(Minghui.org) Dal primo al 30 dicembre 2019 i cittadini hanno potuto firmare una petizione online che sollecita il Parlamento tedesco ad approvare il Magnitsky Act sulla responsabilità dei diritti umani.
Il Magnitsky Act è stato originariamente approvato nel 2012 dal Congresso degli Stati Uniti e mirava a punire i funzionari russi che avevano commesso violazioni dei diritti umani ed erano responsabili di corruzione. Nel 2016 la legge degli Stati Uniti è stata estesa a livello globale. Il 14 marzo 2019 il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione per sollecitare l'UE e i suoi 28 Stati membri a legiferare una legge simile al Magnitsky Act. Ciò è avvenuto in Canada, nel Regno Unito, in Estonia e nei Paesi Bassi, ma la Germania non ha ancora aderito a questo elenco crescente di Paesi.
Il primo ottobre 2019, alla luce delle brutali violazioni dei diritti umani in Cina, il pubblico ha presentato una domanda (n. 99914) alla Commissione di ricorso del Parlamento tedesco, esortando il governo a introdurre l'atto globale sulla responsabilità dei diritti umani. Il primo dicembre la Commissione ha pubblicato il ricorso sul suo sito web, consentendo al pubblico di mostrare il proprio sostegno firmando una petizione.
Membro del Parlamento chiede il sostegno pubblico
Ulli Nissen è una parlamentare per la regione di Francoforte. Nella sua newsletter, pubblicata il 13 dicembre, ha scritto: “Per favore, sostenete questo ricorso affinché il Parlamento tedesco approvi questa legge. Se decretata, i beni degli autori dei crimini commessi in violazione dei diritti umani saranno congelati e sarà loro impedito di entrare in Germania. Questo vale per i criminali di tutto il mondo, inclusa la Cina comunista”. Ha anche scritto: “Abbiamo ricevuto molte informazioni su come il regime comunista cinese perseguiti brutalmente gli innocenti semplicemente a causa della loro fede. Ci sono prove scioccanti che indicano che i praticanti del Falun Gong vengano assassinati per i loro organi e che numerosi Uiguri sono imprigionati nei campi di lavoro”.
La deputata Ulli Nissen chiede supporto nella sua newsletter (schermata parziale)
“Questa è una cosa terribile. Dobbiamo sostenere le vittime e ritenere responsabili gli autori. Di recente abbiamo celebrato l'approvazione della Dichiarazione universale dei diritti umani. La celebriamo ogni anno, nondimeno i crimini contro l'umanità si sono fatti più gravi”. La deputata ha anche dichiarato nella sua newsletter: “Ciò che mi fa arrabbiare è che, dal 2016 al 2019, la Cina è stata membro del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite. Durante questo tempo ha effettuato un commercio ancora più illegale all'interno del sistema dei trapianti di organi”.
La persecuzione dei praticanti del Falun Gong non dovrebbe essere permessa
L'11 maggio 2019 Ulli Nissen ha parlato alla celebrazione della Giornata mondiale della Falun Dafa tenutasi a Francoforte, affermando che la persecuzione dei praticanti del Falun Gong in Cina deve essere fermata immediatamente.
La deputata Nissen ha tenuto un discorso alle celebrazioni della Giornata mondiale della Falun Dafa a Francoforte, l'11 maggio 2019
Nel maggio 2019 il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha detto ai praticanti del Falun Gong che potevano presentare un elenco degli autori dei crimini commessi nella persecuzione della disciplina spirituale. Il governo degli Stati Uniti intende negare i visti ai trasgressori dei diritti umani e agli autori di persecuzioni religiose. Questo vale sia per i visti degli immigrati che per quelli dei non immigrati. A coloro a cui sono già stati concessi visti può essere negato l'ingresso. Allo stesso tempo, i loro beni in America saranno congelati.
La deputata Nissen ha elogiato questo atto e detto: “È molto importante che sempre più regioni del mondo prestino attenzione ai crimini commessi dal regime comunista contro i praticanti del Falun Gong. È un risultato molto significativo per coloro che lottano per i diritti umani”.
A partire dal 15 novembre 2019 il sito web Minghui ha raccolto un elenco di 105.580 autori di crimini coinvolti nella persecuzione dei praticanti. Parte di questo elenco è stata presentata ai governi di Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda, che sono riuniti un'alleanza per la condivisione di intelligence nota come “Five Eyes”.
In un'intervista a Epoch Times tenutasi nell'agosto di quest'anno, Ulli Nissen ha commentato: “Ora posso immaginare che la Germania sarà in grado di congelare i beni dei trasgressori dei diritti umani proprio come gli Stati Uniti. Un'idea ancora migliore è che gli Stati europei intraprendano un'azione collettiva. Il servizio della Commissione europea per gli strumenti di politica estera ha già creato un elenco di dittatori. Potremmo integrare questo elenco con i nomi dei trasgressori dei diritti umani in Cina”.