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Adelaide, Australia: Durante la celebrazione del Capodanno cinese i visitatori vengono informati sulla persecuzione del Falun Gong in Cina

28 Feb. 2018 |   Dal corrispondente Minghui, Xia Chunqing

(Minghui.org) Il 17 febbraio 2018, nella città di Adelaide in occasione dell’importante festività del Capodanno cinese, ha avuto luogo una fiera di strada. I praticanti della Falun Dafa per dare il benvenuto ai visitatori e per introdurre la loro pratica pacifica che coltiva la mente, il corpo e lo spirito, hanno allestito uno stand all'ingresso di Chinatown. Molte persone erano contente di conoscere la Falun Dafa, ed erano sorprese nel conoscere i fatti sulla persecuzione subita dai suoi praticanti in Cina.

Qualcosa d’importante per tutti noi

Helen Manos, un'insegnante in pensione, ha salutato i praticanti e ha detto che la persecuzione, in particolare il prelievo forzato degli organi eseguito dal regime cinese sui praticanti vivi, è contro i diritti umani e dovrebbe essere fermata. Diversi anni fa, quando aveva sentito parlare delle atrocità commesse in Cina si è attivata e tramite le organizzazioni per i diritti umani ha contattato i membri del Parlamento e il Ministro degli esteri per chiedere il loro aiuto per fermare la persecuzione.

Helen ha detto che i principi di Verità, Compassione e Tolleranza sono delle linee guida che tutti noi dovremmo rispettare e seguire e poi ha aggiunto: "La società occidentale non può ignorare la persecuzione in atto in Cina e anche il governo australiano deve fare la sua parte".

I visitatori firmano una petizione per chiedere la fine delle atrocità in Cina

Preservare i valori tradizionali

Lyndon Grimmer, un insegnante in pensione, ha raccontato di aver sentito parlare della Falun Dafa circa dieci anni fa, rimanendo impressionato dai costanti sforzi sostenuti dai praticanti nell’informare i visitatori su questa urgente questione.

L’uomo ritiene che, sotto il dominio del partito comunista, molte persone in Cina abbiano tralasciato l’importanza dei loro principi morali; impressionato dagli sforzi dei praticanti della Falun Dafa per sostenere i valori tradizionali cinesi ha aggiunto, indicando i praticanti seduti in meditazione: "Spero che sempre più australiani possano imparare la Falun Dafa. Questi esercizi non sono difficili da fare e attraverso la pratica si possono ottenere nuovi punti di vista".

I passanti parlano con i praticanti della Falun Dafa

Chris Mulhears, proprietario di una società d’abbigliamento, ha riferito di aver conosciuto la Falun Dafa, quando il Partito Comunista Cinese nel 1999 aveva iniziato la persecuzione dei suoi praticanti in Cina. Chris ha detto: "La Falun Dafa e altri gruppi sono severamente perseguitati in Cina. Dovrebbe esserci un maggior sostegno da parte della comunità internazionale. Ad esempio, il governo australiano potrebbe approvare delle risoluzioni per condannare queste brutalità".

Diffondere la Parola

Brian Burchell, uno chef, ha firmato la petizione dicendo che avrebbe chiesto di farlo anche ai suoi amici

Lo chef Brian Burchell ha sentito parlare per la prima volta della Falun Dafa e delle violazioni dei diritti umani in Cina; scioccato dal prelievo forzato di organi che lo stato cinese sta autorizzando ha detto: "Questo è orribile! È persino peggiore di quello che i nazisti hanno fatto diversi decenni fa".

Brian vorrebbe vedere più articoli sull'argomento esposti dai mezzi d’informazione e ha aggiunto: "Almeno io, lo dirò ai miei colleghi e amici. Non possiamo permettere che qualcosa del genere continui. Se le persone non possono praticare i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, questo mondo è finito".

Uno studente cinese di nome Chi era felice di vedere i praticanti e ha raccontato che in Cina, sua madre e diverse sue zie praticano la Falun Dafa. Sorridendo ha detto: "Ho visto materiali simili anche nelle loro case. Sono contento di vedere la Falun Dafa in così tanti Paesi diversi".

Come molti altri cinesi, sia Chi che sua moglie dopo aver appreso delle cattive azioni commesse dal regime, hanno accettato di rinunciare alla loro appartenenza alle organizzazioni del partito comunista. Quel giorno anche altri diciannove residenti e turisti cinesi, hanno deciso abbandonare il partito.