(Minghui.org) Due residenti di Dandong hanno sviluppato gravi problemi di salute nel giro di un mese dal loro arresto e le autorità hanno rifiutato di fornire loro cure mediche e rilasciarli in libertà condizionata.

I praticanti Zhang Ming e Li Quanchen sono stati arrestati il 29 giugno 2018 per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.

Nel centro di detenzione di Kuandian entrambi sono stati maltrattati e ora manifestano delle condizioni preoccupanti: Zhang soffre d'ipertensione e palpitazioni cardiache, mentre a Li è stata diagnosticata la tubercolosi.

L'ufficiale Wang Jinhai che è responsabile del caso, non ha fornito ai loro familiari ulteriori informazioni sulla salute dei loro cari, ma li ha esortati a fare pressioni su di loro, affinché scrivano delle dichiarazioni di rinuncia al Falun Gong. Le famiglie si sono rifiutate.

Questa non è la prima volta che Zhang e Li sono stati presi di mira per la loro fede.

Moglie perseguitata a morte poco dopo il suo arresto

Zhang e la sua defunta moglie Xiu Jinqiu, sono stati più volte arrestati per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong e il 28 novembre 2013, a meno di tre mesi dal suo ultimo arresto, la donna è stata perseguitata a morte.

La figlia Zhang Hongyu, anche lei praticante che nel 2014 si è trasferita negli Stati Uniti per evitare gli arresti, ora sta richiedendo il rilascio del padre.

Zhang con sua figlia e la defunta moglie.

Li imprigionato per sette anni

Nel 2002 Li era stato condannato a sette anni di prigione, le guardie l'avevano preso a calci, colpito con bastoni elettrici e torturato con altri mezzi. Nonostante la diagnosi di tubercolosi, la prigione aveva rifiutato di rilasciarlo.

Quando Li aveva chiesto di essere autorizzato a fare gli esercizi del Falun Gong per ripristinare la sua salute, le guardie avevano accettato. Nel giro di pochi giorni era migliorato e quando pochi mesi dopo è stato rivisitato, ogni test risultava normale.

Tuttavia, dopo l'ultimo arresto del 2018, la tubercolosi gli è ritornata.

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