(Minghui.org) Un residente della città di Lianyungang ha recentemente raccontato le torture a cui è stato sottoposto, mentre scontava una condanna di un anno e mezzo per non aver rinunciato alla sua fede nel Falun Gong, una disciplina spirituale perseguitata dal regime comunista cinese.
L'uomo in questione si chiama Wang Shuangmu, è stato arrestato il 3 ottobre 2017 per aver presentato una denuncia penale contro Jiang Zemin, l'ex leader del regime comunista che ha ordinato la persecuzione del Falun Gong nel 1999.
La polizia ha saccheggiato la sua casa e lo ha trattenuto nel centro di detenzione del distretto di Ganyu. In seguito, dopo essere stato condannato ad dato un anno e mezzo, è stato inviato a scontare la pena nella prigione di Hongzehu.
Le guardie carcerarie Zhao Hongju, Ji Qingjun e Zhang Yuansheng si sono alternati nelle torture, tentando di costringere Wang a rinunciare alla sua fede. Rifiutandosi, gli hanno spruzzato addosso dell'acqua infusa di peperoncini, infilzato con penne e chiodi affilati e l'hanno costretto a sedersi sul bordo di un piccolo sgabello per molte ore ogni giorno. L'hanno anche legato due volte con una camicia di forza, entrambe le volte per un mese.
Dopo essere stato rilasciato il 2 aprile di quest'anno, Wang spesso si sente intorpidito e ha freddo alle gambe. Anche se ora il clima si sta scaldando, indossa ancora pantaloni spessi e scarpe invernali.