(Minghui.org) Sabato 21 dicembre in Finlandia, presso il quartiere degli affari “Kamppi Center”, di Helsinki, i praticanti hanno diffuso la pratica ed esposto al pubblico la persecuzione del Falun Gong in Cina. Le vie del centro cittadino erano addobbate per le feste natalizie e molte persone hanno approfittato dell’occasione per fare acquisti nei numerosi negozi; tra un acquisto e l’altro si sono fermati nella postazione e hanno avuto l'opportunità di conoscere il Falun Gong.
I praticanti del Falun Gong dimostrano gli esercizi
I cittadini di Helsinki firmano la petizione per chiedere la fine della persecuzione
Colin e Siiri si erano avvicinati allo stand, uno degli amici aveva sentito parlare della persecuzione del Falun Gong e così ha firmato subito la petizione. Mentre Colin, non aveva mai sentito parlare della pratica. Si è inorridito quando ha appreso la crudeltà del PCC, in particolare per il prelievo illegale di organi dai praticanti viventi del Falun Gong. Prima di andarsene ha chiesto il permesso di prendere una copia della rivista informativa e ha promesso di leggerla con attenzione.
Il residente locale Markus, senza esitazione si era recato direttamente nello stand per firmare la petizione. Un altro passante stava esitando a porre la firma, ma in quel momento Markus ha notato la situazione e rivolgendosi al passante ha detto: «Io non ho paura e sono felice di sostenerli». Inoltre, ha affermato di aggiornarsi continuamente sulle notizie che pervenivano da tutto il mondo e sapeva in dettaglio i crimini del PCC contro il Falun Gong. Successivamente, riferendosi ad un praticante ha dichiarato: «Il governo cinese abusa di persone innocenti a causa dei suoi crudeli obiettivi politici».
La residente locale Lia ha detto ad un professionista terapeuta di aver visto nei Paesi Bassi le attività del Falun Gong e di aver già firmato in quella occasione la petizione. Erano con lei anche dei suoi amici: Maja di origine svedese e Samuel originario dell'Olanda, che senza esitazione hanno firmato la petizione. I ragazzi hanno mostrato interesse e volevano in qualche modo sostenere gli sforzi dei praticanti per aiutarli a diffondere la pratica e denunciare i terribili abusi del PCC.