(Minghui.org) La mattina del 22 giugno 2018 quattro praticanti del Falun Gong, Wu Dianzhong, Li Mingjun, Wang Lianrong e Geng Dong, sono stati processati illegalmente nel tribunale del distretto di Xiqing, Tianjin, dal giudice Liu Bin.
Il personale del sistema giudiziario e della polizia coinvolto negli arresti, nell’interrogatorio e nel processo, ha infranto la legge in svariate circostanze.
In primo luogo le autorità non hanno notificato ai praticanti i mandati di comparizione al processo imminente, nonostante che in Cina sia obbligatorio farlo. Le guardie hanno comunicato agli imputati che sarebbero stati processati solo il giorno prima dell’udienza.
In secondo luogo, nel momento in cui i praticanti sono stati arrestati, gli agenti di polizia non hanno mostrato alcun mandato e non hanno rilasciato alcuna ricevuta per gli effetti personali confiscati.
In terzo luogo c’erano molte modifiche nei verbali dell’interrogatorio che il pubblico ministero ha usato durante il processo. Tutti e quattro i praticanti, certi di non aver mai detto quelle cose durante gli interrogatori, hanno confermato che molte parole citate e usate contro di loro erano state fabbricate di proposito.
Inoltre gli agenti hanno ingannato la praticante Wang Lianrong affermando che la madre ottantunenne era malata e che se avesse firmato una confessione nella quale ammetteva di praticare il Falun Gong, sarebbe stata rilasciata e avrebbe potuto andare a farle visita. Tuttavia, dopo aver firmato la dichiarazione, la polizia non l’ha liberata e ha usato il documento come prova contro di lei.
Durante il processo Wu Dianzhong ha chiesto al giudice una sospensione della seduta in quanto avvertiva un dolore al petto e l'accelerazione dei battiti cardiaci, ha poi aggiunto di non aver mai sofferto di malattie cardiache e di aver iniziato ad avere problemi al cuore dopo essere stato detenuto. Nondimeno il giudice ha ignorato la sua richiesta e ha continuato l'udienza.
In seguito, mentre l’avvocato del praticante stava illustrando il suo caso, il giudice l’ha interrotto e ha aggiornato il processo.
Tutti e quattro i praticanti si sono dichiarati non colpevoli e si sono difesi affermando che la Falun Dafa insegna alla gente a essere buona e a seguire i principi di Verità, Compassione e Tolleranza, e sottolineando che grazie a questa pratica avevano recuperato la loro salute e imparato a guardarsi dentro quanto si imbattono in dei conflitti. Hanno chiesto alla corte come poteva il Partito Comunista Cinese (PCC) dichiarare che rappresentassero “un pericolo per la società” e accusarli di minare l'applicazione della legge, quando invece erano chiaramente dei buoni samaritani.
Antefatto
Nel dicembre del 2016 la Divisione di sicurezza interna di Tianjin e le stazioni di polizia locali hanno cospirato per arrestare molti praticanti del Falun Gong contemporaneamente. Sono stati catturati almeno sette praticanti del distretto di Xiqing, tra cui le donne Li Mingjun, Wang Lianrong, Chen Wenyan e la figlia di quest'ultima, e gli uomini Tian, Geng Dong e Wu Dianzhong. Mentre quello stesso giorno l'ottantacinquenne Tian è stato rilasciato, gli altri praticanti sono stati trattenuti presso il centro di detenzione del distretto di Xiqing.
In seguito la corte distrettuale di Xiqing ha processato Geng Dong, Wu Dianzhong, Li Mingjun e Wang Lianrong, con l'intenzione di condannare Geng e Wu a un periodo da tre a sette anni di carcere.
Parti coinvolte nella persecuzione contro i praticanti:
Liu Bin (刘斌), vice presidente della corte e giudice: +86-22-27949518, nr.interno 214
Cui Yanyun (崔砚云), pubblico ministero della Procura di Xiqing: +86-22-27394232, +86-22-27920046, nr.interno 8207
Dipartimento di polizia del distretto di Xiqing, Tianjin: +86-22-27393016
Tian Chunlin (田春林), capo del centro di detenzione distrettuale di Xiqing: +86-22-27392368, +86-13652198866