(Minghui.org) La signora Liu Yuxia di 65 anni, della città di Pingdingshan, è stata condannata a cinque anni di prigione per i suoi sforzi nel sensibilizzare il pubblico sulla persecuzione del regime comunista cinese contro il Falun Gong, una pratica per il corpo e la mente basata sui principi di Verità, Compassione e Tolleranza.
Questa è la seconda volta che la donna viene condannata a cinque anni di prigione. Quando nel 2006 è stata incarcerata per la prima volta, il suo datore di lavoro l'ha subito licenziata. In quella circostanza sua figlia, che frequentava la scuola media, è rimasta sola perché i suoi genitori avevano da tempo divorziato e non avendo nessun sostegno finanziario ha dovuto fare affidamento su altri praticanti locali del Falun Gong.
L'ultimo arresto di Liu è avvenuto intorno alle sette del mattino del 22 giugno 2017, dopo che è stata segnalata perché aveva distribuito pubblicamente l’invito a partecipare al processo di un altro praticante locale arrestato per la sua fede.
Alla stazione di polizia la praticante ha rifiutato di rivelare il suo nome e di rispondere alle domande, tuttavia l’hanno identificata comunque dopo dodici ore, confrontando le sue impronte digitali con quelle memorizzate nel loro database. Poi si sono diretti a depredarle casa.
La figlia ha chiuso a chiave la porta dall'interno, ma l'agente Zhao Yunlei l'ha aperta a calci e si è introdotto nell'abitazione, filmando l'intera operazione di saccheggio.
Poi prima di andarsene ha detto alla giovane: “Ti sfido a dare la notizia della nostra incursione ai media stranieri! Non ho paura!”.
Fan Xiangqian, un istruttore della stazione di polizia di Guangminglu, ha supervisionato l'arresto di Liu.
Il primo dicembre Zhang Xiqun, vice presidente del tribunale distrettuale di Xinhua, ha informato la figlia della praticante di essere stato incaricato di presiedere il caso. Il 20 dicembre l’ha richiamata dicendo che la madre sarebbe stata processata due giorni dopo.
I dettagli dell'udienza del 22 dicembre sono sconosciuti, tuttavia si è recentemente appreso che la praticante è stata condannata a cinque anni. Al momento si trova nel centro di detenzione della contea di Baofeng e ha fatto ricorso in appello.