(Minghui.org) Il 2 maggio 2018 Li Jinfang, una praticante di 43 anni, è stata arrestata illegalmente da alcuni agenti in borghese, mentre faceva la spesa.
La donna residente nella contea di Hanshan è stata presa di mira per essersi rifiutata di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.
La polizia si è recata poi a scuola della figlia quindicenne per interrogarla su ciò che sapeva sulla pratica del Falun Gong e per farle sapere che la madre era stata arrestata. A quel punto l'adolescente si è preoccupata molto ed è andata in tutta fretta alla stazione di polizia di Yuncao per vederla.
Quando la ragazza è arrivata ha visto gli agenti di polizia che picchiavano sua madre mentre la ammanettavano, e ha iniziato a piangere.
Gli agenti hanno poi saccheggiato la casa dove Li viveva in affitto, confiscando i suoi libri del Falun Gong, poi l’hanno condotta al dipartimento di polizia della contea di Hanshan, dove l’hanno interrogata, fotografata e le hanno prelevato il sangue.
Durante l'esame medico la polizia è stata informata del fatto che Li aveva un problema cardiaco, ma ha comunque costretto il centro di detenzione della città di Maanshan ad ammetterla.
Il 16 maggio è stato emesso contro di lei un mandato di cattura formale, per cui ora è detenuta. Suo marito lavora fuori città, pertanto la figlia è sola e presto dovrà sostenere l'esame di ammissione alla scuola superiore.