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Jilin: Donna condannata segretamente per la sua fede

23 Nov. 2020 |   Di un corrispondente Minghui della provincia dello Jilin, Cina

(Minghui.org) Nell'ottobre scorso una donna di sessantaquattro anni è stata segretamente condannata a quattro anni di carcere ed a cinque anni di libertà vigilata per la sua fede nel Falun Gong. Al momento della stesura di questo articolo, la donna si trova tuttora in custodia.

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è un'antica disciplina spirituale e di meditazione perseguitata dal Partito comunista cinese dal 1999.

Intorno al 10 settembre Zhao Shuqin, residente nella contea di Yitong, provincia dello Jilin, è stata molestata dalla polizia e dai funzionari del governo locale che le hanno chiesto di firmare una dichiarazione di rinuncia al Falun Gong. Al rifiuto della donna, gli agenti l'hanno arrestata e condotta in un centro di detenzione nella vicina città di Siping.

I suoi famigliari hanno appreso da alcune fonti che, nel mese di ottobre, Zhao è stata condannata. Ulteriori dettagli sul caso sono ancora oggetto di indagine.

La donna è stata precedentemente arrestata l'11 maggio dell'anno scorso, dopo essere stata denunciata per aver parlato del Falun Gong con degli studenti fuori da un Centro di Orientamento. Secondo un testimone, tre poliziotti hanno cercato di trascinarla all'interno di una volante, ma la donna si è rifiutata di collaborare ed ha detto loro: «Non ho fatto niente di male nel praticare il Falun Gong». Gli agenti hanno poi chiamato un'altra auto della polizia e, insieme ad altri tre poliziotti, hanno costretto la donna, fisicamente disabile, a salire sulla volante. Zhao è stata trattenuta per dieci giorni e poi rilasciata. Non è chiaro se la recente condanna sia legata a questo arresto.