(Minghui.org) Il 30 settembre una donna di settantatre anni, mentre era processata per la sua fede nel Falun Gong, è svenuta dopo essere stata intimidita dal procuratore.
Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Li Qinghua, residente a Linyi, nello Shandong, è stata arrestata tre volte e negli ultimi dieci mesi è stata ripetutamente molestata per la sua fede nel Falun Gong. Per evitare la persecuzione ha dovuto vivere lontano da casa.
Più volte la polizia ha tentato di mandarla in un centro di detenzione, ma ogni volta è stata respinta a causa delle sue condizioni fisiche.
Alla praticante è stato ordinato di presentarsi al tribunale di Linshu il 30 settembre. Per lo stress la notte precedente all’udienza non è riuscita a dormire.
Durante la sessione il procuratore, con tono duro, ha tentato di costringerla ad ammettere che la grande borsa contenente il materiale del Falun Gong usata come prova fosse sua, e ha cercato di farle confessare la provenienza del materiale. Tuttavia la donna in preda dall’agitazione è svenuta.
La figlia di Li, presente all’udienza, è scoppiata a piangere e rivolgendosi al procuratore e al giudice ha detto: «Non avete una madre? Perché fate questo a mia madre?».
Anche il figlio ha protestato dicendo: «Perché dovete prendere di mira mia madre solo perché pratica il Falun Gong? Era così malata che non riusciva più a fare nulla, ma dopo aver imparato la pratica ha riacquistato la salute e ora dovete perseguitarla per questo? Sai che a causa delle vostre continue molestie, negli ultimi dieci mesi, mia madre ha sofferto molto e non riesce più a mangiare e a dormire?»
L'avvocato, nominato dalla corte, ha presentato una dichiarazione di colpevolezza per Li, ma ha chiesto al giudice di emettere una condanna leggera nei suoi confronti, poiché il suo "praticare il Falun Gong non ha causato alcun danno a individui o alla società".
L’udienza è stata aggiornata dal giudice dopo trenta minuti.
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