(Minghui.org) La prigione femminile di Longquan a Chengdu, nello Sichuan, è conosciuta per i suoi metodi di tortura e i violenti trattamenti usati sulle praticanti del Falun Gong, mentre cerca di costringerle a rinunciare al loro credo. Il personale le perseguita costantemente e in segreto per impedire che il pubblico sappia ciò che accade all’interno.
Le limitate informazioni riportate sotto sono state acquisite nonostante i severi controlli nelle carceri:
Peng Shiqiong di Huaying è stata arrestata il 9 maggio 2017 e condannata a tre anni di reclusione nel novembre dello stesso anno. Attualmente è detenuta nella divisione numero 4 della prigione femminile di Longquan, dove viene brutalmente torturata perché persiste nel mantenere la sua fede nella Falun Dafa. Poiché ogni giorno viene costretta a stare in piedi nel corridoio, le sue gambe si sono gonfiate ed una volta è persino caduta a terra dopo essere svenuta.
Per impedirle di dormire, le guardie hanno chiesto ad alcune prigioniere di dormire durante il giorno in modo da sorvegliarla e tenerla sveglia durante la notte. Una volta Yu Longzhen, detenuta incaricata di controllare Peng, ha accidentalmente lasciato cadere una bottiglietta di pillole che probabilmente le somministrava, è andata in panico e l’ha raccolta velocemente, nascondendola.
L’insegnante Liu Hui di Chengdu, che nel luglio 2017 è stata condannata illegalmente a tre anni di reclusione dal Tribunale distrettuale di Qingyang, il 21 marzo dello scorso anno è stata rinchiusa nella divisione numero 4 della prigione femminile di Longquan. Liu è stata sottoposta ad alimentazione forzata per oltre due mesi, e, a causa dei frequenti inserimenti del tubo per l’alimentazione, il suo naso si è gonfiato rendendole difficile respirare; All’interno della cella è attualmente monitorata da due detenute.
Il 6 giugno 2016 Tang Yunxia di Chenghua, a Chengdu, è stata condannata illegalmente a cinque anni di reclusione che sta scontando nella divisione numero 4 della prigione femminile, dove è costretta a stare in piedi per lunghi periodi perché non rinuncia alla sua fede nel Falun Gong. Ding Hui, contabile di Chengdu, è stata imprigionata nella divisione numero 4 per alcuni anni. Al suo arrivo nella prigione era robusta e in forze, ma dopo alcuni anni di torture è diventata molto magra, fragile. Deve usare il bagno oltre settanta volte al giorno e a causa delle gravi perdite di memoria non ricorda più i nomi delle cose o gli eventi accaduti di recente.
Lan Xiaohua è rinchiusa nella divisione numero 4 della prigione, dove venendole somministrati formaci ogni giorno ha spesso le vertigini e sonnolenza. Tuttavia il personale penitenziario afferma che ha l'epilessia. Liu Xiaolin, ex insegnante delle elementari di Hejiang, nella provincia di Sichuan, nel novembre 2015 è stata condannata a cinque anni di reclusione per aver citato in giudizio Jiang Zemin, l'ex dittatore del PCC che ha ordinato la persecuzione del Falun Gong.Quando era detenuta, durante l'inverno la costringevano a restare all’aperto e le versavano addosso acqua fredda. A seguito dei maltrattamenti, poiché è stata anche privata del sonno e cibo, presto è diventata confusa ed emaciata. Tale persecuzione le ha creato la fobia di sentirsi l’acqua addosso al punto che ora ha paura di fare la doccia e si spaventa quando qualcuno versa dell'acqua.
La sessantenne Zhong Junfang, originaria della contea di Jianwei, città di Leshan, provincia di Sichuan, è stata detenuta in un campo di lavoro forzato per due anni e condannata tre volte in prigione, per un totale di diciassette anni di reclusione poichè praticante del Falun Gong. Quando una volta ha iniziato uno sciopero della fame, per protestare contro le torture e i maltrattamenti subiti, le guardie hanno ordinato a due prigioniere di legarle le gambe e trascinarla in giro, per poi sottoporla all'alimentazione forzata.
Le prigioniere incaricate di sorvegliarla erano regolarmente sostituite e obbligate a presentare quotidianamente delle relazioni scritte sulle attività della praticante.