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Hubei: Quattro residenti affrontano un processo per la loro fede

11 Giugno 2019 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dell'Hubei, Cina.

(Minghui.org) Il 26 dicembre dello scorso anno, sei residenti di Wuhan, nell'Hubei, sono stati arrestati per non aver rinunciato alla loro fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di corpo e mente perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.

Prima di portare i sei praticanti alla Stazione di polizia di Yujiatou e interrogarli, gli agenti hanno saccheggiato le loro case e confiscato più di 80.000 yuan (circa 10.300 €) in contanti dai loro risparmi.

Dopodiché li hanno condotti all'ospedale per sottoporli a prelievi di sangue ed esami medici specifici per fegato, reni, cuore, polmoni e cornee. Poiché non sono stati forniti loro i risultati, si sospetta che gli esami fossero stati eseguiti per il sistema del prelievo forzato di organi sancito dallo stato cinese, che principalmente coinvolge i praticanti del Falun Gong.

Mentre il giorno dopo Zheng Wen e Xu Jun sono stati rilasciati, Zhou Guoqiang, Zhang Bo, Xiong Youyi e Li Jun, sono ancora detenuti nel centro di detenzione di Qinglingxiang in attesa di processo, a seguito della presentazione dei loro casi alla Procura di Wuchang.

È stato riferito che mentre si trovava nel centro di detenzione, Li ha avuto un'emorragia allo stomaco e problemi cardiaci. Il padre di Zhang, settantottenne, era rimasto così traumatizzato dalla reclusione del figlio che si era ammalato e il 13 aprile scorso è deceduto. Poiché nei suoi ultimi giorni di vita continuava ad evocare il nome del figlio, i familiari avevano richiesto alle autorità di concedere a Zhang di vederlo per l'ultima volta, ma senza avere successo.

Persecuzione passata di Zhou Guoqiang

Zhou, cinquantenne originario di Chibi, nell'Hubei, il 20 luglio 1999 era stato arrestato dalla polizia e recluso per quindici giorni mentre praticava il Falun Gong in un parco, con l'accusa di "disturbo dell'ordine pubblico". Durante il breve periodo di detenzione era stato costretto a lavorare in una cava, dove gli era richiesto di trasportare pietre e di frantumarle nel macchinario. Una volta gli hanno fatto pulire il frantumatore dentro una piccola stanza e senza alcuna protezione, di conseguenza si era presto ricoperto di una fitta polvere di pietre su tutto il corpo.

Tre mesi dopo essere stato rilasciato, a novembre, si era recato a Pechino per fare appello per il Falun Gong ed era stato nuovamente catturato e mandato in un campo di lavoro forzato per un anno e mezzo.

Mentre era incarcerato nel centro di detenzione di Chibi, e poi nel campo di lavoro forzato di Shayang, Zhou era stato sottoposto a varie torture e costretto a fare lavori forzati. Poiché non voleva accettare di rinunciare al Falun Gong, al termine del mandato le autorità gli avevano prolungato di un anno la permanenza nel campo di lavoro e poi l'avevano trasferito al centro di detenzione.

Quando il 25 novembre del 2003 l'hanno rilasciato ed è tornato a casa, suo figlio di quattro anni, nato mentre era detenuto, non lo ha riconosciuto. Nondimeno, incapace di sopportare la pressione causata dalla persecuzione, sua moglie ha voluto il divorzio. Più tardi è stato pure licenziato dal lavoro presso la Banca industriale e commerciale della Cina. Essendo rimasto senza famiglia e lavoro, nel 2003 ha deciso di trasferirsi a Wuhan, onde evitare altre vessazioni da parte della polizia.

Nel 2013, in un complesso di appartamenti dove lavorava come vigilante, nel garage sotterraneo è scoppiato un incendio che lui ha spento da solo, prima dell'arrivo dei pompieri. Poiché era cosi riuscito a proteggere le macchine degli inquilini e altre proprietà, il suo atto coraggioso era stato riconosciuto anche dal suo datore di lavoro.

Persecuzione di Xiong Youyi

Xiong, cinquantaseienne originario di Huanggang, nell'Hubei, grazie al Falun Gong è guarito dall'epatite B ed ha abbandonato molte cattive abitudini, come il bere, fumare e giocare d'azzardo. Temendo la persecuzione la moglie ha divorziato da lui, lasciandogli il figlio, così per mantenere la famiglia Xiong ha svolto diversi lavori part-time.

Tuttavia, durante un nuovo round di persecuzioni avvenuto il 22 giugno del 2012, la polizia l'ha arrestato e gli ha saccheggiato la casa, confiscandogli i libri del Falun Gong, computer e 2.000 yuan (circa 260 €) in contanti.

Una volta rinchiuso nel centro di lavaggio del cervello è stato lasciato senza cibo, di giorno veniva costretto a stare in piedi per otto ore, e privato del sonno la notte.

Poiché non rinunciava al Falun Gong, le autorità hanno continuato a estendere il suo mandato e alla fine l'hanno rilasciato il 15 agosto 2013, dopo oltre un anno di detenzione.

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