(Minghui.org) A partire da luglio, il Comitato per gli affari politici e legali della contea di Qidong (PLAC) ha condotto la nuova campagna nazionale "zero-out", con lo scopo di prendere di mira ogni praticante del Falun Gong che si trova sulla lista nera del governo, nel tentativo di costringerli a rinunciare alla loro fede.
Di recente, in un giorno di novembre, hanno avuto luogo nello stesso momento molestie coordinate a molti praticanti. La polizia e i funzionari del villaggio hanno fatto irruzione nelle loro case, hanno scattato foto ovunque e poi hanno cercato di costringerli a firmare la dichiarazione di rinuncia al Falun Gong.
Il signor Tang Bingsheng ha detto ai funzionari: «Pratico il Falun Gong per mantenermi in buona salute e in forma. Non ho fatto niente di male e voglio solo essere una brava persona. Vuoi trasformare una brava persona in una cattiva? Non firmerò la dichiarazione! E non puoi scattare foto senza il mio permesso».
La signora Tan Cuixiu, che lavora fuori città, ha ricevuto una telefonata dal suo villaggio natale dove un ufficiale le ha domandato: «Pratichi ancora il Falun Gong?».
La donna ha risposto: «Sicuro. Perché dovrei smettere? Il Falun Gong è fantastico».
Allora l'ufficiale le ha chiesto: «Puoi tornare a casa?». La donna ha rifiutato fermamente.
La stessa sera, alcuni agenti hanno fatto irruzione nel negozio della signora Zhou Huali quando lei non era presente. L'hanno chiamata e le hanno chiesto se praticava ancora il Falun Gong e Zhou ha risposto che niente potrebbe impedirle di seguire i principi del Falun Gong per essere una brava persona. Gli agenti le hanno poi detto di andare al suo negozio per farsi fare una foto. Al rifiuto della donna, gli ufficiali hanno cercato di farle ai suoi dipendenti, ma anche loro hanno rifiutato.
Due giorni dopo, tre agenti del PLAC sono andati a casa della signora Jiang Meiying e non appena sono entrati le hanno scattato molte foto.
Jiang gli ha detto: «Non potete farmi delle foto!». Gli agenti le hanno anche detto di firmare una dichiarazione per rinunciare al Falun Gong, ma lei ha rifiutato.
Allora hanno detto con rabbia: «Andiamo. Ci sono altri nove praticanti da fare visita».