(Minghui.org) Nel 1999 dopo essere stato arrestato per la mia fede nella Falun Dafa sono stato detenuto presso il centro di detenzione n.1 della città di Tianjin, dove insieme ad altri detenuti eravamo costretti a svolgere lavori manuali senza alcun compenso.
In qualità di struttura correttiva, il centro di detenzione non veniva ispezionato dal Dipartimento della Salute e non soddisfava i requisiti sanitari per la produzione ed il confezionamento di prodotti alimentari. Nonostante ciò al fine di sfruttare il lavoro a titolo gratuito dei detenuti e realizzare profitto, la struttura è stata trasformata in una fabbrica.
Sgranare i semi di anguria con i denti
Uno dei primi compiti che mi è stato assegnato al centro di detenzione n.1 di Tianjin è stato quello di sgranare i semi di anguria. Ogni detenuto era dotato di uno specifico attrezzo al fine di agevolare lo svolgimento del lavoro, tuttavia se entro il termine della giornata non veniva finita la quantità richiesta, l'arnese ci veniva tolto e dovevamo terminare il lavoro senza. A quel punto alcuni detenuti cominciavano a sgranare i semi con i denti e poi li risputavano.
I dolci preparati con i semi di anguria mi portano sempre alla memoria questo ricordo, per cui non li compro più. Credo che nessuno li comprerebbe se fosse a conoscenza delle cose che ho visto fare nel centro di detenzione.
Contatto diretto con i prodotti alimentari
Nel centro producevamo prodotti alimentari che venivano poi esportati in Giappone. Prima del confezionamento dovevamo piegare i rafani invernali a forma di “u”, in precedenza tagliati in pezzi da cinque centimetri di lunghezza. Per eseguire quest’operazione afferravamo i vegetali con le mani e tenevamo insieme le due estremità con i pollici, ma poiché i pezzi di rafano che arrivavano da noi erano secchi e molto duri da piegare, a molti detenuti sono venuti i calli alle dita.
Il fatto di avere un contatto diretto con il cibo era antigienico, il laboratorio era molto sporco, ma questo è il modo in cui si svolgeva il lavoro. Inoltre durante la giornata lavorativa, condividevamo una toilette portatile e non c'era alcun dispositivo per lavarsi le mani dopo aver fatto i propri bisogni. Tutto questo alle autorità del centro di detenzione non importava, fintanto che eseguivamo il nostro compito entro il termine previsto.
Quel prodotto è stato alla fine tolto dalla linea di produzione poiché molti dei rafani venivano sprecati. Nonostante ciò, le autorità del centro si sono prontamente orientate sulla preparazione di un altro prodotto. Questo non ha avuto alcuna ripercussione sugli utili.
Insalubri condizioni per il confezionamento alimentare
Mi ricordo che un anno prima della Festa di metà autunno, è arrivato un ordine urgente per la produzione di scatole per le “torte della luna” e i detenuti dovevano confezionare i contenitori utilizzando dei cartoni già stampati e fustellati. Abbiamo dovuto lavorare molto velocemente per raggiungere la quantità stabilita, per cui molti detenuti stavano seduti su piccoli sgabelli e utilizzavano i piedi per tenere le scatole ferme a terra mentre con le mani piegavano i bordi.
Questo è stato durante i mesi più caldi dell'estate e tutti noi lavoravamo con le sole mutande addosso. Il sudore gocciolava e finiva nelle scatole ed inoltre non tutti avevano l'abitudine di lavarsi le mani dopo aver usato la toilette. Abbiamo finito le scatole in circa un mese, prima della festa, e sono sicuro che abbiamo fatto la fortuna del centro di detenzione.
Prodotti discutibili
Le condizioni di vita nel centro di detenzione considerando le numerose malattie che circolavano, erano alquanto pessime. I genitori anziani di uno dei detenuti si sono ammalati ogni volta che sono venuti a fargli visita. La violenza fisica era all'ordine del giorno. Le guardie non battevano ciglio nemmeno quando i detenuti s’infliggevano del dolore l'un l'altro. I detenuti venivano insultati, molestati fisicamente e malgrado tutto utilizzati per lavorare gratuitamente. Come potrebbe venir fuori qualcosa di buono da un ambiente del genere?
(*) GLOSSARIO