(Minghui.org) Una cittadina di Fushun, nel Liaoning, ha sofferto di cattive condizioni di salute dopo avere scontato tre anni di carcere per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Da quando era stata rilasciata, Shan Changying si era sentita sempre debole e incapace di mangiare, a ottobre dell’anno scorso le era pure stato diagnosticato un cancro. Aveva sempre la mente confusa e nella maggior parte della giornata dormiva. È deceduta a ottobre dello scorso anno, un mese dopo essere stata dimessa dall'ospedale, aveva settantadue anni.
Dopo che Shan aveva iniziato a praticare il Falun Gong nel 1997, ogni giorno faceva gli esercizi di meditazione, così i suoi vecchi problemi di salute erano rapidamente guariti e aveva iniziato a sentirsi sempre piena di energia.
Tuttavia, dopo che nel 1999 il regime comunista ha ordinato la persecuzione contro la pratica, Shan era stata arrestata sei volte per aver parlato della sua fede in pubblico.
Il suo ultimo arresto era avvenuto il 23 settembre 2014. La polizia aveva inizialmente detto alla sua famiglia che l'avrebbero rilasciata dopo sette giorni, ma una settimana dopo li avevano informati che il procuratore locale aveva formalmente approvato l'arresto.
In seguito il Tribunale di Xinfu l'aveva condannata a tre anni di prigione, dove era stata fisicamente e mentalmente torturata al punto, da provocarne la morte.
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