(Minghui.org) Chen Huixia è stata arrestata a giugno del 2016 per aver praticato il Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999. Alla sua famiglia non è stato permesso alcun contatto con lei fino al 12 gennaio 2019, quando dopo due anni e mezzo hanno ricevuto una sua telefonata.
Telefonando dalla prigione femminile di Shijiazhuang, Chen ha detto alla sua famiglia che aveva iniziato a scontare una pena detentiva di tre anni e mezzo.
Chen Huixia
Sua figlia Lu Hongyan, residente ad Ottawa, ha chiesto instancabilmente la sua liberazione.
Lu Hongyan parla ad una manifestazione ad Ottawa per chiedere il rilascio di sua madre.
Chen Huixia, sessantaduenne residente nella provincia del Shandong, è stata arrestata il 3 giugno del 2016 mentre partecipava ad un raduno di praticanti del Falun Gong nella città di Shijiazhuang.
Alla stazione di polizia di Dongyuan è stata tenuta in isolamento per quasi un mese, legata ad una sedia e sottoposta a costante lavaggio del cervello. Di conseguenza la sua salute è peggiorata divenendo molto debole ed incapace di camminare.
La figlia ha riferito: “la polizia ha tentato di mandare mia madre in un centro di detenzione, dove è stata rifiutata a causa dei suoi problemi di salute”. In un altro tentativo, hanno costretto il centro di detenzione n° 2 di Shijiazhuang, noto per aver torturato i praticanti del Falun Gong, ad accettarla. La donna ha aggiunto: “Non ci è stato permesso di chiamarla e nessuno ci ha dato notizie sulla sua salute. Trascorriamo giorni e notti a preoccuparci per lei".
Dal 15 luglio del 2016 dopo essere stata portata al centro di detenzione n° 2 di Shijiazhuang, le sono state negate visite familiari o qualsiasi forma di contatto con l’esterno
Nel novembre del 2016 la famiglia ha assunto un avvocato per rappresentarla, ma non è stato facile per la famiglia trovarne uno, dato che molti avvocati di diritti umani hanno subito ritorsioni dalle autorità per aver difeso i praticanti del Falun Gong.
Nonostante gli sforzi dell'avvocato, tutte le informazioni ottenute erano ancora molto limitate.
A gennaio del 2017 la richiesta dell'avvocato di rivedere il fascicolo di Chen è stata respinta dal giudice della corte di Yuhua. Dopo due udienze avvenute il 12 maggio del 2017 e il 4 gennaio del 2018, lo stesso giudice a settembre del 2018 l’ha condannata a tre anni e mezzo.
In ottobre del 2018 l'avvocato ha presentato ricorso alla corte intermedia di Shijiazhuang. Il 6 dicembre il giudice Wang Feng ha deciso di confermare il verdetto senza una sentenza di tribunale o aver mai parlato con l'avvocato.
L'avvocato non ha ricevuto l'avviso di conferma del verdetto dal giudice Wang fino alla fine di dicembre.
Antefatto
Chen ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1998. Dopo un po' di tempo, il suo problema al fegato, la gastroenterite cronica e la crescita anormale dei tessuti dell'utero sono scomparsi.
Sua figlia ha ricordato: "Seguendo i principi di Verità, Compassione e Tolleranza nella sua vita quotidiana, in un breve periodo di tempo la salute di mia madre è migliorata in modo significativo e anche il suo carattere è cambiato".
Dopo che nel 1999 il regime comunista ha lanciato la campagna di persecuzione contro il Falun Gong, nel 2003 è stata detenuta per tre mesi e costantemente perseguitata dalla polizia perchè non aveva abbandonato la sua fede.
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