(Minghui.org) Nell'aprile 2018, dopo il rilascio da una reclusione di diciotto mesi per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong, un residente di circa cinquant'anni della contea di Yanchuan di nome Gao Shiyuan è morto di tubercolosi.
Il Falun Gong o Falun Dafa, è una disciplina per il benessere di corpo e mente che dal 1999 è perseguitata dal regime comunista cinese.
Poco dopo essere stato ammesso al carcere, a Gao gli era stata diagnosticata la tubercolosi, così era stato portato all'ospedale della prigione dove la guardia Zhang Zhongqiu tentava ancora di costringerlo a rinunciare al Falun Gong attraverso il lavaggio del cervello e la coercizione intensiva. Purtroppo, da allora le sue condizioni non sono mai migliorate neppure dopo il rilascio.
Gao era stato arrestato nell'aprile 2016 in una stazione degli autobus a Xi'an, dopo che la polizia aveva trovato nel suo bagaglio diversi libri del Falun Gong e alcune banconote con scritto a mano la frase "La Falun Dafa è buona".
Poiché tutti i media sono strettamente controllati dal regime comunista, molti praticanti del Falun Gong inventano dei modi per diffondere informazioni sulla persecuzione, tra cui la scrittura di messaggi sulle banconote.
Un mese dopo l'arresto alcuni ufficiali si erano recati nel suo quartiere a Chang'an, facendo delle foto e chiedendo ai residenti locali di fornire informazioni su di lui.
In seguito il Tribunale distrettuale di Baqiao lo aveva condannato a diciotto mesi nel carcere di Weinan.
Tre mandati nel campo di lavoro forzato per la sua fede
Nel 1998 Gao aveva iniziato a praticare il Falun Gong, migliorando la salute e il carattere.
Dopo che nel 1999 il regime comunista ha ordinato la soppressione del Falun Gong a livello nazionale, aveva scontato tre mandati al campo di lavoro forzato, perché non rinunciava alla sua fede.
Gao era stato arrestato per la prima volta nel settembre 1999 quando era andato a Pechino per fare appello per il Falun Gong. Nei due anni successivi era poi stato detenuto nel campo di lavoro forzato di Zaozihe, dove veniva sottoposto a un intenso lavaggio del cervello, a un duro lavoro e all'alimentazione forzata.
Quando in seguito si era recato a Xianyang per cercare un praticante che era stato detenuto insieme a lui, era stato nuovamente arrestato e riportato al campo di lavoro, dove per protestare contro la detenzione illegale aveva iniziato uno sciopero della fame per alcuni mesi.
Dopo essere stato rilasciato Gao era stato arrestato per la terza volta il 28 gennaio 2009, mentre faceva colazione. In quella circostanza, mentre gli agenti gli perquisivano la casa confiscandogli i suoi libri del Falun Gong, le musiche degli esercizi e più di 3.000 yuan (circa 380 euro) in contanti, sentendo quel trambusto, sua madre cieca di ottantacinque anni era rimasta traumatizzata.
In prigione le guardie del centro di detenzione a Yanchuan avevano ordinato ai detenuti di picchiarlo perché si rifiutava di collaborare e memorizzare le regole della prigione, e dopo le percosse il suo corpo era ricoperto di lividi.
Quando poi aveva iniziato uno sciopero della fame per protestare contro le percosse, le guardie avevano ordinato ai detenuti di alimentarlo forzatamente.
Successivamente era stato inviato al campo di lavoro forzato di Zaozihe per la seconda volta e poi trasferito in quello di Guozhen, dove era stato nuovamente sottoposto a pestaggi per aver rifiutato di rinunciare alla Falun Dafa.
Nell'agosto 2014, non molto dopo il rilascio, la polizia l'aveva nuovamente sequestrato e rinchiuso nel centro di lavaggio del cervello di Xuanpingyuan per tre mesi e mezzo, prima di dire alla sua famiglia di riportarlo a casa. In seguito la polizia aveva confiscato più di 15.000 yuan (circa 1900 euro) in contanti dalla sua residenza.