(Minghui.org) Mi piacerebbe condividere il processo di riconoscimento ed eliminazione di vari strati della mia natura egoistica, manifestatisi nella forma dell'attaccamento al tempo. Scrivere questa condivisione è stata una preziosa occasione per esaminare il mio percorso di coltivazione dello scorso anno e analizzare più profondamente le prove che non ho veramente superato molti anni fa, acquisendo così nuove comprensioni.
Diventare un coltivatore
Come persona comune, la mia più grande paura era che un giorno sarei dovuto morire. Per diversi anni, questo pensiero mi ha portato a diventare molto pessimista. Ho frequentato l'università nella mia città natale in Italia, studiando questioni economiche e sociali. Mi sono reso conto della cattiva forma assunta dalla società e sono cresciuto preoccupato e irascibile perché la maggior parte di coloro che mi circondavano non sembrava rendersi conto della gravità della decadenza ecologica e sociale attorno a noi.
Alla fine, sono diventato apatico e spesso ho pensato: “Perché dovrei preoccuparmene? Alla fine morirò e perderò tutto”. Non potevo contenere questa paura che faceva male alle mie relazioni con la mia famiglia e con gli amici. Ero irrispettoso, cinico e conflittuale. Ero sicuro di saperla lunga più di chiunque altro e che nessun altro fosse in grado di capirmi. Ho iniziato a bere pesantemente e a drogarmi, cosa che ha reso le cose ancora peggiori.
Durante quel periodo ho sofferto anche di alcuni disturbi tra cui un'infezione alla vescica (che mi provocava molto dolore quando utilizzavo il bagno) e problemi al ginocchio, che avevo da un paio d'anni e che erano peggiorati in modo preoccupante. Tutto ciò ha aumentato la mia ansia e il mio cattivo umore. Sentivo di voler andare via, volevo ricominciare da capo, lontano da tutti.
Ho iniziato a praticare la Falun Dafa nel 2006 mentre vivevo in un altro Paese. Tutto è cambiato per il meglio. Ho letto lo Zhuan Falun, il testo principale della Falun Dafa, in due giorni e poi ho voluto leggerlo di nuovo. Ho avuto una sensazione davvero meravigliosa, anche se non riuscivo a capire il perché.
Mi ci sono voluti diversi mesi per leggere gli insegnamenti del Maestro in ordine cronologico. Ricordo di non avere avuto alcuna intenzione specifica, ero solo assetato di conoscenza e volevo leggere sempre di più. Da quando avevo lasciato il mio lavoro e viaggiavo, avevo molto tempo a disposizione. Per alcuni mesi ho principalmente studiato la Fa e ho praticato i cinque esercizi. Poco a poco ho accettato gli insegnamenti del Maestro, la richiesta di migliorare il proprio carattere morale e ho iniziato a seguire un modo di comportarmi tradizionale. Il mio carattere è cambiato, ho iniziato ad ascoltare di più e a parlare meno, la mia paura del futuro ha iniziato a sgretolarsi. Ho smesso di bere e fumare. Ho pensato che finché avrei avuto la Dafa sarei stato bene. Le mie malattie sono scomparse e sono riuscito a sedermi nella posizione del doppio loto, una cosa prima impensabile.
Fare le tre cose
Dopo aver studiato gli insegnamenti del Maestro relativi alla responsabilità dei discepoli della Dafa nel fare le tre cose, ho sentito che una nuova fase era iniziata. Quando ho accettato la richiesta del Maestro di chiarire la verità, sono diventato subito desideroso di partecipare e fare qualcosa. In quel momento non me ne rendevo conto, ma la mia natura egoistica si sarebbe manifestata nella forma dell'attaccamento al tempo.
Il Maestro ha detto:
“Io spero che, dopo essere tornati a casa, farete tesoro del tempo per coltivare veramente”.
(Zhuan Falun)
Recentemente questo passaggio della Fa mi ha colpito come mai prima d'ora. Direi che ho percepito la sconfinata compassione del Maestro. La mia comprensione è che il Maestro spera che noi discepoli della Dafa facciamo uso del tempo limitato concessoci durante il periodo di rettifica della Fa per adempiere ai nostri voti. Il Maestro mi ha dato diverse opportunità di rilevarne molti aspetti, per migliorare nella mia coltivazione. Grazie Maestro per non avermi abbandonato quando la mia condotta non era in linea con la Fa e grazie a tutti voi amici praticanti per essere stati tolleranti nei miei confronti.
Ricordo di essermi chiesto: come posso impiegare al meglio il mio tempo, facendo come ci ha chiesto il Maestro? Dal momento che non conoscevo molto i progetti stabiliti dagli altri praticanti per esporre il male e chiarire la verità, ho pensato che il modo più efficace fosse distribuire volantini. Il mio pensiero era che più volantini avrei distribuito, meglio sarebbe stato.
Una delle prime attività a cui ho preso parte per chiarire la verità è stata la distribuzione di volantini ai passanti. La prima volta in cui sono andato nella Chinatown locale, mi sono reso conto che era un posto pieno di turisti e gente della zona. A un tratto un cinese ha preso dei volantini dalle mie mani, li ha fatti a pezzi e me li ha gettati in faccia. Quindi se ne è andato tranquillamente.
È stato come in una di quelle scene al rallentatore che si vedono nei video. Sono rimasto scioccato per qualche secondo, poi la mia natura demoniaca è venuta fuori; sono riuscito a malapena a trattenermi dal correre dietro a quel ragazzo e brutti pensieri si sono insinuati nella mia mente: “Come osi? Sono qui per salvarti ed è così che reagisci? Forse dovrei darti un pugno in faccia così mi ascolterai”.
Dopo essermi calmato mi sono sentito ancora più scioccato! Mi sono chiesto come avessi potuto reagire in quel modo. Ho pensato che era stata esposta la mia natura competitiva: di nuovo con la nozione di saperne di più di quella persona, per cui avrebbe dovuto ascoltarmi.
Il Maestro ha detto:
“La coltivazione dello Shan può generare una grande compassione benevolente - e, quando si sviluppa questa grande compassione, si scopre che tutti gli esseri senzienti stanno soffrendo - allora, ci sarà un desiderio: salvare tutti gli esseri senzienti”. (Zhuan Falun)
Non era una manifestazione della compassione che un discepolo della Dafa dovrebbe dimostrare per dare agli esseri senzienti l'opportunità di apprendere la verità, ma piuttosto la mentalità umana di mettersi in mostra, di voler essere ascoltato perché sono migliore, quindi ho il diritto di fare quello che voglio. In questo caso il mio pensiero nascosto era di mettere un volantino nelle mani della gente così da poter passare alla persona successiva. Non stavo davvero prestando attenzione alla qualità delle mie azioni, ero solo interessato alla quantità. Volevo accumulare de (virtù) perché pensavo di aver ottenuto la Fa in ritardo.
Ora, penso a quell'episodio come ad una manifestazione dell'attaccamento al tempo. Ripensando alle varie attività a cui ho partecipato negli ultimi anni, è emersa una costante: che si trattasse di un'attività di gruppo o che fossi da solo, i risultati erano scadenti quando la mia mentalità era ristretta, focalizzata in definitiva solo sull'attività in se stessa, senza badare a come migliorare per raggiungere in futuro un risultato migliore. È una mentalità di breve periodo.
Il Maestro ci ha detto:
“Tutti vogliono trovare scorciatoie, giusto? Desiderano un rapido successo. Questo pensiero proviene dalla cultura del Partito che il Partito malvagio vi ha indottrinato. Qualunque cosa facciate, fatela bene. Nel processo del fare le cose, ciò che viene preso in considerazione è il vostro cuore, non il vostro successo in sé stesso”. (Insegnamento della Fa alla Conferenza della Fa di New York 2016)
Quindi una mentalità di breve periodo è un tipo di mentalità che deriva dal comunismo. Poiché il Maestro ci ha detto che ora il comunismo è presente ovunque, non solo in Cina, è imperativo per me riconoscere questi elementi e sbarazzarmene.
Mentalità lungimirante
Riconoscere come la mentalità di breve periodo fosse un aspetto caratterizzante della mia natura egoistica, qualcosa che dovevo rettificare, mi ha dato la fiducia per lavorare ulteriormente su questo aspetto.
Sappiamo che il Maestro ha prolungato il tempo per noi, per dare un'opportunità agli esseri senzienti di apprendere la verità. È per questo motivo che considero il tempo come la risorsa più importante che abbiamo e il requisito del Maestro è di usarlo saggiamente per produrre un effetto sempre migliore. Per fare questo è necessario che ci riuniamo e lavoriamo su progetti che possano raggiungere un pubblico più vasto e più ampio.
L'estate scorsa, dopo aver letto: “Un dialogo con il tempo”, da Elementi essenziali per un ulteriore avanzamento:
“Maestro: Quali problemi trovi che abbiano ancora i miei discepoli?
Essere divino: I tuoi discepoli possono essere divisi in due gruppi.
Maestro: Quali sono i due gruppi?
Essere divino: Un gruppo è in grado di fare diligentemente progressi nella Fa, seguendo le tue richieste. Questo gruppo di persone sono molto brave. L’altro gruppo è attaccato alle cose umane, non è disposto ad abbandonarle, e non è in grado di fare risolutamente dei progressi.
Maestro: Sì, l’ho visto”.
Avevo due comprensioni: una è che il tempo è dalla nostra parte, è un essere divino che gioca un ruolo positivo nella rettifica della Fa del Maestro, quindi non c'è motivo per me di preoccuparmi della durata di questa fase, finché posso essere diligente nel fare le tre cose. Questo mi ha davvero aiutato molto a rilassare la mente.
La seconda comprensione che ho avuto è stata che in questa lezione il Maestro mostra a noi discepoli della Dafa quanto è importante trovare un accordo con un'altra parte quando sono richiesti il coordinamento e la cooperazione.
La mia esperienza personale mi suggerisce che sono stato in entrambi i gruppi, a causa del mio stato di coltivazione. Guardando indietro, mi è successo di non rispettare i requisiti più basilari del Maestro.
Ad esempio, ho avuto una fase in cui non riuscivo a mantenere la mente vuota durante lo studio della Fa. Lavorando a tempo pieno per i media a New York pensavo costantemente ai compiti di cui mi dovevo occupare. Era come un film proiettato ogni volta da capo che non poteva essere fermato. Ho provato molta preoccupazione per questo, poiché sappiamo che essere in quello stato è irrispettoso nei confronti del Maestro e una perdita di tempo. Dovremmo migliorare durante lo studio della Fa, ma se continuiamo a pensare ad altre cose non possiamo assimilare la Fa, perdendo così tempo.
Era un circolo vizioso e più ero preoccupato, peggiore era la situazione. Il problema principale era che non mi stavo guardando dentro. Ho quindi analizzato i pensieri che spuntavano fuori durante lo studio della Fa. All'inizio sembrava che non stesse succedendo niente di speciale: avevo nuovi incarichi nel mio lavoro presso i media e mi stavo approcciando ai nuovi compiti con un atteggiamento positivo. Mi dicevo: “Voglio fare un buon lavoro, serve per chiarire la verità”.
Poi, mentre recitavo Lun Yu, mi ha colpito questo passaggio:
“… se una vita si allontana da essa, diventerà veramente corrotta; le persone del mondo che possono allinearsi alla Dafa sono veramente buone ...”. (“Lunyu”, Zhuan Falun)
Ho notato questo: “Voglio fare un buon lavoro” era in realtà una scusa che nascondeva pensieri e perseguimenti egoistici al “Voglio fare queste cose velocemente, così potrò andare avanti e fare qualcosa di più interessante, avere più tempo per fare shopping, per riposare, ...”, ecc.
Sì, dobbiamo fare un buon lavoro, indipendentemente dalla nostra occupazione nella società, ancora di più se lavoriamo a tempo pieno su un progetto stabilito dai discepoli della Dafa per chiarire la verità. Il fatto è che stavo usando la mia comprensione degli insegnamenti del Maestro come una scusa per trascurare le basi stesse di un coltivatore: studiare la Fa senza intenzione, per assimilarmi costantemente alla Fa, così da migliorare in questo ambiente deviato quale è la società odierna, ed essere in grado di svolgere il mio ruolo nella rettifica della Fa.
Il Maestro ha detto:
“... se proprio non riuscite ad avere dei buoni pensieri, almeno non dovreste averne di cattivi; la cosa migliore è non pensare affatto”. (Zhuan Falun)
La mia esperienza è che quando si affrontano responsabilità, compiti, lavoro su un progetto, ecc., dovremmo evitare di pensare negativamente, poiché i nostri pensieri possono influenzare questa realtà di superficie. Avere pensieri positivi può aiutare, ma può anche portare delle sfide causate dalle proprie emozioni e nozioni. La cosa migliore infatti è non pensare a nulla, ovvero rimanere imperturbabili e usare la propria saggezza per completare quel compito, senza mescolarvi fattori umani.
I veri pensieri
Un'esperienza che mi ha davvero aiutato a migliorare e a rimuovere strati del mio attaccamento al tempo è accaduta circa un anno e mezzo fa, dopo aver assistito ad un concerto dell'Orchestra di Shen Yun.
Era un momento difficile. Nei dieci giorni precedenti avevo avuto conflitti ininterrotti con gli amici praticanti, a causa di incomprensioni e li incolpavo per non essere stati in grado di comprendere le cose più basilari. Inoltre un progetto per chiarire la verità che pensavo fosse molto importante era stato cancellato all'improvviso: è stato uno shock e ho pensato che fosse una delle decisioni più irrazionali.
Ricordo che mi sentivo intorpidito e con troppi pensieri contemporaneamente, uno stato strano. Non volevo nemmeno andare al concerto. Allora mi sono seduto con gli occhi chiusi e ho chiesto aiuto al Maestro perché rafforzasse la mia saggezza.
Dopo il concerto mi è capitato di incontrare uno dei praticanti coinvolti nel progetto cancellato e il mio primo pensiero è stato: “Dovrei consolarlo, sono sicuro che si sentirà giù dopo tutti gli sforzi che ci ha messo”. Abbiamo preso un caffè e alla fine è stato lui ad incoraggiare me. Il mio scarso stato di coltivazione era evidente e mi ha detto qualcosa del tipo: “Sento di aver fatto del mio meglio nella misura della mia responsabilità. Mi sono sentito triste, certo, ma non voglio rimanere bloccato nella tristezza”.
È stato un promemoria per non perdere tempo, andando avanti e continuando a fare quello che dovremmo fare.
Quella notte non riuscivo a dormire. Stavo sdraiato di schiena, guardando nell'oscurità e quella sensazione di intorpidimento e troppi pensieri si era ripresentata. Stavo diventando sempre più inquieto, ancora più preoccupato del fatto che mi sarei sentito stanco il giorno dopo al lavoro. Poi è successo qualcosa. Ero in qualche modo in un ambiente diverso, come se fossi seduto in prima fila in un gigantesco cinema, a fissare uno schermo. Tutto era completamente buio e mi sentivo come se non potessi muovermi. Non potevo nemmeno pensare. Ci ho provato ma senza riuscirci. Stava diventando piuttosto interessante nel complesso. Ero parte del cinema ma lo guardavo allo stesso tempo, era una sensazione piacevole.
Quello che è successo dopo è che ho visto qualcosa di simile a mattoncini che galleggiavano intorno. Direi che si muovevano dall'alto verso il basso ma non sono sicuro al 100%. Era una visione piuttosto rilassante, poi qualcosa mi ha colpito: quelli erano pensieri, provenienti da luoghi diversi, e stavano per entrare nel mio cervello.
Non so come, ma sono stato in grado di riconoscere i miei veri pensieri, quelli del mio spirito principale. Ho iniziato a sentirmi a disagio guardando tutti i mattoni/pensieri che galleggiavano intorno a me che non erano in realtà miei. Poi tutto è finito, era mattina presto e sono andato direttamente al sito di pratica. Durante la pratica qualcosa mi è passata per la mente, mi sono detto: “Sembra che affrontare tutti quei pensieri sia un'enorme perdita di tempo, no? Non accettarli, è sufficiente dissiparli non appena si avvicinano troppo”.
Questa esperienza mi ha fatto imparare come riconoscere e dire “no” ai pensieri che non sono necessariamente miei, diventando anche più professionale nel mio ambiente di lavoro. L'obiettivo è evitare di perdere tempo.
Avere il cuore per migliorare
Il Maestro ci ha detto molte volte che i media gestiti dai discepoli della Dafa devono prendere come esempio le aziende di successo e imparare da loro le tecniche. Mi sono chiesto, in che modo le persone di successo gestiscono il loro tempo e il loro programma giornaliero?
A quel tempo ero sempre più impegnato con compiti diversi, ma avevo in ogni caso la sensazione che non fosse abbastanza, che non stessi facendo un buon lavoro e che stessi perdendo tempo. Poi mi è capitato di leggere un paio di articoli su questo argomento, ed ho scoperto che le persone di successo hanno alcuni tratti in comune: uno di questi è che sono in grado di assegnare delle priorità e di dire “no” a ciò che non è importante e che potrebbe giocare il ruolo di interferire con le loro priorità.
Mi sono reso conto che avevo l'abitudine di dire sì sia alle persone comuni che agli amici praticanti senza valutare la situazione, al fine di accontentarli e far loro pensare che sono una brava persona e un bravo coltivatore. Ancora una volta la mentalità era quella di voler ottenere qualcosa immediatamente, senza pensare all'impatto che avrebbe avuto sulle altre attività a cui stavo lavorando a lungo termine. Era come tornare alla stessa mentalità che avevo quando distribuivo volantini: più cose faccio, più esseri senzienti dovrei essere in grado di salvare, accumulando una maggiore virtù.
Penso che questa sia stata una grossa lacuna nella mia coltivazione per diversi anni e le vecchie forze l'abbiano usata come una scusa per inviare tutti quei pensieri negativi nel mio cervello, rallentandomi così nel fare le tre cose, specialmente quando si tratta della mia incapacità di calmare la mente durante lo studio della Fa.
Ho fatto del mio meglio per essere razionale in questo senso e allo stesso tempo avere il cuore per salvare le persone. Ho poi capito che quelle persone comuni di successo usano tecniche per gestire il loro tempo. Ho letto alcuni libri, ho provato alcuni di quei metodi ma non ho notato alcun miglioramento, sentendomi sempre più confuso.
Poi tutto è cambiato dopo aver visto i video pubblicati sul sito web di Shen Yun, dove gli artisti parlano delle loro esperienze. Mi hanno fatto capire che anche loro usano certe tecniche, ma ciò che conta è il cuore che sta dietro a quelle tecniche. Queste ultime possono essere usate anche dalle persone comuni per ballare e cantare, ma il potere di Shen Yun nel salvare la gente è così grande perché questi artisti hanno nel cuore il desiderio di salvare le persone.
L'ho percepito come un grande incoraggiamento da parte del Maestro, un suggerimento per assicurarmi di mantenere i miei pensieri retti quando lavoro sul progetto dei media, il che significa avere nella mia mente e nel mio cuore il desiderio di ascoltare e di collaborare con gli altri coltivatori, per usare davvero il mio tempo con saggezza durante la rettifica della Fa.
Mi piacerebbe concludere la mia condivisione con una poesia del Maestro che ha contribuito a migliorare il mio rapporto con i colleghi:
Non disputare
Non contestare se ti imbatti in accese discussioni
La coltivazione è guardarsi dentro per cercarne la causa
Più si vuol spiegare più forte è l'attaccamento
Una mente retta e dignitosa, senza attaccamenti,
porta alla vera comprensione.
(“Non disputare” da Hong Yin III)
Grazie Maestro e grazie a voi amici praticanti.