(Minghui.org) Il Partito Comunista Cinese (PCC) ha recentemente condotto la campagna nazionale chiamata "zero-out" nel tentativo di costringere tutti i praticanti del Falun Gong presenti nelle liste nere del governo a rinunciare alla loro fede. Questa campagna si concentra sulla città di Luzhou, nella provincia del Sichuan, dove le autorità hanno iniziato a prendere di mira i praticanti presenti nella loro lista nera.
La polizia locale ha usato vari metodi per costringere i praticanti a rinunciare alla loro fede, incluso il tentativo di esortare una donna di ottantasei anni a mentire dicendo di aver smesso di praticare il Falun Gong. Alcuni ufficiali hanno minacciato i praticanti dicendo che il futuro dei loro figli e nipoti sarebbe stato in pericolo se si fossero rifiutati di rinunciare al loro credo. Quando la polizia faceva visita ai praticanti, spesso usava termini vaghi, come: «Stai ancora facendo quello?» o «Ritirarsi da quella cosa» facendo pressione sui praticanti affinché rinunciassero alla loro fede. Le case di alcuni praticanti sono state saccheggiate durante le visite ed alcuni dei loro familiari sono stati molestati.
Di seguito sono riportati alcuni casi di molestie.
Ottantaseienne esortata a mentire sulla sua fede
La signora Song Degui, ottantaseienne del distretto di Tai'an nel distretto di Jiangyang, è stata molestata da cinque funzionari del villaggio ed agenti di polizia nel giugno di quest’anno.
Pochi giorni prima Song era caduta. Il giorno in cui la polizia è andata a molestarla, alcuni abitanti del villaggio le stavano facendo visita. I nomi degli abitanti del villaggio sono stati registrati dalla polizia. Uno di essi, venuto un po 'più tardi per riparare la lampadina di Song, è stato obbligato ad aprire la sua borsa affinché la polizia potesse dare un’occhiata.
Poiché la mobilità di Song era limitata, era seduta in casa. Zhang Luojuan, una donna capo della stazione di polizia di Tai'an, è entrata nella sua stanza ed ha confiscato i suoi materiali relativi al Falun Gong. Quando Song ha messo in dubbio le azioni degli ufficiali, questi le hanno detto che il governo non permetteva di possedere quei materiali.
Più tardi un uomo non identificato ha avvertito Song che più persone, a diversi livelli di governo, sarebbero venute a trovarla più tardi e che avrebbe fatto meglio a dire loro di aver smesso di praticare il Falun Gong.
Song ha detto che segue i principi del Falun Gong di Verità, Compassione e Tolleranza e che non mentirà mai a nessuno.
Il gruppo è venuto tre volte ed ogni volta lo stesso uomo esortava Song a dire di aver smesso di praticare ma, siccome Song rimaneva impassibile, l'uomo si è arrabbiato e ha detto che tutti avevano fatto ciò che aveva ordinato tranne lei.
«Devo fare come dici tu? Dovrei ubbidirti se mi dicessi di uccidere qualcuno?» ha chiesto Song.
Ha continuato spiegando di aver subito una caduta, di essersi ripresa in due giorni e di essere in grado prendersi cura di se stessa, ed ha attribuito la sua guarigione alla pratica del Falun Gong.
«Pratico il Falun Gong da oltre vent'anni e ne ho tratto molti benefici: non posso mentire e dire che ho smesso di praticare. Ho una coscienza».
Song ha anche detto all'uomo che avrebbe risposto sinceramente a chiunque fosse venuto a parlarle.
Durante la seconda visita gli ufficiali hanno detto a suo figlio che avrebbe ricevuto duecento yuan (circa 25 euro) al mese se avesse collaborato con il governo per convincere Song a mentire.
Quando qualcuno ha chiesto a Song chi le avesse comprato il deambulatore, ha risposto che era di sua nipote. La persona ha poi minacciato Song che se avesse continuato a praticare, il suo pronipote non sarebbe stato in grado di arruolarsi nell'esercito.
All'inizio di settembre tre degli ufficiali sono tornati ed hanno cercato di costringere Song a firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong, ma lei ha rifiutato, quindi le hanno detto di non parlare se qualcuno le avesse chiesto se stava ancora praticando e Song ha risposto che non era muta.
Ancora in fase di guarigione da un ictus, una donna sulla settantina viene costantemente molestata
La signora Gui Dalu, sulla settantina, è una pensionata del settore del gas. Il 27 luglio di quest’anno un gruppo di sei persone composto da ufficiali della stazione di polizia del comune di Lantian ed ufficiali della comunità è andato a molestarla presso l’unità abitativa assegnatale dalla società.
La figlia di Gui temeva che gli agenti avrebbero disturbato sua madre che non stava bene, e pertanto si rifiutava di farli entrare. Gli ufficiali erano arrabbiati nel sentire la figlia far notare che erano lì per molestare Gui ed hanno detto di essere venuti per condurre un controllo del benessere e vedere se sua madre praticasse ancora il Falun Gong.
La figlia ha detto che sua mamma praticava ancora e mentre parlava ha chiuso la porta per non disturbarla.
«Sembri una praticante del Falun Gong», hanno detto gli ufficiali alla figlia.
«Non vi deve interessare se pratico o no. C'è libertà di credo».
Gli ufficiali si sono arrabbiati ed hanno detto alla figlia che il Paese non consente la pratica del Falun Gong ed hanno iniziato a chiederle il suo nome e in che rapporto di parentela fosse con Gui. Ha soltanto detto di essere sua figlia, senza rivelare il suo nome.
A causa delle molestie e della persecuzione protratta a lungo Gui alcuni anni fa ha accusato i sintomi di un ictus ed è ancora convalescente. Ascoltando la conversazione tra gli ufficiali e sua figlia è uscita e si è seduta sulla porta gridando: «La Falun Dafa è Buona! Verità, Compassione, Tolleranza sono buone».
Gli ufficiali hanno quindi costretto Gui ad elencare i vantaggi della pratica del Falun Gong. Siccome aveva difficoltà a parlare, riusciva soltanto a dire parole semplici ma non frasi complete. Mentre continuavano a farle pressione, rispondeva soltanto che la pratica fa bene al corpo.
Secondo la sua famiglia Gui prima di avere l'ictus viveva da sola; in seguito, siccome non riusciva a prendersi cura di se stessa, sua figlia ha assunto un badante. Nonostante le sue condizioni negli ultimi anni i funzionari locali hanno continuato a molestarla.
L'11 luglio 2017, una dozzina di agenti di polizia ha fatto irruzione nella casa di Gui e l’ha saccheggiata, confiscando molti dei suoi libri e materiali del Falun Gong, inclusi tre lettori MP3 e due altoparlanti.
La polizia ha nuovamente fatto irruzione in casa sua il 6 marzo dell’anno scorso bloccando il badante di Gui che ha cercato di parlare loro del Falun Gong dicendo che quello che stavano facendo era illegale. La polizia si è rifiutata di ascoltarlo ed ha saccheggiato la casa, requisendo sette libri del Falun Gong ed alcuni materiali. Non è stato fornito a Gui alcun elenco degli articoli confiscati.
Nel settembre dell’anno scorso la polizia e gli ufficiali della comunità sono andati di nuovo a molestare Gui, che ha impedito loro di entrare in casa. Se ne sono andati dopo che lei ha gridato: «La Falun Dafa è Buona! Verità, Compassione, Tolleranza sono buone».
Poiché Gui ha vissuto a lungo nella paura e la sua guarigione è stata lenta, sua figlia ha lasciato il suo lavoro ben retribuito e si è trasferita a casa sua per prendersi cura di lei.
Durante le ultime molestie ha cercato di proteggere i suoi diritti. Alla fine, gli ufficiali le hanno detto che erano venuti a dare un'occhiata e per dire a Gui di non uscire nuovamente a distribuire materiale del Falun Gong.
La donna continuava ad essere molestata dopo essere stata condannata per la sua fede
Il 25 agosto scorso due agenti della comunità locale si sono recati a casa della figlia della signora Feng Deqiong e le hanno chiesto di firmare un documento per dimostrare che erano venuti a trovarla quando Feng non era a casa. Le hanno anche detto di dire a sua madre di non uscire a distribuire materiali del Falun Gong e che, se non avesse smesso di praticare il Falun Gong, l'avrebbero denunciata alle autorità ed avrebbero verificato se anche sua figlia praticasse. La figlia ha risposto che non poteva decidere per conto di sua madre.
In seguito al suo rilascio nel 2019, dopo aver scontato due anni per via della sua fede, le autorità hanno molestato Feng diverse volte. In precedenza, nel 2008, era già stata condannata a tre anni di prigione.
Una coppia rifiuta di rinunciare alla propria fede
La signora Li Quanying, del distretto di Naxi, lavora da molto tempo a Lantian. Il 19 luglio scorso quattro agenti dell'ufficio di quartiere si sono recati al ristorante dove lavorava. Li era impegnata, ma gli ufficiali volevano che uscisse per parlare con loro, allora Li ha detto loro che non c'era niente di cui parlare e che tutti sanno che pratica il Falun Gong.
Poiché Li si rifiutava di parlare con loro, un ufficiale le ha detto che erano lì per verificare se stesse ancora praticando e voleva che lei “cancellasse l'iscrizione” (che significa rinunciare alla sua fede).
Quando Li ha rifiutato di obbedire, l'ufficiale le ha detto che avrebbe tratto vantaggio dall'annullamento dell'iscrizione a ”quello” e che i suoi nipoti non sarebbero stati coinvolti se avessero voluto unirsi all'esercito, tuttavia Li non si è lasciata influenzare dalle loro parole.
Una volta, il governo locale e gli agenti di polizia hanno fatto irruzione a casa sua e hanno chiesto al figlio di firmare la dichiarazione di rinuncia per conto dei suoi genitori, poiché anche il marito di Li, Tang Shikui, pratica il Falun Gong, ma Li ha impedito a suo figlio di firmare.
Un'altra volta le autorità hanno detto ad un amico del figlio di Li di chiamarlo per informare Li di annullare l'iscrizione e poi di scattare una foto.
Nel giugno scorso gli ufficiali hanno preso di mira Tang durante la campagna «Zero-Out» e l’hanno chiamato più volte per cercare di programmare un incontro con lui, che tuttavia ha rifiutato.
Non è stata la prima volta che la coppia è stata presa di mira per la sua fede.
Tang è stato arrestato nel 2001 e perseguitato per oltre due anni. È stato poi arrestato segretamente nel 2013 ad una fermata dell'autobus e non si sapeva dove si trovasse. Poiché era l'unico badante del suo anziano padre, ha fatto uno sciopero della fame per quattro giorni ed è stato finalmente rilasciato dopo quindici giorni.
Dieci anni fa, nell'agosto 2010, Li stava lavorando quando gli agenti della polizia locale l'hanno condotta segretamente in un centro di lavaggio del cervello. É scomparsa per dieci giorni e la sua famiglia non sapeva dove si trovasse. Suo marito Tang è andato in ogni villaggio a cercarla. Il dipartimento governativo coinvolto si è rifiutato di rivelare la sua posizione ed ha voluto chiamare la polizia per arrestare suo marito. In seguito, alla sua famiglia è stato detto che sarebbe stata ”istruita”.
Casa saccheggiata ed un membro della famiglia costretto a firmare una dichiarazione per conto del praticante
Nel maggio di quest’anno, sette ufficiali dell'ufficio di quartiere del distretto di Naxi sono andati a casa della signora Xiao Daoxiu e l'hanno fatta rientrare a casa dal campo dove lavorava.
Entrando in casa sua gli agenti hanno salutato calorosamente la sessantottenne e le hanno posto domande come ad esempio quando avesse iniziato a praticare il Falun Gong, se stesse ancora uscendo per praticare, dove lavorasse suo figlio, quale fosse la sua camera, ecc., poi quattro agenti di polizia sono entrati nella camera da letto di Xiao senza il suo permesso ed hanno iniziato a saccheggiare il suo armadio ed il suo letto.
Gli ufficiali sono ritornati pochi giorni dopo. Xiao ha detto loro che la stavano molestando e le impedivano di vivere normalmente.
Ha continuato: «Mi state facendo fare tardi, devo andare da mio nipote e state facendo caos. Quando mia nuora tornerà piangerà e mi sgriderà. Mio marito è morto giovane e noi abbiamo sofferto tanto. Quando la casa è crollata, siamo rimasti fuori per alcuni mesi e nessuno è venuto a prendersi cura di noi: non è facile per me crescere i miei due figli, perché mi trattate in questo modo?».
Gli ufficiali poi le hanno detto di non parlare loro di queste cose.
I poliziotti in borghese hanno iniziato a registrare riguardo a quando ha iniziato a praticare ed a chi le ha chiesto di provare a fare gli esercizi.
Xiao ha detto di essere analfabeta e si ricorda solo che: «Verità, Compassione, Tolleranza sono buone». Gli agenti le hanno detto che ciò che aveva detto non era appropriato e poi hanno citato le sue parole fuori dal contesto. In seguito hanno riletto a Xiaola dichiarazione scritta e l'hanno minacciata che se fosse rimasta ferma nella sua fede i suoi nipoti avrebbero avuto difficoltà ad ottenere il permesso per andare al college.
Gli ufficiali le hanno anche detto che avrebbero parlato con un'altra praticante, la signora Zhou Shifang, e che se questa si fosse rifiutata di ascoltare le avrebbero revocato la pensione.
Il 4 agosto scorso gli agenti di polizia hanno chiamato il figlio di Xiao e l’hanno minacciato di andare alla stazione di polizia per denunciare sua madre.
La polizia aveva anche molestato la praticante Zhang Jinlian. Un ufficiale le ha chiesto se stesse ancora facendo ”quello”, e lei ha risposto che avrebbe sempre ricordato le tre parole «Verità, Compassione e Tolleranza» che insegnano alle persone ad essere gentili.
L’ufficiale è entrato nella camera da letto di Zhang ed ha iniziato a frugare nei suoi armadi. Successivamente l'ufficiale è andato di sopra nella stanza di sua figlia ed ha continuato la ricerca. Quando si è avvicinato alla stanza di suo genero, Zhang gli ha detto che non poteva entrare perché apparteneva a suo genero, allora l'ufficiale più tardi ha detto a Zhang che avrebbe stilato un documento in cui affermava che non avrebbe più fatto gli esercizi e avrebbe apposto la sua impronta digitale in modo che il suo nome possesse essere rimosso dalla lista nera, tuttavia Zhang ha detto che non avrebbe obbedito.
Più volte molestata, ma ancora salda nella sua fede
Alcuni praticanti sono stati molestati più volte, ma si sono rifiutati di rinunciare alla loro fede. Nel luglio scorso le autorità locali sono andate a molestare la signora Sun Qixiu per tre volte e le hanno detto che se avesse deciso di smettere di praticare, avrebbero rimosso il suo nome dalla lista nera.
«Chi getterebbe via una pratica così buona? Cosa c'è di sbagliato nel seguire Verità, Compassione e Tolleranza per essere una brava persona? Non tutti possono seguire i principi di Verità, Compassione e Tolleranza. Tu puoi farlo?» ha chiesto Sun. «Non abbiamo torto, non trattare il Falun Gong in questo modo».
Nonostante le ripetute molestie, Sun si è rifiutata di rinunciare alla sua fede.