticanti del Falun Gong uccisi per la vendita dei loro organi.
Il rapporto cita la signora Katharina Grieb, Presidente della Società Internazionale per i Diritti Umani in Austria, secondo la quale gli organi sono stati prelevati dai praticanti del Falun Gong ancora in vita. Wang Yong, presidente della Falun Dafa in Austria, lo ha definito un nuovo genocidio.
Nell’articolo sono riportate anche notizie riguardanti il Parlamento europeo impegnato a sottoscrivere una dichiarazione sul crimine della raccolta illecita di organi in Cina.
La dichiarazione scritta chiede un'indagine indipendente e l’intervento del Parlamento e della Commissione europea per fermare il prelievo forzato di organi organizzato dallo stato cinese, esortando tutti i paesi dell'Unione europea a prendere una posizione contro queste atrocità.
Il rapporto spiega che il Falun Gong è una pratica tradizionale di coltivazione cinese che si basa sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza e viene praticata in oltre cento Paesi nel mondo. Jiang Zemin, l'ex capo del Partito Comunista, ha ricevuto oltre 250.000 denunce penali per la sua complicità nella persecuzione del Falun Gong.