(Minghui.org) Il 26 dicembre dello scorso anno, sei residenti di Wuhan, nell'Hubei, sono stati arrestati per non aver rinunciato alla loro fede nel Falun Gong, una pratica per il benessere di corpo e mente perseguitata dal regime comunista cinese dal 1999.
Prima di portare i sei praticanti alla Stazione di polizia di Yujiatou e interrogarli, gli agenti hanno saccheggiato le loro case e confiscato più di 80.000 yuan (circa 10.300 €) in contanti dai loro risparmi.
Dopodiché li hanno condotti all'ospedale per sottoporli a prelievi di sangue ed esami medici specifici per fegato, reni, cuore, polmoni e cornee. Poiché non sono stati forniti loro i risultati, si sospetta che gli esami fossero stati eseguiti per il sistema del prelievo forzato di organi sancito dallo stato cinese, che principalmente coinvolge i praticanti del Falun Gong.
Mentre il giorno dopo Zheng Wen e Xu Jun sono stati rilasciati, Zhou Guoqiang, Zhang Bo, Xiong Youyi e Li Jun, sono ancora detenuti nel centro di detenzione di Qinglingxiang in attesa di processo, a seguito della presentazione dei loro casi alla Procura di Wuchang.
È stato riferito che mentre si trovava nel centro di detenzione, Li ha avuto un'emorragia allo stomaco e problemi cardiaci. Il padre di Zhang, settantottenne, era rimasto così traumatizzato dalla reclusione del figlio che si era ammalato e il 13 aprile scorso è deceduto. Poiché nei suoi ultimi giorni di vita continuava ad evocare il nome del figlio, i familiari avevano richiesto alle autorità di concedere a Zhang di vederlo per l'ultima volta, ma senza avere successo.
Persecuzione passata di Zhou Guoqiang
Zhou, cinquantenne originario di Chibi, nell'Hubei, il 20 luglio 1999 era stato arrestato dalla polizia e recluso per quindici giorni mentre praticava il Falun Gong in un parco, con l'accusa di "disturbo dell'ordine pubblico". Durante il breve periodo di detenzione era stato costretto a lavorare in una cava, dove gli era richiesto di trasportare pietre e di frantumarle nel macchinario. Una volta gli hanno fatto pulire il frantumatore dentro una piccola stanza e senza alcuna protezione, di conseguenza si era presto ricoperto di una fitta polvere di pietre su tutto il corpo.
Tre mesi dopo essere stato rilasciato, a novembre, si era recato a Pechino per fare appello per il Falun Gong ed era stato nuovamente catturato e mandato in un campo di lavoro forzato per un anno e mezzo.
Mentre era incarcerato nel centro di detenzione di Chibi, e poi nel campo di lavoro forzato di Shayang, Zhou era stato sottoposto a varie torture e costretto a fare lavori forzati. Poiché non voleva accettare di rinunciare al Falun Gong, al termine del mandato le autorità gli avevano prolungato di un anno la permanenza nel campo di lavoro e poi l'avevano trasferito al centro di detenzione.
Quando il 25 novembre del 2003 l'hanno rilasciato ed è tornato a casa, suo figlio di quattro anni, nato mentre era detenuto, non lo ha riconosciuto. Nondimeno, incapace di sopportare la pressione causata dalla persecuzione, sua moglie ha voluto il divorzio. Più tardi è stato pure licenziato dal lavoro presso la Banca industriale e commerciale della Cina. Essendo rimasto senza famiglia e lavoro, nel 2003 ha deciso di trasferirsi a Wuhan, onde evitare altre vessazioni da parte della polizia.
Nel 2013, in un complesso di appartamenti dove lavorava come vigilante, nel garage sotterraneo è scoppiato un incendio che lui ha spento da solo, prima dell'arrivo dei pompieri. Poiché era cosi riuscito a proteggere le macchine degli inquilini e altre proprietà, il suo atto coraggioso era stato riconosciuto anche dal suo datore di lavoro.
Persecuzione di Xiong Youyi
Xiong, cinquantaseienne originario di Huanggang, nell'Hubei, grazie al Falun Gong è guarito dall'epatite B ed ha abbandonato molte cattive abitudini, come il bere, fumare e giocare d'azzardo. Temendo la persecuzione la moglie ha divorziato da lui, lasciandogli il figlio, così per mantenere la famiglia Xiong ha svolto diversi lavori part-time.
Tuttavia, durante un nuovo round di persecuzioni avvenuto il 22 giugno del 2012, la polizia l'ha arrestato e gli ha saccheggiato la casa, confiscandogli i libri del Falun Gong, computer e 2.000 yuan (circa 260 €) in contanti.
Una volta rinchiuso nel centro di lavaggio del cervello è stato lasciato senza cibo, di giorno veniva costretto a stare in piedi per otto ore, e privato del sonno la notte.
Poiché non rinunciava al Falun Gong, le autorità hanno continuato a estendere il suo mandato e alla fine l'hanno rilasciato il 15 agosto 2013, dopo oltre un anno di detenzione.
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