(Minghui.org) Per tutto il mese di agosto, alcuni praticanti del Falun Gong hanno svolto attività di sensibilizzazione nel centro di Nantes, in Francia, allo scopo di far conoscere alle persone la pratica di coltivazione e fornire informazioni riguardo alla persecuzione che il Partito Comunista Cinese (PCC) sta perpetrando ormai da ventuno anni. Particolare attenzione è stata dedicata al prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza ancora in vita e approvato dallo Stato.
Molte persone hanno affermato di aver compreso la sua natura malvagia attraverso il tentativo di coprire le proprie responsabilità sulla diffusione del coronavirus, che ha portato all'attuale pandemia a livello globale. Hanno pertanto condannato il comportamento del regime comunista e molti hanno firmato una petizione per chiedere di fermare immediatamente la persecuzione del Falun Gong.
Una coppia di pensionati ha conosciuto così la pratica del Falun Gong e la persecuzione che sta tuttora subendo in Cina; sono rimasti sconvolti dalla notizia del prelievo forzato di organi nei confronti di persone ancora in vita. Una volta appreso il messaggio dal rapporto investigativo dell'avvocato canadese per i diritti umani David Matas, la coppia ha acquistato una copia del libro allo scopo di raccogliere maggiori informazioni al riguardo. I due hanno definito inaccettabile il prelievo di organi, affermando che avrebbero messo al corrente altre persone.
Gli studenti imparano gli esercizi del Falun Gong
Alcuni studenti in attesa del treno hanno notato l'esibizione eseguita dai praticanti degli esercizi del Falun Gong e, osservando i movimenti delle mani, hanno provato il primo esercizio. Sono stati omaggiati con dei fiori di loto fatti con della carta ripiegata e raccomandato loro di ricordare i valori universali: Verità - Compassione – Tolleranza.
Molte persone hanno firmato la petizione contro la persecuzione
Un uomo ha detto: «Conosco bene la Cina e penso che dovreste fare attenzione perché il governo cinese non possiede alcuna moralità». Ha ringraziato i praticanti per aver informato l'opinione pubblica sulla persecuzione e per aver raccolto le firme allo scopo di condannarla.
Un giovane ha notato la shrivatsa sul cartellone ed ha chiesto se era legata alla svastica di Hitler. Un praticante gli ha allora spiegato la storia del simbolo che risale a migliaia di anni fa, specificando che il suo nome deriva dalla parola sanscrita "svastica", la quale rappresenta la felicità e la fortuna ed è un simbolo del Buddha.
Il giovane dopo aver compreso la spiegazione è venuto anche a conoscenza del prelievo forzato di organi da persone ancora in vita messo in atto dal PCC, e ha condannato la persecuzione firmando la petizione senza esitare.