(Minghui.org) Di recente la residente del Sichuan, Zou Xiujun, è stata condannata a tre anni e mezzo di carcere per aver parlato in pubblico del Falun Gong, una pratica per la coltivazione del corpo e della mente perseguitata dal 1999 dal regime comunista.
Secondo i familiari della donna, che il 28 agosto 2018 hanno partecipato al processo tenutosi nel Tribunale distrettuale di Jinjiang, a Chengdu, il Giudice non ha permesso al suo Avvocato di difenderla e alla fine dell'udienza ha comunque annunciato il verdetto.
Il 13 ottobre 2016 la praticante è stata arrestata dalla Polizia dopo essere stata denunciata per aver parlato alla gente del Falun Gong e di come nel 1998 la pratica l'ha salvata da una malattia che le ha quasi tolto la vita.
Le forze dell'ordine e i membri del Comitato di quartiere hanno saccheggiato il suo appartamento in affitto, confiscandole il computer, le stampanti e altri strumenti vari che usava per produrre materiale informativo sul Falun Gong. Prima di essere condannata Zou è stata rinchiusa per circa due anni nel centro di detenzione di Chengdu.
Negli ultimi diciannove anni, a causa del suo rifiuto di rinunciare a praticare, la donna è stata più volte arrestata e molestata dalla Polizia, e alla fine, per evitare ulteriori persecuzioni, è stata costretta ad andarsene di casa e a spostarsi da un posto all'altro. Negli anni sono stati spesso tormentati anche i suoi familiari e vicini che non praticano il Falun Gong.