(Minghui.org) Wang, un uomo di settanta anni arrestato per la sua fede nel Falun Gong, ha dichiarato che in prigione gli sono stati somministrati trattamenti medici non specificati senza il suo consenso e nel momento in cui si è rifiutato di sottoporsi alle cure, il personale medico lo ha picchiato fino a farlo svenire.
Il Falun Gong, (noto anche come Falun Dafa) è una pratica del corpo e della mente basata sui principi di "Verità, Compassione e Tolleranza" che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista.
Il 10 dicembre 2016 il praticante è stato arrestato per aver distribuito calendari da scrivania del Falun Gong e nel 2017 è stato condannato a un anno e mezzo di carcere.
Sul sito di Minghui.org l’uomo ha dichiarato che inizialmente la prigione di Jiazhou aveva rifiutato la sua ammissione a causa delle pessime condizioni fisiche (dovute ai numerosi maltrattamenti subiti nei mesi di detenzione), ma è poi stata costretta dalla Polizia a prenderlo.
Wang afferma che il 14 settembre 2017, venti giorni dopo che era recluso nella prigione, le guardie l'hanno portato all'ospedale del carcere di Chengdu per delle cure mediche, dove il medico, senza prima interpellarlo a riguardo delle sue condizioni, ha incaricato l'infermiera di iniettargli delle sostanze medicinali sconosciute, dopodiché gli hanno forzatamente inserito una sonda endoscopica nel polmone e iniettato il colorante a contrasto per l'esame della TAC.
L’uomo ha raccontato che dopo quei trattamenti ha provato un estremo disagio.
L’11 ottobre 2017 quando dopo una flebo il dottore gli ha estratto l’ago, non gli ha permesso di premere il sito di iniezione con un batuffolo di cotone per fermare l'emorragia, di conseguenza mentre si incamminava dalla sala d'iniezione al secondo piano, fino alla sua stanza posta al settimo, il polso ha continuato a sanguinare causandogli vertigini e il fiato corto.
Il 6 novembre 2017 dopo un mese di ricovero, la guardia carceraria l'ha riportato in prigione dove è stato costretto senza paga a fare i lavori forzati, durante i quali ha iniziato a tossire sangue e col tempo la situazione è peggiorata.
L’8 aprile 2018 le guardie l'hanno rimandato all'ospedale della prigione, ma siccome lui si è rifiutato di sottoporsi all'esame fisico e alla somministrazione di medicine, l'hanno picchiato e costretto a stare in piedi per molto tempo. Poi, prima di andarsene gli agenti hanno ordinato al personale medico di picchiarlo e prenderlo a calci fino a farlo svenire. Durante la degenza, anche se gli somministravano una flebo al giorno, lui continuava a tossire sangue senza ottenere alcun miglioramento.
Tuttavia le autorità della prigione hanno continuato a somministrargli forzatamente la flebo fino a quattro giorni prima del suo rilascio avvenuto il 10 giugno 2018.
Prima di quest'ultimo calvario, Wang era già stato arrestato nove volte, condannato al carcere quattro volte e sottoposto a molte torture disumane solo per aver praticato il Falun Gong.
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